Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

8 MARZO, COMINCIAMO DALLE STRADE?

di Paolo Pagliaro

A Roma ci sono 16 mila strade e solo 600, cioè il 3,7%, sono intitolate a donne: 88 sono sante, beate e martiri, 64 sono figure mitologiche, 57 sono benefattrici e 54 sono Madonne. A Madrid le strade sono 10.500 e le donne se le sono viste intitolare 700. Di queste 111 sono sante e 128 vergini, dunque, secondo l’attuale Zeitgeist, un po’ sante anche loro. Queste notizie sono tratte da un blog specializzato e molto accurato, che si chiama toponomasticafemminile.it. ed è stato creato dall’insegnante di liceo Maria Pia Ercolini, geografa e studiosa di storia locale. Un’altra fonte – la rivista dell’Anci - ha invece censito, utilizzando i dati delle Pagine Gialle di tutti i comuni, i nomi di donne più presenti nelle insegne stradali. I personaggi femminili cui sono dedicate almeno 100 strade in tutta Italia sono 21, di cui di cui 13 sante. Per il resto: due regine (Margherita ed Elena), due scrittrici (Grazia Deledda e Ada Negri), una nobildonna giurista del XIV secolo (Eleonora d’Arborea), una moderna pedagogista (Maria Montessori) e la piccola ebrea Anna Frank. Il nome più diffuso è quello di Madre Teresa di Calcutta. Ci sono Comuni all’avanguardia, come Ravenna, che ha deciso di intitolare una strada alla Maestra Giacomina e un giardino alla Maestra Malvina, due educatrici selezionate dopo aver ascoltato anche il parere dei bambini. Oltre che il recente esempio della via Emanuela Setti Carraro con la donna vittima della mafia che viene commemorata indipendentemente dal marito. Ma sono eccezioni. In tutta Italia le strade intitolate a donne sono il 6% del totale. E’ un po’ poco, considerando che nel nostro paese le donne sono il 52%, due milioni più degli uomini. Spetterebbe dunque alla toponomastica adeguarsi alla realtà, come d’altra parte hanno cominciato a fare gli italiani eleggendo un Parlamento dove per la prima volta il numero delle senatrici e delle deputate supera la soglia del 30%, grazie soprattutto al Partito democratico e al Movimento 5 Stelle, che sono entrambi rappresentati per il 38% da donne. Comunque vada a finire, una vera rivoluzione. (8 mar)

(© 9Colonne - citare la fonte)