Intervistato da Avvenire, l’ex premier Romano Prodi parla a tutto campo. E parte dal Pd: “Si sta allenando, ma la vera partita inizia adesso. Non deve fare come Ganna alla Roubaix. . . La coalizione è vitale, serve un dialogo vero al centro e a sinistra”. In ogni caso “I consigli non devono venire da me, ma da una squadra che discute, che si confronta, che costruisce insieme. Un leader deve avere la forza di aprirsi ai contributi esterni. E deve capire che i personalismi portano solo a inevitabili sconfitte. Se si vuole vincere serve il compromesso”. Prodi pronuncia inoltre parole chiare sulla guerra: “Con un accordo tra Cina e Usa finirebbe in un'ora. Ma quest'accordo non c'è anche perché non c'è un'Europa capace di avere un ruolo. Di avere una voce. Di esprimere una linea comune sulla politica estera. La Cina vuole staccare l'Europa dagli Stati Uniti e gli Stati Uniti vogliono allontanare l'Europa dalla Cina: ognuno si muove per distanziare l'Europa dal suo avversario e così la continuazione della guerra in Ucraina è sempre più la conseguenza di un terribile gioco superiore”. Cosa è cambiato in questi 14 mesi di conflitto? “Vedo un cambiamento simmetrico: la Ue è più debole rispetto agli Stati Uniti e la Russia è più debole rispetto alla Cina. Vedo due grandi protagonisti trascinati dalla lotta per il primato mondiale, vedo un'alleanza Russia-Cina ancora solida, ma con i rapporti di forza sempre più a vantaggio di Pechino e vedo una tragedia immane e senza fine. Una guerra fratricida. Un odio che durerà all'infinito. Poi c'è la nostra Europa senza voce. . . È terribile ma è così. Ed è solo colpa nostra: basterebbe una delegazione Ue, forte e condivisa, in missione in Cina e negli Stati Uniti. Basterebbe un pressing deciso. Ma questo accordo non c'è e non c'è un'Europa capace di avere un ruolo”. “Macron? Sinora il suo contributo a una politica estera comune non è stato all'altezza delle parole, non resiste alla tentazione di sventolare la bandiera francese”. (12 APR - deg)
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