Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

'Berlino. Cronache del muro' con Ezio Mauro

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

“BERLINO. CRONACHE DEL MURO” READING TEATRALE DI E CON EZIO MAURO 

Per la decima edizione del Festival della Diplomazia, il 23 ottobre al Teatro Palladium di Roma, va in scena “Berlino, Cronache dal Muro” di Ezio Mauro, reading teatrale che ripercorre le vicende che hanno segnato la recente storia europea a trent’anni dalla caduta del muro di Berlino. La notte del 9 novembre 1989 Berlino salutava il crollo del Muro. Era la fine di un’epoca iniziata il 13 agosto 1961, giorno in cui la città si era svegliata spezzata da un lungo muro di oltre 156 chilometri per quasi 4 metri di altezza. Nel trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, Ezio Mauro porta nei teatri italiani il racconto del momento che ha segnato una svolta storica per il mondo, fino ad allora diviso tra Est e Ovest. Da quel dopoguerra che ha diviso la Germania in quattro zone amministrate dalle quattro potenze vittoriose consegnando all’Unione Sovietica più del 30 per cento del Paese, al blocco dei rifornimenti imposto dai russi, alla capitale, passando per i tentativi di fuga dei berlinesi fino alla caduta e a ciò che oggi la Berlino conserva a memoria di uno dei suoi periodi più bui, Ezio Mauro ripercorre tutte le fasi della vicenda in forma di conferenza teatrale. Oggi tutto è ricomposto, la città e il Paese, la storia e la tragedia – racconta l'ex direttore di Repubblica – come se la caduta del muro contenesse il principio ordinatore della nuova Europa, finalmente libero dal sortilegio che lo imprigionava. Un miraggio già svanito”.  Lo spettacolo chiude la trilogia di conferenze teatrali che il giornalista ha dedicato ad alcuni tra gli eventi che hanno segnato la storia, dalla rivoluzione russa, al sequestro Moro, fino alla caduta del Muro di Berlino. (red)

foto: us

“STRIKE” TORNA IN SCENA AL TEATRO DE SERVI DI ROMA

Dopo il grande successo della passata stagione, torna in scena al Teatro De Servi di Roma (Via Del Mortaro 22, angolo via del Tritone), dal 18 ottobre al 3 novembr, lo spettacolo STRIKE scritto e interpretato da Gabriele Berti, Giovanni Nasta, Diego Tricarico, per la regia di Gianni Corsi, con la supervisione artistica di Massimiliano Bruno. Lo spettacolo è una produzione dell’Associazione culturale Garrincha. Una commedia ambientata nel mesto cortile di un SERT, la struttura sanitaria dove, secondo la legge vigente, vengono accolte tutte le persone con problemi di dipendenze, senza distinzioni. Dante, un goffo studente, deve passare l’estate lì per terminare il suo tirocinio da psicologo e potersi finalmente laureare, mentre Pietro, pure lui studente anche se molto più svogliato, è obbligato a frequentare quel posto perché, per una sciocchezza, deve sottoporsi a regolari controlli. Lo squallido e sempre vuoto cortile diventa il loro ritrovo abituale, tra un caffè ed una sigaretta nasce un’intesa che rende più leggere le giornate che altrimenti non passano mai. Un giorno incontrano Tiziano, molto diverso da loro, un ragazzo di strada che è lì per intraprendere un serio percorso di riabilitazione. Dopo i primi timorosi sguardi imparano a conoscersi, tra una imbarazzante confessione e un consiglio fraterno, i tre affrontano curiose avventure che li legano sempre di più. Fino al momento in cui la loro diversità torna a metterli duramente alla prova, e porta lo spettatore in un viaggio ironico ed emozionante, alla scoperta di quel meraviglioso sentimento umano capace di rendere scintillante anche il più grigio dei cortili: l’amicizia.

