Paola Turci è tornata ed è volata subito in vetta alle classifiche di vendita. Uscito lo scorso 21 aprile “Io sono” (Warner Music), il nuovo album dell’artista romana, è entrato infatti direttamente nella top 10 della classifica di vendita di Top of the music Fimi/Gfk (diffusa da GfK Retail and Technology Italia), raggiungendo la nona posizione. “Io sono” celebra i suoi primi 30 anni di carriera affiancando 12 canzoni del passato completamente riviste in un’inedita veste acustico-elettronica a 3 brani inediti: “Io sono”, “Questa non è una canzone” e “Quante vite viviamo”. Paola Turci sta presentando il suo album negli store delle principali città italiane e presto si conosceranno le date del tour. (PO / red)
BOCELLI CANTA L’EXPO CON “LA FORZA DEL SORRISO”
“La forza del sorriso”, il brano inedito dedicato all’Expo 2015 di Andrea Bocelli, con la musica di Andrea Morricone è disponibile su tutte le piattaforme di download e streaming. Poeticamente in linea con il tema portante dell’Expo 2015, il testo porta la firma dello stesso Bocelli, il quale individua, nel sorriso, un nutrimento prezioso per l’intera umanità. “Stimolato da una melodia così ispirata e non convenzionale, ho voluto scrivere dei versi che invitino la gente a sorridere. Il sorriso è forse ciò che più scarseggia ai nostri giorni” racconta il tenore. Ma “La forza del sorriso” è anche una canzone d’amore “amore che ho inteso quale sentimento universale, paterno, filiale o d’amante, amore che s’incarna appunto nella forza di un sorriso”. Un appello in musica, per un’ecologia del cuore, che ben s’intona ad una manifestazione ideata per promuovere, sotto i riflettori internazionali, un mondo più pulito e più sano. Bocelli ha sostenuto sin dall’inizio Expo 2015 con la candidatura di Milano e il suo impegno continua in forma amichevole a supporto di questo eccezionale evento istituzionale dell’Italia per il mondo.
“DONNE IN CANTO” , A BRESCIA DUETTI CHE NON TI ASPETTI
La musica italiana si tinge di rosa e si dà appuntamento a Brescia. Confermato il cast della quinta edizione di Donne in cANTo: uno spettacolo unico che andrà in scena sabato 9 maggio e che vedrà protagonista un cast di grandi voci italiane tutte da applaudire. Sul palco del Pala Banco di Brescia proporranno il meglio del loro repertorio: Noemi, Patty Pravo, Syria, Francesca Michielin, Silvia Mezzanotte, Suor Cristina e Anna Tatangelo (che duetteranno in Libera, il brano presentato a Sanremo dalla Tatangelo), Paola Turci con il suo nuovo lavoro. Completano la line up le giovanissime Deborah Iurato (Amici 2014), Claudia Megrè (cantante del nuovo spot Coconuda) e Amara (seconda classificata fra le nuove proposte di Sanremo 2015). E ancora, non mancheranno Roberta Pompa (X-Factor) e Simonetta Spiri (Amici 7) che insieme proporranno “Quello che le donne non dicono” scritta da Enrico Ruggeri per Fiorella Mannoia. Il lato rosa della musica italiana torna insieme per sensibilizzare il cuore di tutti a sostenere Fondazione ANT: la più capillare realtà non profit italiana per l’assistenza medico-specialistica domiciliare ai malati di tumore. Il ricavato dell’edizione 2015 sarà destinato ai progetti di visite gratuite per la diagnosi precoce del melanoma che ANT porta avanti dal 2004. (PO /red)
IL VOLO: ECCO IL VIDEOCLIP DI “CANZONE PER TE”
E’ online su Vevo il videoclip di “Canzone per te” nuovo singolo de Il Volo estratto da “Sanremo Grande amore”, disco di platino che ha dominato le classifiche ed è ancora stabile nella Top 5 degli album più venduti. “Canzone per te” è una rielaborazione del celebre capolavoro di Sergio Endrigo, che con questo brano vinse il Festival di Sanremo nel 1968 in coppia con il celebre cantante brasiliano Roberto Carlos. Il 12 maggio uscirà “Sanremo Grande amore - New Edition”, un’edizione speciale (cd+ dvd) che, oltre al fortunato Ep, include un esclusivo DVD con un’inedita intervista ai ragazzi che ripercorrono la loro straordinaria esperienza Sanremese e non solo, con estratti video dal festival, retroscena e backstage. Un emozionante racconto del loro successo tra immagini e musica. Dopo il trionfo al Festival di Sanremo, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble si esibiranno su un altro importante palco, quello dell’Eurovision Song Contest, dove interpreteranno “Grande amore”, il brano, certificato platino, entrato subito al vertice della classifica FIMI/Gfk dei singoli più venduti, con cui hanno conquistato il pubblico italiano e il cui video conta oltre 22 milioni di visualizzazioni su Vevo/Youtube. A partire da giugno Il Volo sarà impegnato in un tour estivo che toccherà grandi città e località di prestigio storico e artistico. La tournèe terminerà il 21 settembre all’Arena di Verona. (red)
