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direttore Paolo Pagliaro

Crescita robusta
ma allarme lavoro

Crescita robusta <br> ma allarme lavoro

di Paolo Pagliaro

Durante la pandemia è stata l’Italia, dopo la Francia, il paese in cui le imprese hanno avuto più aiuti dallo stato. Tra ristori, prestiti, garanzie e altre forme di sussidio, dall’inizio dell’emergenza Coronavirus la Francia ha versato alle aziende più di 155 miliardi, l’Italia 108, la Germania 104, la Spagna 91. La classifica è stata stilata dagli uffici della commissione europea. Il quotidiano Italia Oggi, a cui si deve la notizia, ricorda che gli aiuti di stato concessi alle imprese devono passare il vaglio di Bruxelles che ne valuta gli effetti sulla concorrenza del mercato unico. Fino ad oggi, la commissione ha approvato 720 misure notificate dai 27 Stati membri. Il valore totale degli aiuti di stato ammonta a 3.060 miliardi di euro. 
Questo robusto sostegno pubblico all’economia spiega in parte la crescita in corso , che – in assenza di nuove battute d’arresto dovute alle varianti del Covid – in Italia quest’anno potrebbe raggiungere il 6%, ben oltre le aspettative. 
C’è però poco da festeggiare, perché giovedì 1 luglio nelle grandi aziende scadrà il blocco dei licenziamenti, entrato in vigore il 17 marzo 2020 con il decreto “Cura Italia” per evitare che la pandemia provocasse una gravissima crisi sociale. Nessuno sa dire quante persone perderanno il lavoro, Secondo il presidente dell’Inps gli effetti sull’occupazione saranno modesti, perché le imprese si sono già riorganizzate, ma i sindacati temono invece che con il via libera ai licenziamenti anche nelle le piccole imprese, previsto per novembre, alla fine resteranno disoccupate 700 mila persone. Per questo domani Cgil, Cisl e Uil dopo tanto tempo torneranno in piazza.

(© 9Colonne - citare la fonte)