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direttore Paolo Pagliaro

ISTAT: EXPORT SETTEMBRE -1,3%, +10,3% SU ANNO

A settembre 2021 si stima una flessione congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (-1,7%) che per le esportazioni (-1,3%). La diminuzione su base mensile dell’export è dovuta al calo delle vendite sia verso l’area Ue (-1,5%) sia verso i mercati extra Ue (-1,0%). Lo rende noto l’Istat. Nel terzo trimestre 2021, rispetto al precedente, l’export cresce del 2,8%, l’import del 5,5%. A settembre l’export cresce su base annua del 10,3%, per effetto dell’aumento delle vendite sia verso l’area Ue (+15,0%), sia verso i mercati extra Ue (+5,2%). L’import registra un incremento tendenziale più marcato (+22,5%), che interessa sia l’area Ue (+15,7%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra Ue (+32,5%). Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano prodotti petroliferi raffinati (con una crescita del 121,6%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+15,5%), sostanze e prodotti chimici (+22,1%), macchinari e apparecchi n.c.a (+7,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,2%). Sono in calo le vendite di autoveicoli (-21,1%) e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-14,8%). Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura maggiore all’incremento dell’export nazionale sono Germania (con un aumento del 12,5%), Spagna (+21,4%), Belgio (+27,5%) e Francia (+8,8%). Risulta in diminuzione l’export verso Svizzera (-10,4%), Stati Uniti (-2,3%), Giappone (-8,9%) e Regno Unito (-1,7%).

(© 9Colonne - citare la fonte)
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