Il periodico enigmistico più diffuso in Italia fu inventato da un nobile di origine sarda: il Cavaliere del Lavoro, Grande Ufficiale, Dottor Ingegner Giorgio Sisini di Sorso. Il giovane sardo, figlio del fondatore del Rotary Club dell'isola, si trasferì a Milano ed ebbe l’idea di importare in Italia i giochi di enigmistica di derivazione Usa. Il primo numero del settimanale uscì in 16 pagine il 23 gennaio 1932 al costo di 50 centesimi di lire. Da allora non si è più fermato. Solamente il 14 luglio 1945, il numero 694 uscì in ritardo a causa degli eventi bellici. La rivista dalla veste grafica blu, verde e rossa vanta la collaborazione dei più famosi enigmisti. Piero Bartezzaghi, uno tra i più grandi inventori italiani di parole crociate, scrisse enigmi per i lettori del giornale sino agli ultimi giorni di vita. La “Settimana Enigmistica” è considerata una vera e propria icona nella diffusione di quest’arte in Italia. Passatempo dei giorni antichi, apprezzato anche dalle giovani generazioni.
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