Londra - Basta un solo pasto prelevato da fiori contaminati con un mix di pesticidi per alterare in negativo l’intero ciclo di vita di un’ape solitaria. Questa singola esposizione, effettuata al termine della diapausa invernale (uno stato di arresto della crescita simile al letargo), è infatti in grado sia di ridurre la longevità dell’insetto che di ritardare lo sviluppo degli ovari, diminuendo così la sua capacità riproduttiva. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B. Lo studio – coordinato da Fabio Sgolastra – è stato svolto prevalentemente presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, in collaborazione con Gloria Isani e Riccardo Cabbri del Dipartimento di Medicina Veterinaria. (9colonne)
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