CGIE, CAROZZA: ITALIANI ALL’ESTERO VERA LEVA PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
(NoveColonne ATG) Roma - Il segretario generale Elio Carozza ne è sicuro: quella alla Farnesina sarà l'ultima assemblea plenaria prima della nomina dei nuovi consiglieri. La prossima si terrà, secondo Carozza, dopo le elezioni per il rinnovo dei Comites e conseguentemente del Consiglio generale degli italiani all'estero. E con questa certezza, Carozza ha aperto il primo giorno di lavori dell'assemblea plenaria del Cgie. “Sono convinto – ha detto Carozza - che il ministro degli Esteri e la sua amministrazione fisseranno il calendario delle operazioni legate al rinnovo degli istituti di rappresentanza degli italiani all'estero in maniera tale da permettere la tenuta della prima assemblea plenaria del nuovo Cgie entro i primi giorni di dicembre prossimo”. Per questo l'intervento di Carozza è stato quasi un discorso di addio con un vero e proprio viaggio nel tempo, per ripercorrere le tappe principali di questo Cgie, in carica dal 2006. “In questi otto anni – ha detto Carozza – con tre legislature parlamentari, abbiamo avuto come interlocutori sei ministri degli Esteri e un ministro per gli Italiani nel mondo (“Voi passate, noi rimaniamo”, ha detto scherzando al sottosegretario Mario Giro). In questi otto anni “la preoccupazione costante è stata quella di far considerare la comunità italiana all'estero una vera leva per l'internazionalizzazione dell'Italia stessa”. E lo ha fatto puntando sui giovani: “Questo Cgie ha impegnato fin da subito le sue risorse finanziarie e le sue energie per la realizzazione della prima conferenza mondiale dei giovani italiani e di origine italiana residenti all'estero” culminata in un documento di proposte su informazione, identità, interculturalità, interscambio, formazione professionale e lavoro. “E' stato quello il momento in cui il paese – ha ricordato Carozza - non si è dimostrato in grado di cogliere la portata dei cambiamenti intervenuti, la ricchezza e le opportunità che l'Italia possiede nel mondo”. “Sono state molte le promesse e molte le attese – ha aggiunto -. Non si è dovuto aspettare molto per ricevere la prima umiliazione, una grande delusione e il primo schiaffo. Infatti sono arrivati tutti insieme, solo qualche mese dopo, con il rinvio delle elezioni dei Comites e del rinnovo del Cgie”. Quelle elezioni che, secondo il segretario generale del Cgie, avrebbero portato “all'impegno diretto di migliaia di giovani italiani e di origine italiana” e un “ricambio generazionale negli istituti di rappresentanza”. “Occorre oggi – ha aggiunto Carozza – recuperare questo capitale umano di giovani che sta trovando nuova linfa anche dalle nuove mobilità”. Il segretario generale si è poi soffermato sulla riforma del Consiglio sulla quale lo stesso Cgie aveva preparato nel 2007 una proposta di riforma condivisa da tutti i consiglieri. Ed è proprio “grazie a questa unanime posizione - ha detto ancora Carozza - che abbiamo potuto far fronte a numerosi tentativi di riforma o meglio controriforma della rappresentanza degli italiani all’estero nel suo insieme che miravano a svuotarla di contenuti e a ridurla solo ad un megafono e cassa di risonanza di partiti e parlamentari di turno”. Questo governo, ha aggiunto poi Carozza, “per la prima volta ha tenuto conto di un parere negativo espresso dal Cgie e si è dimostrato disponibile a un cambiamento da noi considerato essenziale”. Carozza ha poi ricordato le mobilitazioni contro lo smantellamento delle politiche per gli italiani all'estero organizzate a Roma e in tutto il mondo, l'assemblea plenaria di Torino nel 2011, il seminario sulla diffusione e l'insegnamento della lingua italiana. “Ho voluto ricordare le principali azioni promosse da questo Cgie non per essere autoreferenziale ma solo perché abbiamo vissuto spesso un sentimento di inutilità”, ha affermato Carozza, a causa della messa in discussione da parte delle istituzioni dei “fondamentali diritti di cittadinanza”. “Lasciamo a chi verrà dopo di noi la valutazione sull'attività svolta nella consapevolezza che l'impegno profuso, nel pieno volontariato e con i limiti che ognuno porta con sé, è stato totale e solo negli interessi della comunità italiana all’estero”.
