Miglior film “Aydinlar” di Muzaffarkhon Erkinov e Muzaffar Karabayev (Uzbekistan); miglior regista Alexandre Machafer per “Jorge da Capadócia” (Brasile); miglior cortometraggio “Anniversary” di Kristóf Szalay (Ungheria); miglior documentario “I Hope for Heaven” di Daniele Pignatelli (Italia). Sono questi i premi assegnati in occasione della 16esima edizione dell’International Catholic Film Festival “Mirabile Dictu” che si chiude oggi al Palais des Ambassadeurs di Mentone. Il Premio della Capax Dei Foundation per l’evangelizzazione, invece, è stato assegnato al documentario “The Jews of Lackenbach” del produttore austriaco Norbert Blecha. Nell’anno del Giubileo della Speranza, il festival ha avuto come filo conduttore di tutte le opere finaliste il tema della Speranza e della Redenzione. Ai vincitori decretati dalla Giuria internazionale - presieduta dalla principessa e attrice Maria Pia Ruspoli e composta dall’attore Rupert Wynne-James, dal giornalista Luca Caruso, dal produttore Geoffrey d’Adhémar e dallo sceneggiatore Elliott Harper - viene conferito il Pesce d’Argento, ispirato al primo simbolo cristiano. La statuetta consegnata ai vincitori da quest’anno si rinnova e viene realizzata dall’artista americana Kim Boulukos. Oltre 3 mila le opere candidate per questa edizione, da cui sono stati selezionati i film finalisti, che provenivano da dieci paesi diversi: Brasile, Bulgaria, Croazia, Filippine, Iran, Italia, Stati Uniti, Uganda, Ungheria, Uzbekistan.
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