L‘Avana - Un evento di portata storica per la storia culturale e politica di Cuba e dell'Italia. Così si può senz'altro definire la mostra "Caravaggio a Cuba" che si inaugura oggi presso il Museo Nazionale di Belle Arti de L'Avana, organizzata dalla Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Mibac, dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma e dall'ambasciata italiana a Cuba. Per la prima volta, dunque, un capolavoro del Maestro lombardo "Il Narciso che si specchia nella fonte", insieme ad altri 12 quadri di pittori a lui legati attraversano l'oceano per giungere nella capitale cubana, quali ambasciatori dell'arte italiana. Ma il valore della mostra, allestita fino al 27 novembre, va oltre quello strettamente artistico. "Caravaggio a Cuba" rappresenta infatti un esempio di perfetta commistione di relazioni diplomatiche, soggetti pubblici e privati, che insieme hanno collaborato costruttivamente, ciascuno secondo le proprie competenze, per offrire un pezzo importante del nostro patrimonio artistico: un capitolo di storia dell'arte del Seicento che emozionerà i visitatori e renderà ancora più stretto il legame tra i due Paesi. "La mostra "Caravaggio a Cuba" - ha dichiarato il sottosegretario Riccardo Villari - ha il merito di valorizzare una delle espressioni più alte del nostro patrimonio nazionale, lustro dell'Italia nel mondo, e al contempo di favorire l'apertura di un canale privilegiato con un Paese importante che sta conoscendo cambiamenti rilevanti. La cultura è un ponte tra i popoli solido e duraturo sul quale transitano uomini, idee, emozioni e sentimenti, costruendo quei legami sui quali si fonda l'autentica amicizia". (9colonne)
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