Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

ABORTO, VALENTE: BENE
L’EMILIA ROMAGNA

“Bene ha fatto il Governatore Bonaccini ad assicurare l’accesso alla RU486 anche attraverso la rete dei consultori dell’Emilia Romagna, un esempio che dovrebbe essere seguito da altre regioni per contrastare gli alti livelli di obiezione di coscienza negli ospedali che costringono tante donne a rivolgersi a strutture di altre regioni e rendono di fatto la legge 194 inapplicata”. Lo afferma la Senatrice Valeria Valente (PD), denunciando come “in tante regioni guidate dal centrodestra assistiamo invece a continui tentativi di sabotare l’accesso alla RU486, una procedura molto meno invasiva dell’aborto chirurgico, e all’aperta colpevolizzazione delle donne quando esercitano il loro legittimo diritto di decidere sul proprio corpo, un diritto garantito dalla Costituzione”. “Il ‘diritto a non abortire’ di cui parla Meloni si ottiene con informazione, educazione sessuale nelle scuole e contraccettivi a prezzi accessibili, non aprendo sportelli di organizzazioni cosiddette ‘pro vita’ negli ospedali o costringendo le donne ad ascoltare il battito del feto come in Ungheria, o a seppellirlo con indicazione del loro nome e cognome, come vorrebbe il centrodestra in aperta e violenta violazione della privacy della donna e infliggendole ulteriore sofferenza”, conclude Valente. “Per questo i consultori, che sono luoghi delle donne, sono il posto individuato già dalla 194 per avviare la procedura di interruzione della gravidanza, perché vi si forniscono tutte le informazioni sulla salute sessuale e riproduttiva, compresa la contraccezione. L’Emilia Romagna ne attualizza il ruolo e la funzione come chiedono le donne da tempo”. (2 ott – red)

(© 9Colonne - citare la fonte)