(19 feb) Chi dice Luca Zevi non dice solo un architetto e urbanista. Dice una personalità di spicco del mondo dell’architettura contemporanea. Zevi ha lavorato alla rivitalizzazione di vari centri storici italiani e al restauro di edifici antichi. A Roma ha realizzato il Memoriale ai caduti del bombardamento di San Lorenzo del ‘43 ed è il progettista del Museo Nazionale della Shoah. Per il ministero degli Esteri ha contribuito, invece, a progetti di sviluppo in Albania e El Salvador. Sarà lui il protagonista della conferenza in programma mercoledì 25 febbraio all’Auditorium Umberto Agnelli dell’Istituto italiano di Cultura di Tokyo. Organizzato dello stesso Iic, nel corso del convegno - dal titolo “Dalla fabbrica alla comunità produttiva alla città del made in Italy” - si discuterà di architettura e sviluppo, di sostenibilità ambientale e rispetto del territorio. “La qualità del luogo di lavoro è, assieme alla complessità del processo lavorativo, componente fondamentale dell’eccellenza della produzione del Made in Italy - si legge sul sito dell’Iic di Tokyo, che così presenta l’incontro - gli insediamenti produttivi e direzionali presentati contribuiscono alla rigenerazione dei territori in cui vanno a insediarsi, indicando nella valorizzazione delle città e del paesaggio storici la vera chiave di una possibile ripresa economica capace di esaltare la storia e la cultura italiane”. (red)
SCHEDA / CHI E’ LUCA ZEVI
Architetto e urbanista, esperto in rivitalizzazione di centri storici e restauro di edifici antichi, ha progettato il Memoriale ai caduti del bombardamento di San Lorenzo del 16 luglio 1943 e il Museo Nazionale della Shoah a Roma, il Museo della Memoria e dell’Accoglienza un Centro espositivo nell’ex-convento di S. Antonio a Nardò (Lecce). Direttore scientifico del Nuovissimo Manuale dell’Architetto e del Manuale del Restauro Architettonico, autore del volume Conservazione dell’Avvenire per le edizioni Quodlibet. Curatore del Padiglione Italia alla XVIII Biennale Internazionale di Architettura di Venezia del 2012, presidente della sezione laziale dell’Istituto Nazionale di Architettura e dell’associazione Tevereterno.