ALL’ AUGUSTEO DI NAPOLI GIANFRANCO GALLO IN “UN VIZIETTO NAPOLETANO”
Gianfranco Gallo è protagonista al Teatro Augusteo di Napoli, la sala di Piazzetta Duca D'Aosta 263, dello spettacolo “Un vizietto napoletano”, con Gianni Parisi, Gianluca Di Gennaro, e con la partecipazione di Salvatore Misticone, da venerdì 21 a domenica 30 gennaio. Lo spettacolo è prodotto da Prospet. Scritto, musicato e diretto da Gianfranco Gallo, ispirato a “La cage aux folles”, con le scene di Flaviano Barbarisi, i costumi di Anna Giordano e le musiche di scena di Vincenzo Sorrentino. Nel cast anche Stefania Aluzzi, Lisa Imperatore, Gianluigi Esposito, Raffaele Parisi, Giosiano Felago, Nando Romano.
SINOSSI: siamo nell’anno del Giubileo, la politica gestisce fondi per ristrutturazioni di strade e palazzi da inserire nei percorsi da offrire ai pellegrini. Butterfly, artista omosessuale, è proprietario col suo compagno Antoine del locale Banana Blu, storica casa del teatro ‘en travesti’ napoletano, nella zona del porto. Purtroppo l’impresa non va più bene: tutto è invecchiato, come la stessa Butterfly e i quattro travestiti del corpo di ballo. Il locale è in cattive condizioni e andrebbe sistemato. Tra i frequentatori del locale c’è Aristide, gay non dichiarato, che per questioni personali deve mantenere in pubblico la fama di etero (suo fratello, politico di destra, è acerrimo nemico di tutto ciò che rappresenta il ‘diverso’, e lui ha bisogno dei suoi soldi) e ha anche scelto una ragazza da sposare, come copertura. Improvvisamente al Banana Blu si presenta una giovane dai modi spicci che cerca suo padre, mai conosciuto: la madre, in carcere, le ha detto nome e cognome del suo genitore, lo stesso nome e cognome di Butterfly, Andrea Michelini…
GIANFRANCO GALLO “Nel 2000, anno del Giubileo, sentii di scrivere un lavoro ispirato a “La cage aux folles”, il testo del 1973 dal quale poi nel 1978 fu tratto il famoso film “Il Vizietto”. Ho citato le date perché oggi, a distanza di quasi 50 anni dal lavoro di Molinaro e a più di 20 dal mio, le loro trame, il loro humus e le loro atmosfere sono diventate un vintage teatrale di inestimabile valore - spiega Gianfranco Gallo - . Siamo nel mondo degli artisti gay en travesti, persone che vivevano una sessualità e una vita libera, senza problemi, in un’epoca in cui nemmeno si pensava di poter parlare di diritti, di matrimoni, di adozioni nell’ambito del mondo omosessuale, persone a volte imprigionate in un corpo a loro estraneo, altre volte potenti della loro cosciente ambiguità, ma sempre empatiche, estroverse, in superficie allegre. Siamo chiaramente nella Commedia, per cui l’argomento dello scontro di due realtà apparentemente incompatibili è qui dipinto con l'acquerello, sotto il quale però ho cercato di far leggere, a chi voglia interessarsene, un più criptato messaggio. Lo spettacolo musicale al quale il pubblico assisterà è un tourbillon di situazioni comiche portate, spero con eleganza e puntualità, fino allo svolgimento finale. Un mix di personaggi, musiche ed esilaranti situazioni che sorprenderanno per la novità delle loro tinte. Ho cercato l'Umanità e non la caricatura fine a stessa, ho reso ridicolo l'imbarazzo della gente cosiddetta ‘comune’ e non il ‘diverso’, che nel mio spettacolo è l'unica vera realtà ammessa e consentita”.