ROMA, MARTUFELLO E ALESSIA FABIANI IN “TRE UOMINI E UNA CUCCIA”

Tiziano, Eros e Massimo sono tre amici d’infanzia, nati e cresciuti nello stesso paesino di provincia nel basso Lazio. Vivono a Roma, a casa di un loro compaesano benestante, il signor Marcello, che accetta pochi euro mensili di affitto. I tre, per sbarcare il lunario, si sono inventati una sigaretta elettronica con delle ricariche speciali al sapore di alimenti tipici italiani da vendere all’estero, ma di soldi, ancora, neanche l’ombra. L’arrivo della bella nipote del padrone di casa scombina la routine delle loro vite, finché uno di loro non trova un chihuahua per strada. Nessuno degli altri lo vorrebbe tenere e così il cagnolino viene riportato indietro ma la sera stessa, a cena, una notizia al telegiornale fa impallidire i 3 soci: Una turista americana miliardaria ha denunciato il furto, nella villa dove alloggiava a Roma, del suo amato “Muffin”: un Chihuahua nordamericano. Per chi lo trovasse sarebbero pronti ben 250.000 euro. Protagonisti della commedia "Tre Uomini e una cuccia" al teatro Tirso de Molina, teatro comico di tradizione romana che  si trova a Roma in via Tirso 89, Martufello e Alessia Fabiani . Lo spettacolo resterà in scena fino al 27 ottobre  (PO / red)

 

PANARIELLO CONTI PIERACCIONI, LE DATE DE “IL TOUR”

Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni a grande richiesta ancora insieme in una nuova entusiasmante tournée: dopo aver gremito i palasport da nord a sud nella scorsa stagione, tra poco saranno in giro nei più importanti teatri d’Italia con il loro esilarante spettacolo intitolato “Il Tour” che partirà esattamente tra un mese, il 18 novembre (con replica il 19) da Milano: uno show spiazzante tra gag, tanta ironia, sketch e battute sull'attualità.  Lo spettacolo, prodotto da Friends&Partners, dopo il debutto al Teatro degli Arcimboldi proseguirà il 30, a Napoli (Palapartenope); il 2 e il 3 dicembre, a Roma (Teatro Brancaccio); il 9 e il 10, a Torino (Teatro Colosseo); il 14, a Brescia (Teatro Dis_Play Brixia Forum), il 17 e il 18, a Bergamo (Teatro Creberg); il 21 e il 22, a Bologna (Europauditorium); il 27, 28, 29 e il 31 dicembre a Firenze (Mandela Forum). Si ride davvero di gusto con il trio toscano, e sarà anche per questa ragione che Giorgio, Carlo e Leonardo sono definiti dal pubblico e dai media i “tre moschettieri della comicità”: il loro non è soltanto un semplice spettacolo da vedere, ma qualcosa di più intenso, accattivante. Tra gli artisti in scena e la platea si consuma e si consolida, data dopo data, un vero e proprio atto d’amore.  Insomma, tutti pazzi per i tre toscani: c’è pubblico di ogni tipo al botteghino, multigenerazionale e di ogni categoria sociale: c’è chi segue Carlo Conti in tv, i fan dei film di Leonardo Pieraccioni e i seguaci dei tormentoni di Giorgio Panariello, che conoscono a memoria tutte le sue battute. L’appuntamento con i tre big dello spettacolo italiano si trasforma in uno show a 360 gradi in cui cinema, teatro e televisione si intrecciano per un varietà unico, uno spettacolo inedito ricco di sorprese e di emozioni. Per il trio toscano si tratta di una vera e propria reunion a distanza di vent’anni dal loro debutto insieme: prima le esperienze in radio negli anni ’80 in cui i tre si conoscono, poi nel 1993-94 girano in diverse città con ‘Fratelli d’Italia’ consolidando una grande sintonia.  E oggi questi tre amici fraterni si ritrovano sul palco, un ritorno alle origini, un vero e proprio salto indietro nel tempo. A loro basta poco per riaccendere la scintilla della complicità. Non hanno bisogno di parole, c’è alchimia sul palco, sono complementari, e hanno un’intesa unica che parla dagli occhi e dal cuore: ecco spiegato allora il segreto del loro successo che passa attraverso abbracci, foto d’annata e divertenti ricordi della loro inossidabile amicizia. Questo nuovo spettacolo nasce, in modo particolare e significativo, dal forte desiderio dei tre artisti di ringraziare la generosità dell’Italia tutta in questi anni e del pubblico che tornerà a seguirli a grande richiesta: è immenso l’affetto della gente per il trio, considerate le tante date “doppie” del tour teatrale! E un grazie speciale Panariello, Conti e Pieraccioni lo devono a Firenze, che non smette mai di stupirli, basta ricordare le 130.000 presenze la scorsa stagione solo nel capoluogo toscano, in ben 19 repliche al Teatro Verdi e 17 al Mandela Forum, una cifra da record per uno spettacolo teatrale! Ed è proprio qui che il trio la notte di San Silvestro chiuderà l’anno e brinderà al Nuovo con l’unico intento di star insieme, di divertirsi e divertire. (red)