CAROZZA: CON LE ELEZIONI SI METTE LA PAROLA FINE ALLA SOSPENSIONE DELLA DEMOCRAZIA
(NoveColonne ATG) Roma - “Nelle prossime settimane il ministero degli Esteri solleciterà le rappresentanze diplomatiche e consolari al fine di convocare le elezioni dei Comites e procedere subito dopo il loro rinnovo alla convocazione delle assemblee paese per l'elezione del nuovo Consiglio generale degli italiani all'estero”. Queste le parole del segretario generale del Cgie Elio Carozza nell'intervento di apertura dei lavori dell'assemblea plenaria alla Farnesina. “Finalmente – ha aggiunto Carozza – si metterà la parola fine alla sospensione della democrazia perpetuata ormai da cinque anni attraverso il rinvio delle elezioni che ricordo avrebbero dovuto tenersi nel 2009”.
CAROZZA: SPESI 12 MLN PER LE EUROPEE, MA NESSUNA RISORSA PER I COMITES
(NoveColonne ATG) Roma - “Per organizzare i seggi elettorali in Europa in occasione delle recenti elezioni europee, alle quali si è recato il 5,9% degli elettori, con un'ulteriore diminuzione della partecipazione del 2%, si sono spesi più di 12 milioni di euro, nel momento in cui non si trovano risorse sufficienti per costituire un numero adeguato di seggi per il rinnovo dei Comites”. Lo ha detto il segretario generale del Cgie Elio Carozza intervenendo al primo giorno di lavori dell'assemblea plenaria alla Farnesina.
CAROZZA: RAFFORZARE VALORE COMMISSIONI CONTINENTALI
(NoveColonne ATG) Roma – “Nell’ambito della riforma della legge sul Cgie, noi puntiamo a rafforzare il valore delle Commissioni continentali, che chiameremmo ‘assemblee continentali’, e il Consiglio generale diventerebbe un semplice punto di raccordo. Le commissioni dovrebbero poter discutere direttamente con le istituzioni le specificità delle proprie questioni”. ”. Lo ha detto il segretario generale del Cgie Elio Carozza aggiungendo che “non possiamo non tener conto del dibattito italiano sulle riforme e sullo snellimento delle istituzioni di rappresentanza”.
GARAVINI (PD): CONTINUIAMO LE NOSTRE BATTAGLIE, MA E’ IN ATTO UNA SVOLTA
(NoveColonne ATG) Roma - “Nessuno può smentire la svolta di questo governo”. Lo ha detto la deputata del Pd Laura Garavini intervenendo alla prima giornata di lavori dell'assemblea plenaria del Cgie elencando gli obiettivi raggiunti in questo periodo: “Voglio attenermi ai fatti: garanzia del mantenimento della circoscrizione Estero, salvo la messa in sicurezza del voto estero; l'Imu per i pensionati che entrerà in vigore dal 2015; mantenimento di due sedi consolari e di due istituti di cultura per i quali era prevista la chiusura, nessuna ulteriore chiusura fino al 2016. Sono fatti non chiacchiere, sono certezze”, ha detto la deputata. “Dobbiamo essere concreti senza dimenticare i tagli che sono stati fatti gli anni prima di questo governo, ma la svolta è in atto. Noi continueremo le nostre battaglie, ma queste differenze vanno apprezzate”: dall'assicurazione sul rinnovo dei Comites “nel più breve tempo possibile” alla messa in sicurezza del voto. “Al Cgie – ha proseguito Garavini - spetta una grande sfida: cerchiamo di pensare a nuove generazioni, in vista del rinnovo del Cgie, è importante che si inizi a lavorare per il passaggio delle consegne”.
