Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

TRUMP SI AUTOCELEBRA
MA CALA NEI SONDAGGI

TRUMP SI AUTOCELEBRA <BR> MA CALA NEI SONDAGGI

Nella notte italiana, nei pressi di Detroit (Michigan), il presidente americano Donald Trump ha celebrato in un comizio i primi mesi del suo secondo mandato incensando se stesso. Senza un briciolo di modestia, il tycoon ha definito quelli appena trascorsi come “i primi cento giorni di maggior successo di qualsiasi amministrazione nella storia del nostro Paese”. E per chi possa nutrire qualche dubbio al riguardo, the Donald ha aggiunto: “Abbiamo appena iniziato, non avete ancora visto nulla!”. Pronunciato a Warren, una contea in gran parte favorevole alla sua causa, il discorso di Trump ha avuto il tono di un raduno elettorale più che di un discorso formale di un presidente in carica. “Promesse fatte, promesse mantenute” ha gridato tra gli applausi il 78enne inquilino della Casa Bianca, che dopo un’ora e mezza di “a solo” si è anche prodotto nell’ormai celebre “Trump dance” al suono di Ymca.

GRADIMENTO GIÙ. “Ho letto oggi un editoriale che affermava che questa è la presidenza più importante della storia, e non è stato scritto da un gruppo che normalmente ci avrebbe sostenuto", ha aggiunto Trump durante il suo discorso ai sostenitori, senza chiarire da dove provenisse l'editoriale. "Era un gruppo di persone che credo tendano ad essere di orientamento progressista, ma hanno detto che questa è l'elezione più importante”. Parole, quelle del presidente americano, che però fanno a pugni con i sondaggi d'opinione che concordano sul fatto che il suo indice di gradimento sia crollato drasticamente, alimentato soprattutto dai dubbi sulle sue mosse aggressive in economia. Secondo un sondaggio pubblicato domenica dal Washington Post e da ABC News, solo il 39% degli americani “approva” il modo in cui Trump sta conducendo la sua presidenza. Inoltre, il presidente ha ottenuto il 44% di consensi e il 55% di disapprovazione nell'ultimo sondaggio nazionale di Fox News, condotto dal 18 al 21 aprile.

PROMESSE ALLE FAMIGLIE. Parlando del suo piano di bilancio, Trump ha avvertito che se il disegno di legge non verrà approvato, gli Stati Uniti “avranno il più alto aumento delle tasse della storia invece del più grande taglio delle tasse della storia”. “Se i Democratici prevalessero su questa legge, otterrete un aumento delle tasse del 58%”, ha detto il tycoon alla folla. “Vi piacerebbe?”. Però – ha aggiunto – “Aspettate di vedere i risultati di alcune delle cose che stiamo facendo. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi approveremo i più grandi tagli fiscali nella storia americana, tra cui l'eliminazione delle tasse sulle mance, l'eliminazione delle tasse sulla previdenza sociale, l'eliminazione delle tasse sugli straordinari. Un grande bellissimo disegno di legge. Sarà la legge più imponente mai approvata nella storia del nostro Paese. Includerà i più grandi tagli fiscali, tagli alla regolamentazione, la supremazia militare e praticamente tutto il resto”, ha proseguito non mancando di promettere che “lo stipendio netto di una famiglia media sarà di almeno 5.000 dollari in più” rispetto a qualche mese fa.

DAZI. Trump ha inoltre concesso una lunga intervista sui suoi primi 100 giorni in carica ad ABC News, affrontando un'ampia gamma di argomenti, dall'economia all'immigrazione, dai poteri esecutivi alla politica estera. Per quanto riguarda i dazi, “Ho detto che siamo stati abusati da altri paesi a livelli che nessuno aveva mai visto prima – ha argomentato il presidente -. Avrei potuto lasciare le cose così, e a un certo punto ci sarebbe stata un'implosione come nessuno aveva mai visto prima. Ma ho detto: 'No, dobbiamo risolvere la situazione'”. Proprio nella giornata di ieri, Trump ha annunciato uno stop temporaneo dai dazi del 25% imposti a marzo alle case automobilistiche. La nuova misura darà alle case automobilistiche una pausa di due anni, per dare loro il tempo di riportare la produzione negli Stati Uniti. La proclamazione delinea una serie di modifiche tecniche al regime tariffario, "per modificare il sistema imposto nella Proclamazione 10908 riducendo i dazi applicati alle parti di automobili che rappresentano il 15 percento del valore di un'automobile assemblata negli Stati Uniti per 1 anno e l'equivalente del 10 percento di tale valore per un anno aggiuntivo".

PUTIN. Parlando dell’aggressiva politica sull’immigrazione, Trump ha inoltre affermato che “sembra funzionare”. A tale proposito, l’inquilino della Casa Bianca ha definito il suo uso senza precedenti dei poteri ufficiali per portare avanti il suo programma politico come un passo necessario per curare un Paese "malato". “Sto facendo una cosa sola: sto rendendo l'America di nuovo grande. Abbiamo un Paese che stava fallendo. Abbiamo un Paese che veniva deriso in tutto il mondo. Abbiamo avuto un leader che era assolutamente incompetente. Non avrebbe mai dovuto essere lì”, ha detto. Venendo ai rapporti con il presidente russo Vladimir Putin, Trump non ha escluso che il leader del Cremlino lo stia “prendendo in giro”. In ogni caso, ha aggiunto, “se non fosse per me, credo che lui vorrebbe prendere il controllo dell'intero Paese. E grazie a me, credo che lui sia disposto a porre fine ai combattimenti”. (30 APR - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)