Roma, 14 mag – Cosa c’è da migliorare nel Piano oncologico nazionale? “Beh, innanzitutto c’è da attuarlo, nel senso che si tratta di un piano ben fatto, che si concentra sulla prosecuzione di una tradizione di lavoro importante in Italia, quindi sulla prevenzione, l’attuazione dei piani diagnostici terapeutici, la piena attuazione delle reti oncologiche, il registro nazionale unico: peccato che a due anni dalla sua entrata in vigore siamo ancora in una fase di costituzione della cabina di regia, e questo oggettivamente ci lascia molto perplessi sull’attuazione del piano”. Così Beatrice Lorenzin, senatrice Pd, nel giorno in cui a Palazzo Madama si è tenuto un incontro sul piano oncologico nazionale. “Dall’altro lato – aggiunge l’ex ministra della Salute - abbiamo invece i fatti concreti, i Lea e il nomenclatore tariffario: da rinvio a rinvio, dal 2017 ad oggi, si arriva all’ulteriore impugnativa avvenuta nel gennaio di quest’anno. Dai commenti e dalle critiche emerge che molte terapie sono rimaste fuori, sono stati sbagliati i marker tumorali, su Ngs e sulla diagnostica genomica abbiamo un’applicazione totalmente eterogenea sul territorio nazionale, senza garantire l’accesso alla diagnostica genomica in tutte le regioni nello stesso modo, con una discriminazione enorme sulle possibilità di guarigione per i nostri pazienti”. “Ancora si fa fatica – sottolinea Lorenzin - a veder realizzare il registro unico, così come le reti sui territori: insomma, il piano è bello ma poi bisogna mettere in campo tutte quelle azioni a latere del piano stesso che servono per farlo vivere nel nostro territorio. Ricordiamoci che se facciamo funzionare bene la rete del cancro in Italia in realtà facciamo funzionare bene la sanità pubblica italiana, in quanto il cancro nella sua diagnosi e presa in carico abbraccia tantissime branche della medicina”. “Inoltre – ricorda la parlamentare dem - nei Lea abbiamo visto non dare riscontro in modo adeguato al tema dell’adroterapia e quindi c’è ancora aperta del Cnao (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, ndr) di Pavia. C’è una carenza di fondi in molte chiavi, manca la riabilitazione oncologica importantissima per determinati tumori e purtroppo le cose che mancano nei Lea sono tantissime, rispetto a una legge del 2017 che prevedeva che i Lea venissero aggiornati obbligatoriamente ogni due anni. E invece siamo ancora all’applicazione di quella stagione”. (PO / Roc) ////
(© 9Colonne - citare la fonte)
News per abbonati
- 22:03 BUONA NOTTE
- 22:02 BUONA NOTTE
- 21:55 RAI 3, ULTIMO APPUNTAMENTO DI STAGIONE PER "TV TALK"
- 21:40 MO, ZANGRILLO: PIENA SOLIDARIETÀ A TAJANI, STATISTA CHE LAVORA PER LA PACE
- 21:37 ETNA COMICS, ATTESA PER GRETA THUNBERG E LIAM CUNNINGHAM (2)
- 21:34 ETNA COMICS, ATTESA PER GRETA THUNBERG E LIAM CUNNINGHAM (1)
- 21:28 UNIPARMA, ECCO L’EDIFICIO 1 DELL’AREA FOOD: UNA NUOVA CASA PER IL FOOD PROJECT (5)
- 21:26 UNIPARMA, ECCO L’EDIFICIO 1 DELL’AREA FOOD: UNA NUOVA CASA PER IL FOOD PROJECT (4)
- 21:21 UNIPARMA, ECCO L’EDIFICIO 1 DELL’AREA FOOD: UNA NUOVA CASA PER IL FOOD PROJECT (3)
- 21:18 UNIPARMA, ECCO L’EDIFICIO 1 DELL’AREA FOOD: UNA NUOVA CASA PER IL FOOD PROJECT (2)