ERICA BOSCHIERO: LA CANTASTORIE VENETA PRESENTA “CARAVANBOLERO”
Erica Boschiero è una cantautrice veneta, classe 1983. Non guarda la tv e non è interessata ai talent, scrive da sempre (“con le parole ha sempre giocato” canta in “Papavero di ferrovia”) e ha in tasca una laurea in Sociologia. Vincitrice del Premio d’Aponte 2008 (“sono molto affezionata a questo riconoscimento perché è iniziato tutto da lì, è stata un’esperienza artistica indimenticabile”) come del Premio per il Miglior Testo a Musicultura nel 2012 , Erica parla oggi con entusiasmo del suo nuovo disco. Nei giorni scorsi è uscito, infatti, “Caravanbolero” (Bradilogo), album che vede la straordinaria partecipazione di Fausto Mesolella: “Dicono che per un artista un album è come un figlio. Anche io credo che sia così - racconta la giovane rivelazione della musica d’autore veneta - questo disco è stato atteso, sognato, desiderato perché è passato molto tempo dal primo disco. In questi anni ho fatto altro. Mi sono laureata, ho lavorato a 4 compilation e a 4 spettacoli teatrali. Sono stata anche spesso all’estero. Soprattutto ho impiegato molto tempo per trovare la persona giusta che arrangiasse i mie pezzi. I testi del disco sono tutti molto pensati, c’è un’attenzione notevole ed era importante che non venissero soffocati dagli arrangiamenti (che è un rischio che si corre molto spesso). Due anni fa poi ho conosciuto Edu Hebling (arrangiatore e coproduttore del disco, ndr): ha fatto davvero un ottimo lavoro, ha vestito le mie canzoni nel migliore dei modi. Così finalmente il disco è arrivato alla luce. L’emozione è oggi fortissima, di grande gioia, gratitudine e sollievo perché dopo tanto lavoro vedi materializzato il tuo progetto”. Ad accorgersi del talento della cantautrice veneta anche Ornella Vanoni: “Ho ascoltato questa giovane cantante, autrice di parole e di musica e anche valida chitarrista. Mi piace. Il disco - è un ottimo prodotto e mi piacciono molto gli arrangiamenti minimali ed evocativi. È già brava adesso al suo secondo disco e sicuramente crescerà molto”. Ovvio che Erica non poteva non apprezzare: “Una gioia immensa e inaspettata ma anche una grande responsabilità: spero di riuscire a tenere testa a queste parole, di non deluderla. Lei per me è un mito, tra le più grandi della musica non solo italiana”. “Scrivo da sempre - racconta Erica Boschiero - ho sempre avuto un’attenzione per l’‘esterno’ e sentito il bisogno di riportare i miei pensieri e le mie emozioni. Da piccola - già alle elementari - scrivevo poesie e suonavo il pianoforte. Poi ho cominciato a scrivere racconti e al liceo ho iniziato a suonare le chitarra. Non pensavo che da grande facessi la cantautrice, non era previsto. Ma ho seguito la strada della musica e sono arrivata qui. Per molto tempo ho scritto canzoni e fatto concerti ma non credevo che la musica diventasse un lavoro. E’ stata la musica a scegliere me e io mi sono lasciata scegliere”. “Caravanbolero” è un viaggio di undici brani originali, undici storie che raccontano lo scorrere del tempo, il rapporto con la natura, oggetti piccoli e grandi domande del vivere umano, in un linguaggio musicale al contempo intimo e universale, capace di raccontare il tutto attraverso il minuscolo, il leggero, il fragile. I brani vedono sempre presenti la chitarra acustica della cantautrice, la batteria di Eric Cisbani, la chitarra elettrica di Daniele Santimone e il contrabbasso e basso elettrico di Edu Hebling, più alcuni ospiti tra i quali spiccano Fausto Mesolella, Debora Petrina, Enrico Farnedi, Mauro Beggio, Andrea Ruggeri, Simone Chivilò e un’intera banda di paese. Il disco è arrangiato da Edu Hebling e prodotto da Fausto Dasè per Bradilogo, etichetta fondata e diretta da quest’ultimo e Ivan Segreto. “Un brano che rappresenta un sentimento forte che provo è ‘Caravanbolero’ - dice Erica - qui c’è la gratitudine e un amore viscerale per le persone e per le storie delle persone. E’ bello quando la gente smette di recitare delle parti. La cosa più bella è quando si torna a vivere lo stupore”. Raffinata, profonda, viva, sincera in “Caravanbolero” c’è Erica, c’è l’amore, c’è il mondo che gira intorno perché lei è una brava osservatrice e un’ottima esploratrice: “Mi avranno aiutato anche gli studi in sociologia - spiega - ma bisogna sempre cercare di guardare il mondo con occhi ‘vergini’ mettendo da parte pregiudizi o preconcetti”. (Gil)
