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direttore Paolo Pagliaro

PINK FLOYD LEGEND, FEDELI MA ORIGINALI

PINK FLOYD LEGEND, FEDELI MA ORIGINALI

Il 14 aprile all’Auditorium della Conciliazione di Roma (in via della Conciliazione 4 alle 21) ,  la Tribute Band Pink Floyd Legend  (Fabio Castaldi, Andrea Fillo, Simone Temporali, Alberto Maiozzi) sarà in concerto con lo spettacolo “Dark Side Of The Moon”. Special guest la vocalist originale dei Pink Floyd  Durga McBroom. I Pink Floyd Legend sono gli eredi più credibili del leggendario “Pink Floyd Sound”. Nei loro concerti la perizia nell'esecuzione dei brani, la fedeltà degli arrangiamenti e la cura per l'aspetto visivo e spettacolare permettono al pubblico di vivere una indimenticabile “Floyd Experience”. Il Tour dei Pink Floyd Legend  partirà il da Roma e  proseguirà  il 16 aprile al  Palapartenope di Napoli e  infine,  il 22 aprile al Teatro LinearforCiak di Milano. Nati esattamente dieci anni fa, i Pink Floyd Legend hanno raggiunto la notorietà grazie a una serie di spettacoli tematici sull'universo ‘floydiano’ che hanno riscosso ovunque un grandissimo successo: dall'esecuzione integrale con orchestra dell'album The Final Cut (prima assoluta mondiale) in occasione delle celebrazioni per il 70nnale dello sbarco di Anzio, alle quali è stato presente lo stesso Roger Waters, fino al monumentale spettacolo dedicato alla suite Atom Heart Mother, riproposta con l'ausilio di coro e orchestra, con il quale tra il 2012 e il 2014 hanno ottenuto quattro sold - out al Teatro Olimpico e all'Auditorium della Conciliazione di Roma.

LO SPETTACOLO Questo spettacolo è dedicato al capolavoro The Dark Side of the Moon che viene ripresentato nella maniera più fedele, utilizzando i video dell’epoca (il tour di Dark Side segna l’inizio per i Pink Floyd dell’utilizzo dello schermo circolare a supporto visivo della musica), gli strumenti e le parti originali - come l’unità di ritardo Binson Echorec o il mitico organo Farfisa Compact Duo; ma sul palco trovano posto anche gli amplificatori Hiwatt, il sintetizzatore Moog e la tastiera Kurzweil Midiboard, fedele (ed ingombrante) compagna di viaggio di Rick Wright dal 1987, il tutto arricchito da effetti speciali e  l’utilizzo del laser. Un concerto molto speciale grazie alla preziosa collaborazione della vocalist originale dei Pink Floyd:  Durga Mc Broom,  che ha anche registrato insieme ai Pink Floyd The Endless River, l’ultimo disco della band, uscito a novembre del 2014 e che durante il concerto affiancherà i PFL in alcuni tra i brani più famosi della band.  


L'INTERVISTA Abbiamo fatto qualche domanda a  Fabio Castaldi (bassista e voce dei Pink Floyd Legend).

Il 14 aprile sarete protagonisti all’Auditorium della Conciliazione con lo spettacolo “Dark Side Of The Moon” che vanta la presenza della vocalist originale dei Pink Floyd Durga McBroom. Cosa significa per voi esibirvi al suo fianco? Quanto e come la sua presenza contribuisce a valorizzare lo spettacolo?



Quella del 14 aprile sarà una serata straordinaria soprattutto e in virtù del fatto, che ci esibiremo con Durga McBroom corista dei Pink Floyd dal 1987 ad oggi. Per noi significa avere un piccolo pezzo dei Pink Floyd al nostro fianco che ci riporterà ai concerti che hanno fatto la storia di questa band planetaria; immaginate eseguire “The Great Gig in the Sky” con Durga? Mi riporta al 1994 quando l’ho vista da spettatore agli studi di Cinecittà dal vivo! Credo che la sua presenza parli da sola in questo show. E dulcis in fundo eseguiremo un brano dell’ultimo album “The Endless River”.

