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direttore Paolo Pagliaro

BRASILE, I MORTI CALANO
MA IL VIRUS NON MOLLA

Secondo l’ultimo bollettino sanitario disponibile, relativo alla giornata di ieri, il Brasile ha registrato 983 nuovi decessi dovuti al Covid-19, portando il totale delle vittime dalla comparsa del morbo a 408.622. È la prima volta in quasi due mesi che il numero dei decessi nell’arco delle 24 ore è stato inferiore a mille: ciò non si verificava dall'8 marzo, sempre un lunedì, giorno della settimana in cui le cifre tendono comunque a risultare inferiori a quelli normalmente registrate a causa del ritardo fisiologico con cui vengono comunicati i dati dalle sedi sanitarie periferiche. Sempre ieri in Brasile sono stati inoltre segnalati anche 24.619 nuovi contagi, per un totale giunto ormai a 14.779.529. Lo stato amazzonico ha visto stabilizzarsi i suoi indici di pandemia, anche se con livelli troppo elevati per lasciarsi andare all’ottimismo.

IL MINISTRO. Da parte sua, il ministro della Sanità Marcelo Queiroga ha dichiarato che l'elevato numero di morti per Covid-19 in Brasile sarebbe “un riflesso” del fallimento da parte dell’assistenza sanitaria, necessitante di un incremento di “risorse umane”. Queiroga, che dall’inizio della pandemia è il quarto titolare del dicastero della Sanità, ha anche promesso un incremento nei test nonché una più rigida disciplina per l'uso dei trasporti pubblici, uno dei principali veicoli di contagi, paventando una situazione ancora più insostenibile di quella attuale se la nazione non sconfiggerà al più presto il virus.

SAN PAOLO NEL BARATRO. Lo stato brasiliano più colpito dal Covid, San Paolo ha raggiunto i 2.926.516 contagi totali e i 97.172 morti. Il Minas Gerais è il secondo stato con il maggior numero di infezioni da coronavirus registrate, con 1.371.818 casi, ma Rio de Janeiro è il secondo con il maggior numero di morti, 44.897. (4 mag - deg)

 

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