(30 gen) Musica, solidarietà, sviluppo e integrazione. E’ questo il segreto dei Kachupa - band piemontese composta da Lidiya Koycheva, Davide Borra, Alberto Santoru, Mattia Floris, Corrado “Annibale” Vergano - da anni in giro per il mondo “sopra un carretto pieno di pentole e tamburi” con la voglia di far conosce la pizzica come la taranta, la musica del Mediterraneo come quella dei Balcani. Senza dimenticare, però, la solidarietà e l’Africa. “Creare sviluppo attraverso la musica è possibile - spiegano i Kachupa - nasciamo come artisti di strada. Abbiamo girato l’Europa con uno spettacolo fiabesco e surreale. Ora saliamo sui palchi, produciamo dischi e spettacoli teatrali, scriviamo libri con la stessa intenzione: unire tradizioni lontane, cibi, profumi e colori di etnie diverse. Insieme alla nostra cantante Lidiya Koycheva, che viene dalla Bulgaria, sogniamo un'integrazione che non distrugga le differenze, in modo troppo semplice e crudele, ma le faccia convivere con orgoglio”. Presto i Kachupa – che hanno venduto circa 5000 dischi in Italia e in Francia - torneranno in radio con un nuovo singolo tratto dall’ultimo album, “Terzo binario”. Da venerdì primo febbraio sarà, infatti, in rotazione radiofonica “Marrakech”, brano “ispirato dal vociare confuso e vero della vita all’interno di un mercato, luogo ricco di idee, di umanità, di parole in cui affondano le radici delle relazioni”. Intanto, è in vendita nei negozi tradizionali e nei principali digital store “Terzo binario”, il cofanetto della band che contiene l’album “Terzo Binario” (Incipit Records – distr. Egea Music), in cui i Kachupa riassumono anni di musica di strada e di grandi palchi, di tradizione e modernità, in un connubio di sonorità. L’album, mixato da Carlo Miori presso l’“Only Music Studio” di Bruino e masterizzato da Steve Fallone presso lo “Sterling Studio” di New York, vanta la partecipazione di Roy Paci nel brano “El Chupitero”. Nel cofanetto è inoltre presente il libro “Se La Tartaruga S'Abbronza” (a cura di Mauro Borra), che vanta la prefazione di Carlo Petrini e Gianmaria Testa e che ripercorre, con leggerezza ed ironia, la particolare storia della band e dei tanti artisti incontrati in giro per il mondo. I Kachupa sono ambasciatori del progetto “Mille Orti in Africa” di Slow Food. Parte del ricavato dalle vendite del cofanetto “Terzo Binario” verrà, infatti, devoluto all'associazione per contribuire alla realizzazione di orti che tutelino la biodiversità e rappresentino un'esperienza comunitaria per generazioni e contesti sociali diversi. (Gil)
SCHEDA / CHI SONO I KACHUPA?
La Kachupa è un piatto tipico di Capo Verde con verdura, frutta, legumi, cereali e pesce, ingredienti poveri ma ricchi di vitamine e di vita. L’energia Kachupa nasce da questa semplice zuppa, simbolo di semplicità e di amore verso la natura. La Kachupa Folk Band nasce come band di strada, e di strada ne ha mangiata davvero tanta in giro per l’Europa. All’inizio, in giro per l’Europa, il batterista suona cassa e pentole su un piccolo carretto, gli altri musicisti intorno alla carovana. Questo carretto magico permette alla band di vendere circa 5000 dischi in Italia e in Francia. Nel 2006 esce “Gabrovo Express”, premiato da Radio Popolare Network al Mei di Faenza come miglior disco autoprodotto del 2006 e che viene allegato alla rivista “World Music Magazine”. La band si esibisce in prestigiosi festival e rassegne, condividendo il palco con importanti artisti, partecipa a varie trasmissioni televisive, ma continua ad esibirsi anche in strada, con spettacoli che diventano fiabeschi e talvolta surreali. Nel 2011 i Kachupa vincono i premi “Sanremo Village” e “CartaSI Area Sanremo”. Nel 2012 vengono proclamati “The Absolute 2012” vincendo il primo premio all’ “Inedited World Music Festival” di Rimini ed una produzione a Londra negli studi di Bluey Maunick, chitarrista fondatore e produttore della band internazionale “Incognito”.
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