Questo spettacolo dedicato al capolavoro The Dark Side of the Moon utilizzerà i video dell’epoca, gli strumenti e le parti originali. Di quanto tempo avete avuto bisogno per realizzarlo? Chi vi ha aiutato?

Questo tipo di spettacolo è il frutto di una ricerca maniacale di strumenti originali, partiture e soprattutto dello studio fatto sui live della band negli anni. Per farvi un esempio, ci sono voluti 2 anni per arrivare ad avere un Farfisa Compact Duo (anno 1965), organo che Richard Wright ha usato fin dagli inizi. E non solo, abbiamo impiegato quasi un anno per trovare un Binson Echorec 2, altra perla che veniva usata da David Gilmour nei suoi show. Lo spettacolo che vedrete ricalca lo stile Floyd in ogni scelta, dalla disposizione sul palco dei musicisti alla scenografia fino al disegno luci a  agli effetti speciali, marchio di fabbrica dei Pink Floyd negli anni.

 

 I Pink Floyd Legend sono considerati gli eredi più credibili del leggendario “Pink Floyd Sound”. Da dove nasce questa passione per uno dei più grandi gruppi della storia del rock?

Ognuno di noi ha maturato questa passione personalmente, ognuno di noi esegue i brani di questa band perche innamorati della musica dei Pink Floyd. Dal 1999, anno nel quale decisi di fondare un tributo ai Pink Floyd, ho avuto sempre la piccola ossessione di trovare degli emuli estremamente fedeli agli originali che rispettassero l’esecuzione dei Pink in tutte le sue parti, cantate e suonate senza nessun tipo di deroga …oggi posso dire di aver trovato la mia All Star Band floydiana. Andrea Fillo, che è il nostro David Gilmour, è stato il primo a sposare il progetto PFL portando con se un “bagaglio” di fedeltà di suono davvero impressionante , poi si è aggiunto Alberto Maiozzi, Nick Mason, il “piccolo grande” del gruppo con il suo indiscutibile tocco floydiano,  ed infine Simone Temporali pianista a tutto tondo: da Mozart al nostro Rock preferito. Le nostre “special guest” sono: Michele Leiss sassofonista poliedrico di grande precisione, Martina Pelosi, Giorgia Zaccagni e Sonia Russino le voci femminili e Paolo Angioi polistrumentista d’eccellenza. Non posso però non citare Andrea Arnese anima “esterna” del gruppo con le sue videoproiezioni e gli inserti audio e le sue incursioni sul palco.


C’è qualche pezzo al quale siete particolarmente legati?


Qui il discorso è più personale, ognuno di noi ha un brano o un album a cui è particolarmente legato. Io essendo legato al genio e la follia visionaria di Roger Waters, amo più i brani dove lo vedono protagonista sia nell’album The Wall che in The Final Cut. Come band però abbiamo sempre amato suonare Us and Them, estratto proprio dall’album in The Dark Side of the Moon, che unisce un po’ tutte le caratteristiche delle produzioni Floydiane, quel 4/4 lento che ha fatto sognare milioni di fan.

Oltre all’appuntamento del 14 aprile all’Auditorium della Conciliazione sono in programma altre date in Italia. Chi viene ad ascoltarvi? Qual è il vostro pubblico e come vi accoglie?

Il nostro pubblico è quello che vuole ripercorrere una serata floydiana fedele all’originale, senza arrangiamenti nei brani, ma più uguale possibile. Non a caso abbiamo sempre riscontrato un grande affetto nelle nostre performance negli spettacoli tematici che abbiamo eseguito in passato: dall'esecuzione integrale con orchestra dell'album The Final Cut (prima assoluta mondiale) in occasione delle celebrazioni per il 70nnale dello sbarco di Anzio, alle quali è stato presente lo stesso Roger Waters, fino al monumentale spettacolo dedicato alla suite Atom Heart Mother, riproposta con l'ausilio di coro e orchestra, con il quale tra il 2012 e il 2014 abbiamo ottenuto quattro sold - out al Teatro Olimpico e all'Auditorium della Conciliazione di Roma. Non ultimo la riproposizione integrale del Live at Pompeii, eseguito non a caso nell’anfiteatro romano di Bleso a Tivoli. (Gil/Paf-15 mar)

(© 9Colonne - citare la fonte)