BEATRICE FAZI IN “CINQUE DONNE DEL SUD”

Dopo il clamoroso successo della passata stagione, torna in scena per due serate evento alla Sala Umberto di Roma (via della Mercede, 50), il 28 e 29 ottobre alle 21, Beatrice Fazi in Cinque Donne Del Sud, scritto e diretto da Francesca Zanni. Un monologo che non è proprio un monologo, ma uno spettacolo per una voce sola e cinque personaggi. Beatrice Fazi, con la versatilità che la contraddistingue, si immedesima in cinque donne, cinque caratteri, cinque generazioni. Il testo di Francesca Zanni, con un tono sempre in bilico tra il brillante e la commozione e uno sguardo fortemente ironico su chi siamo stati e chi diventeremo, ci racconta di come è cambiata la nostra vita: la coppia, il rapporto tra madri e figli, l’emancipazione femminile. Ma anche di come, nonostante tutti i progressi fatti, quando si parla di sentimenti, siamo sempre alle prime armi. Dal 1887 ai giorni nostri, queste cinque donne ci portano per mano attraverso i grandi cambiamenti epocali, le abitudini e le superstizioni, le leggende e il folclore, viaggiando dal Sud Italia al Nuovo Mondo, attraversando grandi rivoluzioni, delusioni e speranze, passando dalla vita contadina a quella iperconnessa, avanzando verso un futuro che cambia e che le cambia. E cambia anche la lingua che parlano, in un’evoluzione che attraversa generazioni e continenti: dal profondo Sud che usciva appena dal brigantaggio all’America degli emigranti e poi di Woodstock; dai primi movimenti di emancipazione della donna al vuoto di valori degli anni ’90 del novecento; dalla donna evoluta, indipendente e di successo che ha tre mariti e non ne indovina nessuno, fino alla ragazzina che ha già le idee chiare e quando rimane incinta decide di fare famiglia nonostante vada ancora al liceo. La mamma meridionale, la ribelle femminista, la figlia dei fiori naif, la manager e l’adolescente nativa digitale: ognuna di queste donne ci fa conoscere un pezzo di storia, la sua personale ma anche quella del nostro Paese. Le loro conquiste le abbiamo vissute, le loro paure sono le nostre, la loro forza ci appartiene. A fare da corollario al racconto, una scena fatta di proiezioni, attraverso cui lo scorrere del tempo sarà sempre tangibile, ricordandoci volti e fatti che fanno parte della memoria storica di tutti noi. Anche la colonna sonora attraversa tutto il secolo, dalla musica popolare di fine ‘800 al rap.  La scelta della scenografia è volutamente semplice a valorizzare testo e attrice. Unico elemento scenografico infatti è un baule, da cui escono abiti e oggetti che creano di volta in volta l’epoca in cui le cinque donne si muovono. Queste cinque donne non si capiscono, ma in fondo si assomigliano. E scopriranno infine che il luogo da cui scappare diventa quello in cui tornare, perché le nostre radici sono importanti, anche quando vogliamo dimenticarle. (PO / red)

