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direttore Paolo Pagliaro

ABBAS CONTRO HAMAS:
RILASCI GLI OSTAGGI

ABBAS CONTRO HAMAS: <br> RILASCI GLI OSTAGGI

A Gaza si continua a morire. Nella sola giornata di ieri gli attacchi israeliani hanno ucciso in 24 ore almeno 39 persone, secondo il ministero della Salute dell'enclave amministrata da Hamas. Almeno 23 persone sono morte nel bombardamento di una scuola utilizzata come rifugio a Gaza, che ha causato un “vasto incendio”. L'esercito israeliano, da parte sua, ha affermato di aver preso di mira “un centro di comando di Hamas e della Jihad islamica”. In Cisgiordania, un bambino di 12 anni è stato ucciso dalle forze israeliane che si sono difese sostenendo di aver neutralizzato “un terrorista che lanciava un ordigno esplosivo”.

Intanto il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, dalla Cisgiordania ha esortato Hamas a liberare gli ostaggi rimasti trattenuti a Gaza, accusando il movimento islamista di aver “fornito” a Israele “pretesti” per continuare la guerra, durante un incontro dei capi tribù a Ramallah. “Hamas ha fornito all'occupazione criminale di Israele pretesti per commettere i suoi crimini nella Striscia di Gaza, il più eclatante dei quali è la presa di ostaggi”, ha affermato Abbas, aggiungendo: “Sono io che pago il prezzo, il nostro popolo paga il prezzo, non Israele. Liberateli”.

Usando un'espressione molto volgare in arabo, il presidente Abbas ha continuato: “Ogni giorno ci sono morti. Per cosa? Perché non volete consegnare l'ostaggio americano. Figli di cani, rinunciate a quello che avete e portateci fuori di qui". Ad oggi, 59 ostaggi israeliani sono ancora trattenuti da Hamas e dai suoi alleati, tra cui l'israeliano-americano Edan Alexander. Abbas ha nuovamente invitato Hamas “ad abbandonare le sue responsabilità a Gaza, a consegnare le sue armi all'Autorità Nazionale Palestinese e a trasformarsi in un partito politico”. Da circa 20 anni le relazioni tra il partito Fatah del presidente Abbas, che ha sede in Cisgiordania, e Hamas, che ha preso il potere nella Striscia di Gaza nel 2007, sono caratterizzate da profonde divisioni politiche e ideologiche.

Da parte sua, Hamas ha risposto accusando Abbas di “incolpare i palestinesi per i crimini di Israele”. In una dichiarazione, Bassem Naïm, membro dell'ufficio politico del movimento islamista, ha considerato le osservazioni del signor Abbas “un insulto” nei confronti “del suo stesso popolo”. Sempre ieri l'ala militare di Hamas ha diffuso un video di meno di tre minuti in cui l'ostaggio israeliano Omri Miran parla in ebraico, si identifica e chiede al governo israeliano di intervenire per la sua liberazione.

Nel frattempo, Francia, Gran Bretagna e Germania hanno esortato Israele a porre fine al suo "intollerabile" blocco degli aiuti umanitari, che non entrano nel territorio palestinese dal 2 marzo. Sul fronte diplomatico, secondo un leader del movimento islamista palestinese, una delegazione di Hamas è al Cairo da per discutere di “nuove proposte” per raggiungere un cessate il fuoco , dopo che la scorsa settimana quest'ultimo ha respinto una proposta israeliana per una tregua “parziale”. (24 apr - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)