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SANREMO: DAI PLACEBO A CROZZA, QUANDO VA IN SCENA LA CONTESTAZIONE

SANREMO: DAI PLACEBO A CROZZA, QUANDO VA IN SCENA LA CONTESTAZIONE

Contestazioni e fischi al Festival di Sanremo? Una storia che si ripete. Maurizio Crozza - super ospite della prima serata della 63esima edizione della gara canora – non è stato certo il primo, con la sua performance, a suscitare polemiche e attacchi. Non bisogna neppure fare troppi passi indietro per accorgersi che Sanremo è “amico” di critiche, contrasti e veri e propri rifiuti da parte del pubblico del teatro Ariston. Se il comico - ieri sera nei panni di Silvio Berlusconi – è stato accolto con fischi e inviti a “tornare a casa” visto che “a Sanremo non si fa politica” non si possono dimenticare le contestazioni alle parole di Adriano Celentano lo scorso anno. Al Molleggiato – nel festival targato Morandi - furono concessi una trentina di minuti per un monologo e anche nel suo intervento Celentano fu fischiato: “Vai a casa!” gli gridò qualcuno. Fischi, grida e addirittura spartiti stracciati si sono visti, invece, nel Sanremo di tre anni fa: quella volta furono gli orchestrali a lanciare la protesta. La polemica era però ben lontana da satira e politica: si trattava di musica visto che Marco Mengoni, il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici e Valerio Scanu furono i tre Big arrivati in finale. Una scelta platealmente contestata da orchestra – non la si era mai vista prima accartocciare e lanciare spartiti – pubblico e sala stampa. Fischi e malumori tra il pubblico della kermesse canora si sono poi puntualmente registrati difronte ad alcuni verdetti della giuria, come per esempio a sostegno di Al Bano, tra i più amati della platea sanremese. Ma sono tante le parole che hanno infiammato l’Ariston: nella turbolenta edizione del 1989 la contestazione arrivò direttamente dal palco dove un Beppe Grillo senza freni attaccò cantanti, giornalisti e l’allora leader della Dc Ciriaco De Mita. Le provocazioni però sono sempre andate d’accordo con il Festival e lo sa bene Vasco Rossi che nel 1982 partecipò al Festival con “Vado al massimo”. La performance del rocker di Zocca quell’anno fece scalpore: Vasco abbandonò il palco con il microfono nella tasca della giacca. Collegato con il filo all’amplificatore, il microfono cade, creando panico tra il pubblico in sala e tra i conduttori dello show. Tra le performance più contestate nella storia del Festival rimane quella dei Placebo che al Sanremo targato Carrà – siamo nel 2001 - arrivarono addirittura a rompere una chitarra sul palco. Il leader della band Brian Molko si allontanò dal palco con un gestaccio rivolto al pubblico. La risposta del pubblico però non si fece attendere: arrivarono un coro di “scemo - scemo” e gli immancabili fischi. Ma Sanremo è Sanremo anche tra ironia, satira, offese e sfide. Del resto si sa, non sono solo canzonette.  (13 feb - Gil)

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