NOTRE DAME DE PARIS, PER IL VENTENNALE TORNA IN TOUR IL CAST ORIGINALE
Notre Dame De Paris, l’opera popolare moderna più famosa al mondo e spettacolo tra i più imponenti mai realizzati, celebra quest’anno il ventennale dall’esordio sulle scene italiane, avvenuto per la prima volta in italiano il 14 marzo del 2002 al GranTeatro di Roma, costruito appositamente per l’occasione per volontà di David Zard. In occasione di un anniversario così importante, solo ed esclusivamente per il 2022 lo show avrà come protagonista l’intero cast originale del debutto, con il grande ritorno di Lola Ponce nei panni di Esmeralda. Insieme a lei, sul palco ci saranno Giò Di Tonno – Quasimodo, Vittorio Matteucci – Frollo, Leonardo Di Minno – Clopin, Matteo Setti – Gringoire, Graziano Galatone – Febo, Tania Tuccinardi – Fiordaliso. Per l'occasione, special guest d’eccezione di alcune delle date speciali del tour saranno Claudia D'Ottavi e Marco Guerzoni rispettivamente nelle vesti di Fiordaliso e Clopin, di cui sono stati i primi interpreti nel 2002. Per la prima volta dopo vent’anni, quindi, tutti gli attori del cast originale dell’opera si riuniranno sul palco. In occasione dei vent’anni dal debutto, le musiche e le canzoni di Notre Dame de Paris nella sua versione italiana saranno da venerdì 14 gennaio disponibili su tutte le piattaforme digitali, per permettere agli amanti dello show di riascoltare in ogni momento i propri brani preferiti. Saranno disponibili la versione studio “Notre Dame De Paris (Platinum Edition)” e "Notre Dame De Paris - Live Arena Di Verona (2002)” cantante dagli interpreti originali. Tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, la versione italiana dello spettacolo, curato da Pasquale Pannella con le musiche eterne di Riccardo Cocciante, ha appassionato in questi anni più di quattro milioni di persone. L’opera è pronta a emozionare ancora il pubblico attraverso un tour che celebri l’intramontabilità della propria storia. La tournée, prodotta da Clemente Zard con la collaborazione con Enzo Product Ltd, è interamente curata e distribuita da Vivo Concerti e partirà il 3 marzo da Milano, con l’aggiunta di ulteriori nuovi appuntamenti, per poi spostarsi ad Ancona, Jesolo (VE), Firenze, Roma, Reggio Calabria, Lugano (nuova data), Lanciano (nuova data), Ferrara (nuova data), San Pancrazio Salentino (nuova data), Pula (CA) (nuova data), Palermo (spostata da giugno ad agosto), Torre del Lago (LU) (nuova data), Napoli, Bari, Catania, Eboli, Casalecchio di Reno (BO), Torino e si concluderà a dicembre 2022 a Trieste. (red)
VALERIO LUNDINI, IL MANSPLAINING SPIEGATO A MIA FIGLIA
Personaggio dell’anno, acclamato dalla critica e dagli addetti ai lavori, dopo il successo in seconda serata su Rai2, con le irriverenti interviste di Una Pezza di Lundini, e dopo il tutto esaurito nelle 24 tappe di tour estivo, Valerio Lundini arriva per la prima volta nei grandi teatri italiani con Il mansplaining spiegato a mia figlia - tour teatrale. Dopo aver convinto il grande pubblico con il suo rinnovato linguaggio di comicità televisiva e aver coinvolto nelle sue interviste nonsense dai Maneskin a Frank Matano, da Nino Frassica a J.Ax. – e tutti gli altri che si sono prestati al gioco degli improbabili interrogatori di Valerio – il comico e presentatore porta per la prima volta sui palcoscenici dei grandi teatri italiani sketch surreali, canzoni, giochi satirici di parole ed effetti speciali multimediali, il tutto presentato nel suo inconfondibile stile. Con Una pezza di Lundini, ha portato nella televisione italiana un inedito, rinnovato e originale late night comedy, con servizi surreali lontani dai luoghi comuni, dal buonismo e dai cliché. Con Il mansplaining spiegato a mia figlia - tour nei bei teatri il pubblico avrà modo di scoprire dal vivo la versatilità ironica, sarcastica e giocosa di un nuovo fuoriclasse della risata inaspettata che vanta, lontano dalla tv, un decennio di gavetta sui più disparati palcoscenici, ma anche come fumettista, in radio come autore e non solo. Prodotto e distribuito da Vigna PR e DO7, il tour di Valerio Lundini ha toccato tutta Italia. Dopo le numerose date di dicembre il mese di gennaio si chiude con la doppia data a L’Aquila il 18 e 19 gennaio (pomeridiana) presso Ridotto del Teatro Comunale per poi concludere il toour al Teatro Arcimboldi il 20 gennaio. (red)
