(8 mag) L’Italia omaggia l’artista ceco Vlastimil Kosvanec (1887-1961) con una mostra che si è aperta ieri presso l’Istituto italiano di cultura di Praga. Kosvanec è uno dei maestri dell’arte ceca del ‘900, a lungo trascurato a causa dell’ostracismo del regime cecoslovacco del secondo dopoguerra e recentemente riscoperto grazie all’intervento di critici, collezionisti e istituzioni culturali italiane che hanno contribuito alla realizzazione delle ultime esposizioni nel Museo Mediceo di Firenze (2012) e nella galleria del Centro Ceco di Milano (2014). L’artista è ricordato principalmente per la tecnica pittorica distintiva e per lo stile inimitabile, nonostante il suo lavoro sia rimasto nell’oblio per quasi mezzo secolo. La prima e per molti anni anche l’ultima mostra in patria dell’artista, si tenne nel 1961; da allora le sue opere, caratterizzate da malinconia e dolcezza, nonché da una grande versatilità di stile, non sono più state oggetto di un’esibizione altrettanto esaustiva sul territorio ceco. La conferenza stampa di presentazione, nel corso della quale i media locali hanno rimarcato a più riprese il ruolo centrale svolto dall’Italia nella riscoperta di questo artista, è stata aperta dall’intervento dell’ambasciatore italiano in Repubblica Ceca, Aldo Amati, il quale ha sottolineato la centralità della cooperazione interistituzionale nella realizzazione di un evento all’insegna dei profondi legami che uniscono la cultura ceca e quella italiana. “Fa piacere che la rivalutazione di un artista così complesso ed eclettico, curioso verso tutti gli aspetti della vita e che proprio dalla vita ha avuto meno fortuna di quanta ne meritasse, passi attraverso il nostro Istituto di cultura, anche in vista delle celebrazioni del 2 giugno”. Al diplomatico italiano ha fatto eco il direttore dell’Istituto, Giovanni Sciola: “Un significato specifico dell’esposizione sta nel fatto che le opere di Kosvanec tornano ad essere esposte a Praga, nella sua città e nella sua patria, a colmare idealmente il lungo silenzio che intorno alla sua figura ed al suo lavoro era calato intorno agli ultimi decenni del ‘900. Non certo di una riscoperta si tratta: piuttosto di una rivalutazione e di una rivisitazione”. (Red)
SCHEDA / LA MOSTRA
Ideata dalla curatrice italiana Laura Carlino e dal presidente del Museo Martinengo, Giuseppe Franzoni, la mostra “I Capolavori di Vlastimil Kosvanec” si divide in tre sezioni, ognuna delle quali presenta le opere più significative dell’artista provenienti dalla collezione italiana, da collezioni private e dal Museo nazionale di Praga. Queste ultime ruotano intorno al tema delle Spartachiadi, le competizioni sportive di massa organizzate come alternativa alle Olimpiadi durante il regime comunista. L’esposizione, aperta tutti i giorni fino al 7 giugno, è stata realizzata col sostegno dell’Istituto italiano di cultura di Praga, del Centro Ceco di Praga diretto da Zdenek Licka e della Sezione storica del Museo nazionale diretta da Marek Junek.
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