ALESSIO BONDI’: CANTO LA MIA SICILIA CON UMILITA’
La copertina è stata realizzata da Manuela Di Pisa e non passa certo inosservata. Si ispira a un famoso autoritratto di Frida Kahlo, celebre pittrice messicana del novecento. Lo sguardo è intenso, i colori forti. Lui però è Alessio Bondì e la copertina è quella del suo primo disco: “Sfardo”. È infatti uscito nei giorni scorsi per Malintenti Dischi e 800a Records il primo album del cantautore classe 1998, siciliano di nascita ma romano d’adozione: “In realtà, in un primo momento, temevo che la copertina si presentasse troppo pretenziosa. Poi ho pensato che se si ascolta il disco non si potrà non notare e apprezzare la forte umiltà che lo contraddistingue”. L’autore ha radici folk che mescola con i ritmi contemporanei e il suono esotico della lingua natìa, il dialetto palermitano: “In questo disco non c’è l’Italia o l’italiano. C’è la Sicilia e il mio dialetto: quello che più mi appartiene” spiega il già vincitore del Premio De Andrè. “Ho provato a cantare in inglese poi ho capito che se dovevo scrivere delle canzoni potevo farlo solo in dialetto siciliano. Non ho mai ascoltato tanta musica italiana”. La scelta del palermitano è dunque un omaggio alla sua terra: “Sulla Sicilia i luoghi comuni resistono, ma molto ci sarebbe da dire e da ‘scardinare’”. Tra i temi più ricorrenti del suo lavoro ci sono l’infanzia, il racconto della terra lontana, la nostalgia. “Per realizzare ‘Sfardo’ - ammette Alessio - ci ho messo tutta una vita. La scrittura è un coacervo di momenti vissuti e con questo album (che concretamente è stato realizzato in poco meno di un anno) mi sono come spogliato. Ho cercato di far arrivare il mio ‘io’ più intimo anche a chi non mi conosce e non è mai venuto a vedere un mio live ma che da oggi può entrare nel mio mondo grazie a questo disco”. “Sfardo” vede la collaborazione di numerosi musicisti tra cui Ferdinando Piccoli (Waines), Salvo Compagno (Akkura, Mario Incudine) e Serena Ganci (Iotatola). È stato registrato a Palermo presso gli 800a Studios, prodotto da Fabio Rizzo (già al lavoro con Pan del Diavolo, Dimartino, Waines), missato da Fabio Rizzo e Francesco Vitaliti e masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Studio Recording. Nel disco c’è l’invettiva del giovane artista che lotta per trovare i propri spazi (“Iccati sangu”) ma anche squarci di vita privata (come “Rimmillu ru voti”). Lontano dalle dinamiche dei talent show (“Il piccolo schermo non mi appartiene, a Roma non possiedo neppure la tv. Mi è stato proposto di partecipare a un talent ma avrei accettato solo se ci fosse stata una sezione dedicata ai cantautori”) e attento a parole e musica (i brani che compongono l’album, pur diversi tra loro, si caratterizzano per la cifra stilistica dell’autore oltre che per la naturalezza della sua interpretazione) Alessio Bondì presenta così “Sfardo”: “Le canzoni c’erano già. Sono brani che ho sempre portato con me. Non sono mai rimasti chiusi in un cassetto: sono stati sempre accanto me e nelle mia chitarra. Per l’album ho solo cercato di migliorare e ottimizzare qualche aspetto ma la musiche e i testi sono rimasti quelli (non gli arrangiamenti)”. Il cantautore siciliano dice di essere legato in modo profondo a tutti i brani ma ammette: “Tra i più intimi c’è Granni granni, Rimmillu ru voti, In funn’o mare: le canzoni che hanno più storia dentro e con cui sono cresciuto perché hanno partecipato a delle competizioni e hanno ricevuto dei premi prestigiosi”. Bondì, infatti, ha già ricevuto importanti riconoscimenti sul territorio nazionale con il Premio De Andrè e la Targa Siae al Premio Andrea Parodi. La sua scrittura, autentica per il linguaggio scelto, fa di Bondì un musicista atipico con alle spalle una ricca esperienza di concerti. E ora il cantautore si prepara per un nuovo tour: il 9 maggio si esibirà a Roma poi farà tappa a Trapani, Messina , Ravenna, Bologna e Cesena “mentre fine maggio sarò a Barcellona”. “Suonare all’estero - racconta - è sempre una bella esperienza. Contrariamente a quello che si può pensare, per comunicare non ci si deve fermare alla lingua: la musica va oltre, è comunicativa di per sé. Secondo me, poi, salire su un palco e comunicare con la propria lingua è ancora più profondo”. Bondì si è già esibito in giro per l’Europa (Berlino, Parigi, Barcellona, Georgia) e milita in progetti paralleli “bilingue” con artisti d’oltreoceano (il duo “A Santa” con la cantautrice brasiliana Nega Lucas). (Gil)
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