“IO NON SONO GRANTURCO” DI ANTONIO MOCCIOLA AL TEATRO LO SPAZIO DI ROMA
Dal 20 al 23 gennaio va in scena al Teatro Lo Spazio di Roma (Via Locri 43), “Io non sono granturco”, intenso e attualissimo testo di Antonio Mocciola con la regia di Giorgia Filanti. Nell’anno che ha cambiato la storia del mondo, il 2001, si svolge il dramma di Hassan Shafei, 30 anni, finito nel mirino dell’FBI per sospetto collaborazionismo con Al – Qaeda, dopo le stragi dell’11 settembre, e – come tanti colpevoli, ma anche altrettanti innocenti – finirà nel carcere “preventivo” di Guantanamo in attesa di un processo che non arriverà mai. Sperimenterà le torture degradanti per “cavare” la verità, non diversamente da quelle che subivano le streghe nel ‘600, o gli eretici, o tutti i soggetti scomodi o pericolosi, o solo sospettati. Nella prima parte Hassan, mauritano, residente in America da un anno, subisce un interrogatorio destabilizzante da parte di un’agente dell’Fbi, Gwenda Carter, una donna dura e cinica che ribalta il ruolo dei sessi con compiaciuto cinismo, mentre il ragazzo comincia a perdere le certezze di una legge giusta, essendogli negati avvocati e persino traduttori. Non avendo ottenuto risposte, visibilmente indispettita, l’agente lo ammanetta e gli impone delle cuffie auricolari, consegnandolo all’arresto preventivo. Nella seconda parte, ormai privato di tutto, dagli abiti civili ai documenti, incatenato e con una cuffia alle orecchie che lo isola – ma che lo inonda anche di stordente musica alle orecchie come pervasiva tortura – racconterà frammenti del suo isolamento, e sprazzi della sua vita passata. “Non poteva che essere una donna acuta – meglio, acuminata – come Giorgia Filanti a dirigere questo mio tentativo di raccontare il disagio, lo sgomento, lo sperdimento di un uomo reso fragile dalle circostanze di fronte ad un altro essere, che perde – ma solo a intermittenza – l’elemento umano”_ annota l’autore Antonio Mocciola. “ In un’angosciante altalena di speranze e terrore, si perde il senso di una giustizia giusta, e saltano tutti gli equilibri, a cominciare – perché no – da quelli sessuali, in cui l’estremo pudore mediorientiale si scontra frontalmente con il disinibito cinismo occidentale.” Nei postumi dell’11 Settembre 2001, come conseguenza dell’aumentare del livello di minaccia alla sicurezza nazionale, più di 700 individui furono detenuti con il sospetto di attività terroristiche. 515 erano stranieri ed in seguito deportati 4 erano cittadini americani. A tutti è stato negato un giusto processo. (red)
A ROMA VA IN SCENA LA COMMEDIA “QUATTRO”, REGIA DI MICHELE LA GINESTRA
Dal 20 al 28 gennaio andrà in scena al Teatro 7 Off di Via di Monte Senario a Roma “Quattro” di Adriano Bennicelli, regia di Michele La Ginestra con Ludovica Di Donato, Andrea Perrozzi, Ketty Roselli, Alessandro Salvatori. Quattro è una commedia, dove si ride, avvincente, mai banale, dove a colpi di battute e di gag i quattro protagonisti si intrecciano in un vero e proprio “tetris” tra amore e amicizia tra Andrea e Ketty, conviventi, coppia moderna e dinamica e Alessandro e Ludovica, sposati, coppia tranquilla e tradizionale. Il filo conduttore è uno solo: lui ama lei, che ama lui, che ama lei, che ama lui. Ovvero non un solo problema ma… Quattro. I quattro sono amici da sempre, hanno condiviso la scuola, le serate intorno al pianoforte a cantare a squarciagola in allegria, la pizza e le birre del sabato… ma il problema è uno e uno solo, di non facile gestione e soluzione: Ludovica ama Andrea che ama Ketty che ama Ale che ama Ludovica. Quattro storie, quattro protagonisti che si incontrano dopo 20 anni, quando sono coppie consolidate e collaudate, ma come si sa, al cor non si comanda… Chi avrà la meglio tra amore e amicizia? Giochi di sguardi, di parole, battute esilaranti che accompagnano lo spettatore per tutto lo spettacolo, dove l’ironia è la padrona incontrastata, accompagnati dalla musica e dalla regia capillare e tagliata ad hoc su ogni singolo personaggio del regista Michele La Ginestra, direttore artistico del Teatro 7 Off, regalano alla pièce teatrale un ritmo intenso e coinvolgente. Lo spettacolo sarà in scena il prossimo 20, 21, 22 e 26, 27, 28 gennaio alle 21. (red)
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