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direttore Paolo Pagliaro

SU RAI1 TORNA LO SHOW
DI ROBERTO BOLLE

SU RAI1 TORNA LO SHOW <BR> DI ROBERTO BOLLE

Oggi, come ogni 29 aprile, ricorre la Giornata Internazionale della Danza, promossa dal Comitato della Danza dell'International Theatre Institute, il principale partner dell’UNESCO per le arti performative. Dal 1982 questa giornata celebra la danza, il suo valore e la sua importanza come forma d’arte e come elemento fondamentale per la conoscenza e per la crescita degli uomini, delle donne e dei popoli. In occasione della Giornata, in prima serata. torna su Rai1 un grande spettacolo evento voluto da Rai e dal ministero della Cultura e ideato da Roberto Bolle per celebrare l’arte della danza in Italia. In questa straordinaria seconda edizione di Viva la Danza – prodotto da Rai Direzione Intrattenimento in collaborazione con Ballandi e Artedanza – la danza letteralmente valica i confini del palco e viaggia in alcuni dei luoghi di arte e bellezza che rendono il nostro paese unico. Il format - originale e pensato ad hoc dall’Étoile per l’occasione – esattamente come l’anno scorso, prevede al centro un grande gala strutturato come se fosse il celeberrimo “Roberto Bolle and Friends”, lo spettacolo con il quale Bolle ha incantato i palchi più prestigiosi e suggestivi del mondo. Come nel Gala ci sono grandi interpreti - alcune delle stelle più lucenti del panorama tersicoreo internazionale - e l’alternanza imprevedibile ed ammaliante di pezzi provenienti dal repertorio più classico mescolato a quello più contemporaneo.  Tra i danzatori ospiti di questa edizione, oltre a Nicoletta Manni e Martina Arduino, rispettivamente étoile e prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, Toon Lobach partner di Bolle in alcuni passi a due di grande emozione come Moonlight, il giovanissimo talento di Emiliano Fiasco – a soli 16 anni già protagonista del musical Billy Elliott – lo straordinario danzatore russo Ildar Young, Anastasia Matvienko - ballerina ucraina già prima ballerina del Mariinskj e attualmente stella dello Slovenian national Theatre Opera and Ballet di Ljubljana -, Shale Wagman dall’Opéra di Parigi, Maia Makhateli del Dutch National Ballet di Amsterdam e Motoki Kiyota dell’Hungarian National Ballet di Budapest. Oltre a loro, si esibiranno in diversi pezzi i ballerini del Corpo di Ballo del Teatro Nazionale Croato di Zagabria e le star del tip tap, Tommaso Parazzoli e Gaetan Farnier. Ma il racconto si arricchisce poi di alcune performance realizzate in luoghi d’arte trasformati in inediti palcoscenici. In primis la mostra straordinaria dedicata a Caravaggio di Palazzo Barberini a Roma – allestita in occasione del Giubileo 2025 - che raccoglie ben 22 dipinti del pittore, artista tra i più importanti per l’umanità. Qui Bolle danzerà un passo a due, insieme con il Primo Ballerino del Teatro alla Scala Timofej Andrjashenko, tratto dall’opera Caravaggio di Mauro Bigonzetti che per la prima volta debutterà quest’anno al Teatro del Maggio Fiorentino a Firenze (dal 9 all’11 maggio) e poi a Milano al Teatro degli Arcimboldi (dal 15 al 21 maggio). L’unione delle massime espressioni della danza e della pittura darà vita ad un momento di straordinaria bellezza e eccellenza artistica.

E poi Venezia, la città tra le più visitate al mondo, che verrà pervasa dalla danza di Bolle per le calli, sui ponti, in luoghi di storia e arte come il Teatro La Fenice, Palazzo Ducale e Ca’ d’Oro, che sarà resa ancora più magica dall’eccellenza mondiale degli artisti del Cirque du Soleil.

 

Alla conduzione di questa edizione così speciale, Serena Rossi, attrice ma anche cantante tra le più amate, reduce da grandi successi in televisione, cinema e teatro. Ospite di Viva la Danza 2025 anche Claudio Santamaria, artista poliedrico che, come la Rossi, entrerà non solo nella parte narrativa del programma, ma anche in quella performativa, cantando e suonando.

Una grande star della musica italiana, Gianna Nannini, porterà la sua arte ad incontrare quella di Bolle per un momento di emozionante televisione al suo massimo livello.  Jacopo Veneziani con la sua conoscenza sempre garbata, giovane e contemporanea arricchirà i momenti di scoperta di questa edizione che ha avuto l’esclusiva possibilità di viaggiare in luoghi e patrimoni tra i più importanti del nostro paese. Infine alcuni inediti contributi di Geppi Cucciari, come sempre caratterizzati da sagacia e ironia. Anche quest’anno il pubblico presente in sala sarà composto per lo più da giovani allievi delle scuole di danza di tutta Italia – riunito con la collaborazione di AssoDanza Italia, la principale associazione che tutela e rappresenta le scuole di danza, gli insegnanti e gli operatori del settore dello spettacolo che si riconoscono nella Formazione Coreutica di Base. Un’entusiasta rappresentanza di quel meraviglioso popolo della danza che ogni anno si raccoglie, tutto vestito di bianco, in piazza del Duomo, per la lezione alla sbarra “più numerosa della storia” di OnDance, guidati dallo stesso Roberto Bolle per lanciare un messaggio d’amore a questa arte che ha travalicato i confini nazionali.

Dalla sua istituzione, il Comitato della Danza e l’International Theatre Institute selezionano un’importante personalità della danza, invitata a condividere le proprie riflessioni in quello che viene chiamato il “messaggio internazionale", che viene tradotto in molte lingue dai numerosi Centri nazionali dell’International Theatre Institute e letto in pubblico. L’autore di quest’anno è Mikhail Baryshnikov. “Si dice spesso che la danza può esprimere l'indicibile. Gioia, dolore e disperazione diventano visibili; espressioni incarnate della nostra comune fragilità. In questo modo, la danza può risvegliare l'empatia, ispirare gentilezza e suscitare il desiderio di curare anziché di fare del male – scrive il grande ballerino e coreografo -. Soprattutto ora che centinaia di migliaia di persone soffrono la guerra, attraversano sconvolgimenti politici e insorgono per protestare contro le ingiustizie, una riflessione onesta è vitale. È un fardello pesante da affidare al corpo, alla danza, all'arte. Eppure, l'arte è ancora il modo migliore per dare forma al non detto, e possiamo iniziare chiedendo a noi stessi: Dov'è la mia verità? Come onoro me stesso e la mia comunità? A chi rispondo?”. In Italia, la Giornata viene ufficialmente curata dal Centro Italiano dell’International Theatre Institute - ITI UNESCO, che ha sede presso Astràgali Teatro a Lecce, presieduto da Fabio Tolledi, già presidente dello European Regional Council dello stesso ITI -UNESCO. (29 apr - red)

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