(26 novembre 2015) “Suonare al di fuori dei propri confini nazionali è sempre un’esperienza che arricchisce il percorso personale, sia artistico che umano. Mi rendo spesso conto che l’Italia è un grande Paese: la nostra cultura, enogastronomia, storia, civiltà è apprezzata in tutto il mondo da persone sincere che aspettano di confrontarsi con noi su molti argomenti e specialmente sulla musica. Ovviamente anche per me vale il contrario: sono curioso di conoscere stili di vita, mi piace visitare i musei, approfondire la mia cultura musicale”. A parlare è Filippo Cosentino: giovane musicista piemontese, tra i più richiesti chitarristi jazz della scena internazionale. Cosentino è impegnato in questi giorni in un tour all’estero (Francia, Germania, Finlandia, Lituania, Hong Kong) con il trio del pianista finlandese Karri Luhtala: “Io e Karri ci siamo conosciuti la scorsa primavera in occasione del festival che dirigo artisticamente “Roero Music Fest” promosso con l’Ambasciata Finlandese: volevo coinvolgerlo nell’allestimento di un concerto da presentare sia in Finlandia che in Italia. Ho chiesto anche al bravissimo e noto batterista jazz residente a Berlino Andrea Marcelli di collaborare ed è nato il trio con il quale tra maggio e luglio abbiamo presentato il progetto ‘Italy meets Finland’ anche grazia alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura a Helsinki”. “Successivamente - aggiunge il musicista - Karri mi ha chiesto la disponibilità per questo tour di fine novembre insieme ai bravi Stefano Guercilena e Gloria Trapani: in questa tournée suoneremo brani tratti dalla tradizione popolare italiana ma anche composizioni originali di Gloria, di Karri e ovviamente le mie tratte dal disco L’astronauta appena pubblicato da ERL e registrato con Antonio Zambrini, Andrea Marcelli e Jesper Bodilsen”. “Suonare la propria musica all’estero è fantastico -racconta entusiasta Cosentino - vedere il pubblico attento, assorto nel sentire curioso la mia musica è un’immagine che spesso mi accompagna nei miei concerti; ed è emozionante raccontare con semplicità una parte di sé a persone che potrebbero essere assai distanti da te stesso geograficamente e quindi anche per stili di vita. Credo che in qualche misura ci sia uno scambio che per osmosi da entrambe le parti recepiamo, analizziamo, elaboriamo e successivamente questi processi daranno dei risultati. In qualche modo è l’esperienza del confronto che mi affascina di più; con semplicità e umiltà”. All’estero il chitarrista jazz incontra spesso italiani tra il pubblico: “Una cosa che fa piacere : è un po’ come ci conoscessimo da anni perché si entra subito in confidenza ed è bello rivedersi quando si ritorna negli stessi posti negli anni successivi: ho avuto modo di incontrare molti italiani all’estero e di ognuno mi ricordo un particolare o una storia”. A proposito della sua passione per la musica aggiunge: “Il mio amore per il jazz nasce alle scuole medie: chiesi ai miei genitori di andare al negozio di cassette (eh si! c’erano ancora le cassette) e mi comprarono una musicassetta di Charlie Parker ed una di Luis Armostrong. Arrivati a casa inserii la seconda, di istinto, e ne fui folgorato. Non c’erano foto, non avevo internet e quindi la mia immaginazione lavorava libera così pensai subito che quel cantante/trombettista doveva essere una persona estremamente sorridente e che in qualche modo quella musica lo divertiva. E divertiva anche me”. Tanti, infine, i progetti in cantiere: “La scorsa settimana ho registrato due dischi in chitarra baritona sola grazie alla produzione di M.I.L.K. (incontrati al Jazzit Fest 2015). Il primo sarà pubblicato nei primi mesi: è un lavoro di cui sono e siamo molto felici e spero ci dia belle soddisfazioni. Quando tornerà in Italia terrò dei concerti insieme alla formazione con cui sono in tour ora in Finlandia: 4/12 al Seyssel Café a Sommariva Bosco e il 5/12 al Ristorante La Cascata di Verduno (Cn); mentre il 27 dicembre chiuderò il mio 2015 con il concerto in chitarra baritona sola al prestigioso Roccella Jazz Festival - Jazz Christmas 2015”. (red)
SCHEDA / LA CARRIERA
L’ “Astronauta” è il terzo album in studio del giovane musicista piemontese ed è inciso con un quartetto d’eccezione: Jesper Bodilsen, al contrabbasso, Andrea Marcelli, alla batteria, Antonio Zambrini, al pianoforte e Filippo Cosentino alla chitarra acustica e classica. Cosentino a gennaio è stato inserito nel Top Jazz, lo storico referendum della rivista Musica Jazz, nella sezione dedicata al Miglior Nuovo Talento. Il precedente album, Human Being (2013), in trio e con la partecipazione del sassofonista americano Michael Rosen, è stato inserito dal critico Amedeo Furfaro nel suo libro Il giro del jazz in 80 dischi. Nel 2011 è uscito il suo primo disco Lanes con la partecipazione di Fabrizio Bosso: in questa occasione la rivista Jazzit ha accostato alcune composizioni di Cosentino alle ballad più ispirate di Pat Metheny. Laureato con lode al Conservatorio di Bologna sotto la guida del M°Tomaso Lama, laureato al DAMS e specializzato in Discipline della Musica vanta collaborazioni sul versante pop e cantautorale, con artisti quali Paola Turci, Francesco Tricarico, Mauro Ermanno Giovanardi e ha suonato con artisti jazz come Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Michael Rosen, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Andrea Marcelli, Antonio Zambrini, Jesper Bodilsen, Don Stapleson.