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Delitto Matteotti, Arcuri racconta il tragitto del corpo

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Delitto Matteotti, Arcuri racconta il tragitto del corpo

DELITTO MATTEOTTI, ITALO ARCURI RACCONTA IL TRAGITTO DEL CORPO
A distanza di 89 anni dal delitto di Giacomo Matteotti, Italo Arcuri, giornalista e vicesindaco del Comune di Riano, paese dove il corpo del deputato è stato ritrovato sotterrato in una boscaglia il 16 agosto 1924 dopo sessantasei giorni dal suo rapimento, studia in un libro – “Il corpo di Matteotti” (Suraci, pp. 128, 12 euro) – il tragitto dell’automobile assassina, dal lungotevere Arnaldo da Brescia alla Quartarella di Riano, e analizza la cultura di un corpo in cui carisma simbolico e carica ideale vanno di pari passo. Il libro aggiunge ulteriore storicità documentale ai materiali già esistenti sul delitto, ed è il frutto di una ricerca storica effettuata dall’autore in oltre un anno di tempo, basata su documenti inediti rintracciati presso l’Ufficio anagrafe di Riano, su testimonianze esclusive, su una vasta bibliografia e sulla lettura e visione di quotidiani e filmati d’epoca. Il volume, che contiene anche una breve intervista a Dario Fo, rappresenta una chiave di lettura originale del rapimento, dell’uccisione e del ritrovamento di Matteotti. Il capitolo riguardante il tragitto dell’autovettura, su cui fu prima caricato e poi ucciso il leader socialista, è il primo tentativo – giornalistico prima ancora che storico – di delineare i confini, anche geografici, di un fatto che, ancora oggi, racconta di un’Italia non tanto dissimile da quella odierna. Una storia “all’italiana”, degna della confusione, mista a mistero, che contraddistingue la nostra moderna storia nazionale.

UN SEGRETO DA SVELARE NE “LA CATTEDRALE DEL MISTERO”
Catalogna, 1161. L’abate Berenguer del monastero di Sant Pere de Rodes deve dare inizio ai lavori di ristrutturazione della cattedrale, un’opera destinata a suscitare grande meraviglia nei pellegrini che arriveranno in vista del Giubileo. Il tutto è possibile grazie all’intervento di un generoso benefattore e l’incarico viene affidato al maestro scultore più rinomato d’Europa, Peire. Blai, un orfano cresciuto tra le mura del monastero, rimane subito affascinato dai lavori di restauro e segue l’artista Peire all’opera e cerca di emularlo. Blai scopre un talento innato, tanto da riuscire a conquistarsi la fiducia e la stima di Peire. Tutto cambia quando un evento rompe la quiete di quel luogo sacro: qualcuno approfitta per sottrarre le sacre reliquie di San Pietro custodite da secoli nella cripta della cattedrale, un atto che mette a repentaglio l’intero monastero e i suoi rapporti con l’autorità papale. Quelle reliquie custodiscono un segreto dirompente, un segreto di cui solo l’abate è a conoscenza. Gli unici che possono ritrovarle senza destare sospetti sono Blai e Sebastià, un cavaliere crociato che, alcuni anni prima, ha preso i voti per espiare le sue colpe. Inizia una corsa contro il tempo per salvare uno tra i simboli più venerati della Cristianità e, soprattutto, le ragioni stesse dell’esistenza della Chiesa di Cristo. “La cattedrale del mistero. Il segreto della reliquia maledetta” (Tre60, pp. 414, 9,90 euro, traduzione di S. Bertelegni) è il nuovo romanzo di Núria Esponellà.

GIUSEPPE RIZZO DICHIARA “UNA GUERRA LAMPO” AI LUOGHI COMUNI SULLA SICILIA
“Piccola guerra lampo per radere al suolo la Sicilia” (Feltrinelli, pp. 288, 14 euro) è il nuovo libro di Giuseppe Rizzo che dichiara guerra ai luoghi comuni sulla Sicilia, Andrea detto Osso, Martina detta Pupetta, Marco detto Gaga, sono tre ragazzi trentenni che non sopportano le cavolate. Le cavolate e i pidocchi. E Lortica, il piccolo paese siciliano dove sono cresciuti e da cui sono andati via per inseguire studi lavori e amori, a Roma, Berlino e Praga, ne è infestata. Il sindaco racconta cavolate, ma anche il comandante dei carabinieri, persino un ministro della Repubblica. Alla cavolata più grossa, una menzogna sui fratelli Bonanno, che a Lortica volevano aprire un negozio di fiori e per questo sono stati ammazzati dai pidocchi, i tre amici decidono di tornare in paese con un piano ben preciso: dare vita a una squadra di sabotatori delle cavolate e mettere tutto a soqquadro con l'aiuto di Mario detto Mario, quarantenne scorbutico e idealista. Tra discoteche scalcagnate, musica elettronica rock e tarantelle, pupi, cannoli, templi greci, il mare d'agosto e le campagne riarse, attentati all'ordine pubblico e scazzottate indimenticabili, questa brigata di antieroi riesce a far esplodere molti luoghi comuni sulla Sicilia e sull'Italia. Fino a una rocambolesca sfida finale e una risposta tutta loro alla domanda: come li scacciamo questi pidocchi?