LA MARCA (PD): ELEZIONI NEL 2014? NON SI FARANNO, BATTIAMOCI
(NoveColonne ATG) Roma - “Il futuro di Comites e Cgie non è assicurato, come non lo è quello di nessuno di noi italiani nel mondo, e potrei dirvi che le elezioni di Comites e Cgie sono improcrastinabili, ma non lo farò perché questo non avverrà. Impediremo al governo di chiudere gli occhi e considerarci come un peso, il nostro senso di comunità ci spingerà avanti”. Lo ha detto Francesca La Marca, deputata del Pd eletta all’estero, all’assemblea plenaria del Cgie. La Marca ha illustrato poi il disegno di legge di cui è prima firmataria, e attualmente in discussione in commissione Affari costituzionali alla Camera. “Ritengo che la capacità della donna di trasmettere la propria cittadinanza ai figli, dopo averla persa per via del matrimonio con uno straniero, sia un diritto fondamentale”.
SINDACO ZAGABRIA: ESPERIENZA ITALIANA E CROATA D’ESEMPIO PER TUTTI
(NoveColonne ATG) Roma – “Non c’è nessun paese dell’Unione europea in cui una parte del popoloviva fuori dai propri confini. Nel corso dell’ultimo mezzo secolo il destino di italiani e croati è stato molto simile, la gente è andata all’estero spinta da motivazioni economiche e politiche ma è rimasta sempre parte dell’identità. Oggi in questa Ue moderna le minoranze restano fondamentali per lo sviluppo dell’amicizia tra i vari popoli. In particolare, le relazioni di amicizia tra Roma e Zagabria sono in costante crescita grazie alla cooperazione svolta a tutti livelli. Sia la minoranza italiana in Croazia che quella croata in Italia hanno grandi meriti in questo, rappresentano un valore prezioso”. Lo ha detto il sindaco di Zagabria Milan Bandic, ospite dell’assemblea plenaria del Cgie. “Da due anni è stata lanciata una rivista bilingue, ‘Minoranze’, proprio a testimonianza delle relazioni di amicizia. L’esperienza italiana e croata per il riconoscimento dello status di emigrato può essere di grande esempio”.
DELLA NEBBIA: TAGLIO CONSIGLIERI? INUTILE, SIAMO VOLONTARI
(NoveColonne ATG) Roma - “Limitare le riunioni a quelle continentali limita l’espressione di questo Consiglio, per non parlare del taglio dei consiglieri: io capisco la spending review ma qui si parla di volontari. Se proprio si deve tagliare, bisogna comunque mantenere la rappresentanza di almeno un consigliere per Paese”: Lo ha detto il consigliere del Cgie Walter Della Nebbia.
SIENA: CONTINENTALI SI FACCIANO A ROMA
(NoveColonne ATG) Roma – “Dare maggiore peso alle commissioni continentali del Cgie rispetto alle plenarie è sbagliato “perché le continentali rimangono a livello decisionale troppo localistiche, e spesso ciò che viene deciso lì si annacqua molto quando viene riportato in sede plenaria. Credo sarebbe importante semmai che si svolgessero a Roma in occasione delle plenarie, in modo da avere un maggiore raccordo, e poco importa se a quel punto servisse una plenaria in più”. Lo ha detto il consigliere del Cgie Primo Siena.
CASTELLANI: CON PROPORZIONALITA’ RAPPRESENTANZA PACIFICO PENALIZZATO
(NoveColonne ATG) Roma - “Se si applica il criterio della proporzionalità della rappresentanza in America Latina vorrebbe dire eliminare, non solo in parlamento ma anche nel Cgie, tutta la rappresentanza del versante Pacifico del continente. E’ un ragionamento che non può essere portato all’estremo”. Lo ha detto il consigliere del Cgie Paolo Castellani.
GAZZOLA: PARERE FRETTOLOSO, DICHIARARLO NULLO
(NoveColonne ATG) Roma – “Il parere che è stato dato al piano di riforma del governo è stato frettoloso, non si può valutare tutto di una proposta in 20 ore. Con la proporzionalità della rappresentanza molti Paesi resterebbero fuori, alcune commissioni si ridurrebbero della metà. Bisogna dichiarare nullo il parere formulato al governo, per via della mancanza del presupposto dell’urgenza”. Lo ha detto il consigliere del Cgie Mariano Gazzola.
