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direttore Paolo Pagliaro

Basta con il cibo
senza valore 

Basta con il cibo <br> senza valore 

di Paolo Pagliaro

Un pacco di pasta a 39 centesimi, una bottiglia di passata di pomodoro a 49, mentre per quattro scatolette di tonno non si arriva ai due euro. I prezzi stracciati sono le armi con cui, nei supermercati e negli ipermercati, si affrontano i campioni della grande distribuzione organizzata. Questi prezzi sono una manna per i consumatori ma un’offesa per i produttori . I primi non si chiedono come sia possibile acquistare qualcosa a un prezzo quasi inferiore al costo di produzione. I secondi sanno che se si ribellassero verrebbero espulsi dal circuito commerciale. Tra gli effetti di questa distorsione del mercato, ci sono la dubbia qualità di molti prodotti e lo sfruttamento, nelle campagne, di forza lavoro a basso costo. 
Ora è possibile che qualcosa cambi dopo che l’ultimo consiglio dei ministri ha messo fuori legge le aste elettroniche al doppio ribasso sui prodotti alimentari. E’ un meccanismo che, nel round finale, utilizza l’offerta più bassa come base d’asta e viene normalmente utlizzato per comprimere i prezzi di diversi prodotti, tra cui passata di pomodoro, olio, caffè, legumi, conserve di verdura. Il governo, recependo una direttiva europea, lo ha inserito tra le pratiche commerciali sleali. 
E’ una vittoria storica per l’associazione Terra! e per il sindacato dei lavoratori agricoli della Cgil, che da anni, partendo dalle inchieste di Fabio Ciconte e Stefano Liberti sul settimanale Internazionale, chiedono la messa al bando delle aste al doppio ribasso. Chissà che in futuro non si possa restituire alla terra e alla fatica di chi la coltiva un po’ del loro valore.

(© 9Colonne - citare la fonte)