Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

TRUFFA INPS, INDAGATO ANCHE DI BIAGIO: SONO UN CAPRO ESPIATORIO

C’è anche il senatore di Scelta civica eletto all’estero Aldo Di Biagio tra gli indagati dalla procura per la truffa all’Inps e del ministero della Giustizia. Una truffa che ammonta a oltre 22 milioni di euro che sarebbero stati reinvestiti poi in immobili di lusso a Roma e a Londra. Un’attività illecita che andrebbe avanti da diversi anni e che ha portato oggi all’arresto di quattro persone: gli avvocati Nicola Staniscia e Gina Tralicci (marito e moglie), la loro collaboratrice Barbara Conti, ai domiciliari, e della responsabile del patronato Enas di Pola, in Croazia, Adriana Mezulic. Secondo la Guardia di Finanza, le persone fermate avevano presentato dei ricorsi contro l’Inps a nome di ignari pensionati, alcuni dei quali residenti in Croazia e in Argentina, per ottenere gli oneri accessori sulle pensioni. I ricorsi venivano presentati anche al ministero della Giustizia per chiedere “l’equa riparazione per lungaggini processuali”. I reati contestati dai pm Corrado Fasanelli e Giorgio Orano sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico in atti pubblici, falso in scrittura privata e riciclaggio. Tra gli indagati, circa una decina di persone, oltre a Di Biagio, risulta anche un ex dipendente di Banca Intesa, Vincenzo Palazzo, accusato di riciclaggio. Secondo quanto scrive il gip Paola Della Monica nell’ordinanza, il senatore Di Biagio, che anni fa era responsabile della sede croata dell’Enas, risulterebbe “direttamente beneficiario finale di 443.589 euro costituiti da assegni circolari liberi emessi dalla Banca Intesa Sanpaolo all’ordine di soggetti stranieri ricorrenti e richiesti dai coniugi Tralicci e Staniscia”. “Nelle prossime ore mi confronterò con gli inquirenti certo che verrà fatta chiarezza in tempi celeri sull’accaduto e su eventuali responsabili del reato. Sono disponibile a collaborare affinché si chiarisca la mia posizione” ha commentato Di Biagio che si è detto “indignato “di tanta vergognosa speculazione”. “Il mio nome – ha detto ancora Di Biagio - è in pasto ai media in un carosello di fango e sciacallaggio, come un vero e proprio capro espiatorio di un intero sistema”. “Mi rimetto alla magistratura – ha sottolineato Di Biagio - nei confronti della quale ho piena fiducia avendo sempre operato nella legalità, animato da correttezza e senso civico, valori dei quali vado pienamente fiero”. A prendere le distanze dalla vicenda sia il gruppo di Scelta civica in Senato, che in una nota fa sapere che “i fatti oggetto dell’indagine riguardano un periodo di gran lunga antecedente la costituzione stessa di Scelta civica” e che “nelle prossime ore vi sarà un incontro con il senatore”, che il patronato Enas Ugl. “Non risulta che alcuno dei nostri dipendenti e funzionari sia stato oggi condotto agli arresti” dichiara il presidente Rolando Vicari che dichiara “l’estraneità dell’Enas e dell’Ugl dalla truffa organizzata da queste sei persone ai danni dell'Inps e del ministero della Giustizia”. (Cle – 3 giu)

(© 9Colonne - citare la fonte)