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GLI ARCHIVI “LA TECNICA” VOLANO FINO IN TURCHIA

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GLI ARCHIVI “LA TECNICA” VOLANO FINO IN TURCHIA

Istanbul - Li hanno scelti ad Istanbul, per i manoscritti antichi della moschea di Süleymaniye, ma anche in altre biblioteche, musei ed archivi di tutta Europa, Medio Oriente, Africa e, naturalmente, Italia. Nulla accade per caso. Se gli scaffali compattabili prodotti a Cles, in provincia di Trento, stanno riscuotendo un successo mondiale, è tutto merito degli oltre quaranta anni di esperienza che l’azienda La Tecnica ha maturato nel campo dell’archiviazione. Ma anche dell’attenzione all’innovazione posta dall’azienda fondata da Vigilio Preti nel lontano 1968: investimenti in ricerca su prodotti ignifughi ed automatizzati, grande attenzione al design ed una nuova linea di produzione allestita nel capannone realizzato a fianco della vecchia sede, fattori che hanno contribuito a tenere lontani gli spettri della crisi. Una piccola azienda artigiana, 30 persone occupate, che nel primo semestre di quest’anno ha visto crescere il fatturato, con la previsione di sfiorare i 6 milioni di euro entro la fine del 2014. Un anno fa, nell’estate 2012, era stata siglata con Trentino Sviluppo l’operazione di leaseback che ha permesso all’azienda di raddoppiare la capacità produttiva, contenere i costi di produzione ed intensificare le azioni commerciali sui mercati emergenti. “Due anni fa ci siamo trovati ad un bivio: proseguire nella produzione con i macchinari storici, con il rischio di venire penalizzati da un mercato sempre più competitivo e globale, o investire per contenere i costi e migliorare la qualità dei nostri prodotti. Abbiamo intrapreso la seconda strada e la scelta ci sta dando ragione”: così Giorgio e Luisa Marta Preti raccontano la “svolta” che ha segnato il futuro dell’azienda di famiglia, nella quale sono soci anche i fratelli Giancarlo e Giuseppe. Per l’investimento nella nuova linea di produzione servivano 1,3 milioni di euro: non era facile per una piccola azienda trovare i mezzi per finanziare una spesa così ingente e così la Provincia Autonoma di Trento nel luglio 2012, con Trentino Sviluppo, ha acquistato il nuovo capannone per 1,3 milioni di euro, concedendolo in leasing all’azienda stessa che si è impegnata a riacquistarlo pagando dei canoni periodici. (9colonne)


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