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direttore Paolo Pagliaro

ROBERTO RUFFILLI, 25 ANNI DOPO

ROBERTO RUFFILLI, 25 ANNI DOPO

di Paolo Pagliaro

Il pomeriggio del 16 aprile 1988, quindi 25 anni fa, a Forlì due brigatisti travestiti da postini suonarono alla porta del professor Roberto Ruffilli, dicendo che dovevano consegnargli un pacco. Ruffilli li fece entrare, loro lo spinsero nel soggiorno, gli ordinarono di inginocchiarsi accanto al divano e lo freddarono con tre colpi di pistola alla nuca. Se le Br non lo avessero ammazzato, oggi Ruffili avrebbe 76 anni e chissà, forse ci sarebbe anche il suo nome nella rosa dei papabili per il Quirinale. Professore di storia delle istituzioni politiche, senatore democristiano, consigliere di Ciriaco De Mita per le riforme istituzionali, Roberto Ruffilli credeva in Dio ma, da buon cristiano, anche molto negli uomini, come ricorda il suo amico Pierangelo Schiera.
Si era dato l’obiettivo di contribuire all’ammodernamento del sistema politico italiano, promuovendo la centralità del cittadino. La sua opera più nota – intitolata appunto “Il cittadino come arbitro” – prevedeva che agli elettori fosse data la possibilità reale di scegliere “uomini e programmi di governo”. Ruffilli sognava una vera propria rivoluzione, che togliesse ai partiti qualsiasi delega in bianco. Proponeva dunque una legge elettorale che riducesse l’ampiezza delle circoscrizioni e il numero dei candidati, favorendo la formazione di coalizioni in competizione tra loro sulla base di espliciti programmi alternativi, con l’obbligo di indicare una maggioranza. Suggeriva norme più stringenti sull’ineleggibilità e procedimenti più veloci per l’approvazione delle leggi. Quello di Ruffilli fu l’ultimo tentativo concreto di rigenerare il sistema politico prima del tracollo. Lo capirono bene le Brigate Rosse, che nel volantino di rivendicazione scrissero di aver voluto colpire “l'uomo chiave del rinnovamento, il cervello capace di progettare una nuova fase costituente”. Forse a Ruffilli un’umiliazione è stata però risparmiata, perché oggi sicuramente avrebbe trovato qualche idiota pronto ad additarlo come esponente della casta. (15 apr)

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