NERI: RAPPRESENTANZA? PENSARE A ELEZIONE DIRETTA
(NoveColonne ATG) Roma – “Discutiamo tanto di riforme ma non siamo in grado di proporci in modo credibile, il problema non è certo il numero dei consiglieri o dei Comites. Oggi siamo nelle condizioni di dire e di fare troppo poco”. Lo ha detto il consigliere del Cgie Luciano Neri, nel corso dell’assemblea plenaria, spiegando che per quanto riguarda il tema della rappresentanza, “o si viene eletti direttamente o non si rappresenta nulla, una delle soluzioni può essere l’elezione diretta del Cgie”. Sulle modalità di voto “sono anche io convinto che non si andrà a votare entro il 2014, ma si introduce il superamento del voto per corrispondenza introducendo il voto nel seggio o elettronico. Il voto per corrispondenza favorisce chi ha rapporti con i patronati, i quali anche loro devono ripensare il proprio ruolo”.
MOLLICONE: C’E’ PROGETTO ACCENTRAMENTO POTERI
(NoveColonne ATG) Roma - “C’è un progetto di accentramento dei poteri, eliminando la rappresentanza. E’ chiaro che ridurre il numero dei consiglieri vuol dire ridurre la rappresentanza. Abbiamo fatto per anni la battaglia contro il progetto di riforma Micheloni e Tofani, ma avremmo fatto meglio ad approvarla visto quello che sta uscendo”. Lo ha detto il consigliere del Cgie, Nazzareno Mollicone.
LOMBARDI: PENSARE NUOVO MODELLO SVILUPPO
(NoveColonne ATG) Roma – “Le dinamiche generazionali ci porteranno sempre più a fare i conti con i contesti territoriali, le nuove generazioni avranno sempre più interessi verso i luoghi in cui vivono e sempre meno con l’Italia e con Roma. Poi si possono pensare dei compromessi con delle commissioni continentali a Roma, ma dobbiamo darci un nuovo modello di sviluppo”. Lo ha detto il consigliere del Cgie, Norberto Lombardi.
SANTELLOCCO: RISPETTARE MINORANZE E AREA MEDITERRANEO
(NoveColonne ATG) Roma - “Si parla tanto di spending review, ma gli interessi economici dell’Italia sono prevalenti nel Mediterraneo, anche Renzi ha fatto spesso riferimento allo spazio euro-mediterraneo, ma nessuno ha fatto riferimento alla necessità di rispettare le minoranze”. Lo ha detto il consigliere del Cgie, Franco Santellocco, commentando le proposta di riforma della rappresentanza degli italiani all’estero da parte del governo. “Le due plenarie vanno assolutamente mantenute come momento di sintesi”, ha aggiunto Santellocco.
FERRETTI: COMMISSIONI CONTINENTALI SONO UN DI PIU’
(NoveColonne ATG) Roma - “Ho avuto l’impressione che mi si chiedesse un parere su una cosa già decisa, e non mi piacciono i ricatti. Il parere dato in maniera affrettata dal comitato di presidenza sotto urgenza, nel momento in cui decade l’urgenza può essere annullato con una riformulazione”. Lo ha detto il consigliere del Cgie, Gianluigi Ferretti, per il quale “l’essenza del Cgie è che i rappresentanti eletti vengono a Roma a portare le proprie necessità e a confrontarsi tra di loro, avendo la minima possibilità anche teorica di venire a farsi sentire dai palazzi della politica, per cui dobbiamo assolutamente mantenere le assemblee plenarie, supportate dagli studi utilissimi delle commissioni tematiche. Per me le commissioni continentali sono un di più da ‘periodo delle vacche grasse’ e per di più non hanno portato a grandi risultato e danno una immagine non buona del Cgie all’estero”.
MICHELONI (PD): SOPRAVVIVENZA COMITES NON E’ GARANTITA
(NoveColonne ATG) Roma – “In questo momento ci sono Italia persone che vedono nelle rappresentanze un intralcio, non solo quelle del Cgie ma perfino quelle del Parlamento. Apprezzo il Cgie per la risposta data ai pareri, ma era la domanda a essere inaccettabile. Come inaccettabile è che di fatto verrà effettuata una riduzione ‘sorda’ dei Comites. Non escludiamo un lavoro autonomo del Senato, e di proporre altri testi per garantire la sopravvivenza dei Comites, perché al momento non ritengo che questa sia garantita”. E’ il monito di Claudio Micheloni, presidente del comitato delle questioni degli italiani all’estero del Senato, intervenuto al Cgie.
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