 

ULTIMI GIORNI A MILANO PER BALLIAMO SUL MONDO IL MUSICAL CON I SUCCESSI DI LIGA

Ultimi giorni a Milano per Balliamo sul mondo, il musical con i più grandi successi di Luciano Ligabue e testo originale e regia di Chiara Noschese che, dopo aver raccolto grandi consensi di pubblico e critica, fino al 27 ottobre sarà in scena al Teatro Nazionale Che Banca!, per poi proseguire con un tour nei teatri di tutta Italia! Queste le date al momento confermate: 30 novembre e 1 dicembre al Teatro TEAM di Bari, 7 e 8 dicembre all’Auditorium Europa di Bologna, 14 dicembre al Teatro Creberg di Bergamo, 21 e 22 dicembre al Teatro Verdi di Firenze, 28 dicembre al Teatro Sociale di Como, 17 e 18 gennaio al Teatro LAC di Lugano, 24 gennaio al Teatro Lyric di Assisi, 28 gennaio al Teatro Cilea di Reggio Calabria, 1 febbraio al Palamilione di Crotone, 6 febbraio al Teatro Al Massimo di Palermo, 8 febbraio al CT Metropolitan di Catania,  10 e 11 febbraio al Teatro Augusteo di Napoli, 18 e 19 febbraio al Teatro Regio di Parma, 22 febbraio al Teatro Display di Brescia, 28 e 29 febbraio al Teatro Valli di Reggio Emilia, dal 18 al 21 marzo al Teatro Olimpico di Roma, 25 marzo al Teatro Comunale di Pietra Ligure.  Uno spettacolo musicale tutto italiano, una storia inedita e originale, un gruppo di grandi voci, una storia che fa battere il cuore: questo è Balliamo sul mondo, musical nato da un’idea di Matteo Forte (Managing Director Stage Entertainment Italy) e Roberto Razzini (Managing Director Warner Chappell Music), con la firma di Chiara Noschese alla regia e al testo originale. I 13 protagonisti, lungo 2 atti e 20 canzoni del Liga, si raccontano e cantano nell’arco di un decennio da un Capodanno all’altro, da quello alla soglia della maturità a quello dell’età adulta 10 anni dopo. Le vite dei 13 protagonisti s’intrecciano, scandite dai più grandi successi di Luciano Ligabue, da “Certe Notti” a “Non è tempo per noi”, da “Tra palco e realtà” a “Urlando contro il cielo” e tante altre... tra cui ovviamente “Balliamo sul mondo”, la storica hit del Liga che dà il titolo al musical! "La scrittura e la regia di Balliamo sul mondo, sono stati uno dei 'viaggi' più belli della mia vita: mentre scrivevo mi batteva forte il cuore per le sorti dei 13 protagonisti - afferma Chiara Noschese - La musica di Luciano traghetta, con decisione, nell’emozione… l'emozione di una storia semplice, una storia di tutti e per tutti.” L’alba del secondo millennio, raccontata da un gruppo di giovani di provincia. Capodanno 1990: una comitiva di amici si riunisce, come ogni giorno, al Bar Mario per festeggiare l’arrivo del primo anno da maggiorenni. Progetti, speranze, amori, passioni ma anche incertezze, paure e vecchi rancori, s’incrociano sullo sfondo della grande festa. La promessa di ritrovarsi 10 anni dopo nello stesso giorno è l’unico modo per rendere meno tragica e dolorosa la consapevolezza che niente dopo quella notte resterà uguale. È il momento di diventare adulti. Il decennio che segue cambierà la vita di ognuno, riservando a ciascuno di loro percorsi e realtà inaspettate. Malgrado tutto, la promessa viene mantenuta. Capodanno 2000: sarà difficile per il gruppo rimettere insieme i pezzi, eppure, ritrovarsi e ricostruire insieme, diventa inaspettatamente l’unica salvezza per tutti… “Perché dopotutto, nella vita, non è obbligatorio essere eroi.”(red- 18 ott)

 

 

 

 

 

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