Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

La democrazia
e i suoi nuovi nemici

La democrazia <br> e i suoi nuovi nemici

di Paolo Pagliaro

Gli Annali della Fondazione Feltrinelli sono una delle più longeve e autorevoli serie editoriali dedicate allo studio della società, della politica e dell’economia italiane. Combinano rigore accademico, attenzione ai dati,  capacità di cogliere  le  trasformazioni in corso. L’edizione numero 59, pubblicata in questi giorni e curata da da Giovanni Boccia Artieri, si intitola “Democrazia ai margini”, dove i margini sarebbero  le nuove zone grigie create da algoritmi, piattaforme e culture digitali. Il web, che agli inizi prometteva inclusione, partecipazione e trasparenza, appare  sempre più come un ambiente dominato da strategie di occultamento, manipolazioni e narrazioni tossiche. I contenuti sono controllati e indirizzati da piattaforme proprietarie, logiche pubblicitarie, influencer e micro‐targeting politico. Trionfa una sorta di “arte dell’inganno”, dove visibilità e verità non coincidono. Meritano dunque attenzione le buone pratiche che pure esistono.  Una ricerca di Mediatrends e Liberi Network ci parla della generazione di giovani politici che non vive i social unicamente come superfici manipolabili o come trappole cognitive, ma come strumenti di innovazione democratica. Giovani amministratori, attivisti e deputati under 35 che  utilizzano Instagram, TikTok, YouTube per raccontare l’attività istituzionale con linguaggi accessibili, rendere trasparenti i processi decisionali e sperimentare nuove forme di relazione con gli elettori.  La democrazia è uno spazio ambivalente. Se lasciato alle logiche dell’inganno, amplifica disuguaglianze e conflitti; se abitato con competenza, etica e immaginazione, può diventare una leva di trasparenza e partecipazione.

La morale è che il futuro non è nelle piattaforme, ma in chi le abita.

(© 9Colonne - citare la fonte)