Un ponte culturale tra Italia e Marocco, un dialogo tra due tradizioni musicali nate entrambe nel grembo del Mediterraneo. Nel cuore dell’antica città di Fès, sabato 17 maggio alle 21, il Festival “Musiques Sacrées du monde” ospita una straordinaria collaborazione tra il Monteverdi Festival di Cremona, la più importante rassegna italiana dedicata alla musica antica, e l’Orchestra Arabo-Andalusa di Fès: un concerto in cui alla monumentalità del Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi si unisce la spiritualità di brani provenienti dal patrimonio musicale arabo-andaluso. Protagonisti i solisti, il coro e l’orchestra del Monteverdi Festival diretti da Antonio Greco, a cui si affianca la partecipazione straordinaria dell’Orchestra arabo-andalusa di Fès sotto la guida di Mohammed Briouel. L’appuntamento, che si tiene nella storica piazza Bab al Makina, adiacente al palazzo reale di Fès, è organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Marocco e dall’Istituto italiano di cultura di Rabat in collaborazione con il Monteverdi Festival. Con questo concerto, il Monteverdi Festival di Cremona – città che ha dato i natali tanto all’opera quanto alla grande tradizione liutaria – porta in Marocco una delle eccellenze della cultura italiana: il canto lirico. Una pratica che trova proprio in Monteverdi uno dei suoi primi rappresentanti e che, come la liuteria cremonese, è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità. “Il concerto è un significativo momento di apertura e arricchimento reciproco tra Italia e Marocco – dice Andrea Cigni, direttore artistico del Monteverdi Festival - con l’ensemble cremonese che diventa protagonista di uno scambio culturale che pone le basi per future collaborazioni con l’Orchestra arabo-andalusa”. Dopo il Marocco, il Vespro della Beata Vergine sarà presente anche nel cartellone dell’edizione 2025 del Monteverdi Festival in programma a Cremona dal 13 al 29 giugno. Il capolavoro monteverdiano sarà eseguito tra le speciali anteprime del Festival, sabato 7 giugno nella Chiesa di San Marcellino, con la direzione affidata alla star del barocco Jordi Savall, alla guida di La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations.
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