Dakar - Si chiama “Muṭikkappaṭāta” ed è il progetto - sostenuto dall’Istituto italiano di cultura di Dakar - dell’attrice Nathalie Vairac, con la partecipazione della visual artist e videomaker Tiziana Manfredi. L’esposizione, che sarà aperta al pubblico fino al 13 gennaio, è stata presentata durante la 13esima edizione di Partcours e nell’ambito del programma OFF della 15esima Biennale Dak’Art, a Dakar, alla Raw Material Company. Il progetto intraprende un lungo viaggio che esplora l’immaterialità della trasmissione attraverso la storia di una bambina nata a Bordeaux, figlia di madre indiana e padre guadalupense. L’artista indaga il modo in cui le memorie, visibili e invisibili, hanno attraversato il tempo e gli oceani e sono riuscite a trascendere le violenze per trasmettere il soffio vitale, da anima ad anima. Con frammenti di intimità e storie personali, Vairac ricompone il cammino della nostra identità collettiva. Passa attraverso il sogno e la simbolica dei suoi archetipi per ritornare a quella parte della notte che ci insegna. La pratica di Nathalie Vairac scava nei territori dell’incompiuto e nei luoghi dell’umanità che possono essere rigenerati. Interroga i modi alternativi di trasmettere e la possibilità di affidarsi alle cicatrici per cercare la vita.
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