“ADESSO HAI PAURA” LIVIA?
Livia Prescott è riuscita a mettere in fuga un uomo mascherato che ha cercato di aggredirla in un parcheggio completamente deserto. Tutti i giornali locali hanno esaltato il suo coraggio nell’affrontare l’aggressore. Livia ha passato un anno difficile: l’adorato padre è malato, ha una situazione molto precaria al lavoro e il suo matrimonio sta andando in pezzi. Essere riuscita a mettere in fuga l’assalitore in quel parcheggio e ascoltare i media che esaltano la forza che ha avuto, la fa sentire meglio e in grado di affrontare, di nuovo, le sfide della vita. Ma mentre la polizia continua a indagare sul caso, la donna inizia a ricevere orrende minacce che distrugge, piano piano, tutta la sua fiducia in se stessa. Qualcuno l’ha presa di mira e ha deciso di distruggere la sua vita. Chi è questo sconosciuto molestatore? E’ un estraneo o qualcuno che lei conosce, magari anche molto bene? Livia non sa più chi sono le persone delle quali può fidarsi veramente e quando anche suo figlio e i suoi amici vengono presi di mira e le minacce rischiano di tradursi in pratica, è pronta a combattere fino all’ultimo per non perdere le persone che ama. “Adesso hai paura?” (Corbaccio, pp. 420, 18,60 euro) è il nuovo thriller di Ford Jaye.

“LE STELLE DEL CANE” DI PETER HALLER
“Le stelle del cane” (Rizzoli, pp. 360, 18 euro) è il primo romanzo di Peter Haller, giornalista e scrittore che collabora con “National Geographic Adventure” e con riviste specializzate in natura ed esplorazioni. L’umanità è stata decimata da una febbre globale e fatale: il mondo come lo conosciamo non esiste più. Hig è uno dei pochi sopravvissuti. A bordo di un vecchio Cessna, un cane come copilota, presidia volando un pezzo d’America che una volta si chiamava Colorado, più deserto di quanto non sia mai stato ma incredibilmente bello nella sua selvaggia desolazione. A terra, ad aspettarlo, il suo socio Bangley, che difende il loro territorio e le loro provviste sparando a vista su chiunque si avvicini. Hig, invece, non spara: lui è diverso. Nell’epidemia ha perso la moglie e non piange da anni; solo la pesca, la caccia, il ritrovato legame con la natura lo tengono in vita. Ma soprattutto l’affetto per il cane Jasper, compagno silenzioso e sereno. Ma nel mondo alla fine del mondo non ci sono certezze. Si può perdere, in una notte, anche il poco che si possiede. Solo il desiderio di volare salva Hig da se stesso e lo porta a scoprire dentro un canyon un Eden abitato da un vecchio e da sua figlia: allevano animali e coltivano un orto. Un’oasi che accoglie Hig e lo consola. Eppure anche quel minuscolo paradiso corre dei grandi rischi.

UN SANTO PERICOLOSO NEL PRIMO ROMANZO DI BRUSADELLI
In un giorno di marzo freddo e piovoso il cadavere di Orazio Toccacieli viene ripescato alla foce del Tevere. Della sua scomparsa se ne sta occupando Antonino Buonamore, ispettore ostinato e con la passione del cibo, del vino e dei segreti nascosti nell'animo degli esseri umani. Toccacieli era un sacerdote che conduceva da anni un'esistenza solitaria, nutrendosi solo di pane secco, lavandosi soltanto con acqua fredda e non indossando mai calzini. Frugando nel suo appartamento, l’ispettore Buonamore trova dei ritagli di giornale che riguardano tre delitti insoluti, senza, apparentemente, una relazione gli uni con gli altri. E poi, una lista di nomi. Nomi che appartengono a persone che non hanno alcun collegamento tra loro, vivono in zone diverse di Roma e hanno professioni diverse. Ma, quando anche uno degli uomini della lista viene ucciso, all’ispettore non resta che farsi nuove domande. Qual è il misterioso filo che li lega? E qual era il ruolo dell'ex sacerdote? L'ispettore Buonamore continua a indagare fino a giungere, forse troppo tardi, alla sorprendente soluzione dell'enigma. Romanzo d’esordio di Stefano Brusadelli, “I santi pericolosi” (Mondadori, pp. 163, 15,90 euro) offre una visione di Roma inaspettata, dura e inospitale, una città abitata da santi e martiri. Un romanzo capace anche di scavare dentro il cuore degli uomini con una conclusione inattesa.

(© 9Colonne - citare la fonte)