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Giorgio Armani, il genio
in mostra a Parma

Giorgio Armani, il genio <br> in mostra a Parma

Il genio e la creatività di Giorgio Armani saranno in mostra a Parma, all’Abbazia di Valserena, dal 13 dicembre 2025 all’8 febbraio 2026. Un tributo a tutto tondo firmato da Università di Parma e CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Ateneo. L’esposizione s’intitola Giorgio Armani Archivio CSAC e raccoglie oltre cento opere originali selezionate tra gli oltre 8.000 materiali che compongono il Fondo Giorgio Armani, donato personalmente dallo stilista allo CSAC negli anni Ottanta. Disegni, bozzetti e materiali progettuali appartenenti al vasto patrimonio custodito nella sezione Media-Moda del Centro, un nucleo eccezionale di testimonianze che consente di ripercorrere gli anni formativi e l’evoluzione del linguaggio creativo di una delle figure più iconiche della moda italiana nel mondo. L’inaugurazione è in programma il  13 dicembre alle 17, e sono previsti gli interverventi del Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli e della Vicedirettrice dello CSAC Sara Martin. All’esposizione dei materiali originali si aggiunge una rassegna stampa selezionata dedicata alla fulminea ascesa di Armani nel

panorama internazionale della moda e ai suoi primi rapporti con Hollywood. In mostra saranno presenti anche i manifesti dei due film che segnarono in modo decisivo la consacrazione dello stilista nel mondo del cinema: Io e Annie di Woody Allen, con cui

Diane Keaton vinse l’Oscar nel 1978 indossando per la prima volta un completo Armani, e American Gigolò di Paul Schrader, il film che nel 1980 rivoluzionò l’immaginario della moda maschile grazie al guardaroba creato dallo stilista per il protagonista interpretato da Richard Gere. Con questa mostra CSAC prosegue l’omaggio alla figura di Giorgio Armani, scomparso lo scorso 4 settembre, offrendo al pubblico la possibilità di

scoprire l’origine di uno stile destinato a influenzare generazioni.  I disegni esposti – figurini, schizzi e studi preparatori realizzati con tecniche miste – restituiscono l’essenza del talento di Armani attraverso le sue prime produzioni conservate dall’Archivio e datate tra il 1975 e il 1980. La rappresentazione della figura femminile e la scelta dei materiali esprimono una nuova attitudine, che unisce libertà di movimento, eleganza e consapevolezza. Linee morbide e tessuti fluidi si alternano a materiali più strutturati, in un equilibrio di contrasti che caratterizzerà tutta la

produzione dello stilista. Dal segno grafico di Armani scaturiscono figure femminili longilinee, ispirate alla cultura figurativa degli anni Trenta e alla sensibilità grafica di illustratori come Guido Crepax; abiti concepiti come strutture fluide, dove tessuti scivolati dialogano con materiali più corposi; la nascita del celebre tailleur femminile e della giacca destrutturata, destinati a diventare simboli della nuova eleganza Armani.  Il percorso vuole anche rivelare la trasformazione della moda maschile: linee più morbide, tessuti lontani dalla rigidità classica in una visione innovativa che anticipa la quasi intercambiabilità tra guardaroba maschile e femminile, dove i codici di genere s’intrecciano e si ridefiniscono. (BIG ITALY / com)

(© 9Colonne - citare la fonte)
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