È stato presentato nella serata di ieri, presso il Consolato d’Italia a Manchester e su iniziativa congiunta dello stesso Consolato e del Comites di Manchester, lo studio statistico “Gli italiani nella circoscrizione consolare di Manchester”. La pubblicazione, grazie al lavoro di analisi svolto dal Presidente del Comites, Cesare Ardito, docente dell’Università di Manchester, offre una fotografia aggiornata della comunità italiana nella circoscrizione consolare di Manchester. All’evento sono intervenuti il Lord Mayor della città di Manchester, Carmine Grimshaw, di origini italiane, che ha portato il suo saluto istituzionale, e il Console d’Italia Gabriele Magagnin, che ha introdotto i lavori. Hanno altresì partecipato numerosi Consiglieri del Comites, Presidenti di associazioni italiane sul territorio, rappresentanti del mondo accademico, dei patronati e degli enti promotori di lingua e cultura attivi nella circoscrizione. Dall’analisi emerge una collettività numerosa, giovane e strutturata: al 31 dicembre 2024 gli iscritti AIRE erano 120.825, con un’età media di 35 anni e mezzo – sensibilmente inferiore alla media nazionale sia in Italia che nel Regno Unito - e una presenza diffusa in tutta la circoscrizione, organizzata attorno ai poli cittadini di Birmingham e Greater Manchester (circa 28 mila residenti italiani ciascuno) e a comunità significative in numerose altre città delle Midlands e del Nord dell’Inghilterra. Il quadro che ne risulta è quello di una comunità stratificata, che va dalla storica “Little Italy” di Ancoats a Manchester alle famiglie trasferitesi nel secondo dopoguerra per lavorare nell’industria tessile del Nord-Ovest, fino alla recente mobilità intra-UE che negli ultimi vent’anni ha determinato un forte aumento dei residenti italiani.
Quasi un iscritto su due proviene da percorsi di migrazione secondaria: persone originarie di Paesi come Pakistan, India, Bangladesh, Brasile, Ghana, Nigeria e altri contesti extraeuropei che, dopo un lungo periodo di vita e lavoro in Italia e l’acquisizione della cittadinanza italiana, hanno poi scelto di stabilirsi nel Regno Unito, spesso assieme alle proprie famiglie. I dati su titolo di studio, condizione professionale e provenienza territoriale delineano un profilo relativamente uniforme, più ampio della consueta narrazione di un’emigrazione riducibile alla sola “fuga dei cervelli”, che restituisce un fenomeno complesso che coinvolge tutte le categorie sociali. Il confronto con altre banche dati locali suggerisce inoltre l’esistenza di un potenziale bacino ulteriore di circa 13mila cittadini italiani, residenti nella circoscrizione ma non ancora iscritti all’AIRE. Questa iniziativa congiunta rappresenta l'avvio di un osservatorio periodico sugli italiani nella circoscrizione, con l’intento di mettere a disposizione di istituzioni, associazioni, ricercatori, media, aziende e cittadini una base informativa comune, che aiuti a leggere la presenza italiana nel territorio e a programmare in modo più consapevole servizi, iniziative e politiche rivolte alla collettività. La pubblicazione dello studio è prevista nelle prossime settimane sui siti del Consolato e del Comites di Manchester, dove sarà scaricabile gratuitamente. (red – 10 dic)




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