È morta a 93 anni, in Argentina, l’ex senatrice eletta all’estero con il Maie Mirella Giai. Figlia di un comandante partigiano, militò nel Partito Comunista e poi nelle file dell'associazionismo italiano all'estero. Viene eletta in Senato nel 2008 con il Movimento Associativo Italiani all'Estero, nella ripartizione Sud America. “Ha dedicato la sua vita a lottare per le cause degli emigranti italiani”, la ricorda Ricardo Merlo, presidente del Maie. “Oggi è una giornata triste per gli italiani in Argentina e per il Senato della Repubblica che, alle prime ore del giorno, hanno perso una delle donne simbolo della nostra emigrazione”, afferma il senatore Pier Ferdinando Casini. “Fino agli ultimi istanti il suo impegno e il suo lavoro sono sempre stati tesi a difendere i migliori valori dell'Italia, quelli che l'hanno caratterizzata negli anni della militanza politica quando operò, nel periodo della dittatura di Jorge Rafael Videla, per assistere l'espatrio di centinaia di italiani che furono così sottratti al destino dei desaparecidos; e più tardi quando venne eletta nel Senato della Repubblica nel 2008, rappresentando il Maie con impeccabile serietà e intelligenza”, ha proseguito Casini. "Ebbi modo di conoscerla bene nel corso della prima campagna elettorale della neonata circoscrizione estero, entrambi candidati (lei al Senato, io alla Camera) nelle file dell'Unione – ricorda invece il deputato eletto in Sudamerica per il Partito Democratico Fabio Porta -. Non fummo eletti, anche se lei sarebbe stata nominata senatrice qualche anno dopo a seguito di un ricorso, altra analogia con la mia esperienza politica personale. Ci ritrovammo insieme in Parlamento nel 2008, lei questa volta senatrice del MAIE e io del Partito Democratico - prosegue Porta -. Ho mantenuto con lei un rapporto di grande stima e ammirazione, incontrandola più volte nel corso del mio mandato parlamentare ogni qualvolta mi recavo a Rosario, dove viveva con la sua famiglia. Oggi voglio abbracciare idealmente la famiglia di Mirella e tutte le persone che ne piangono la scomparsa. La comunità degli italiani all'estero perde un riferimento importante ed è significativo che lei, figlia di un partigiano, ci abbia lasciato a pochi giorni dalla festa che più amava, quella della liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo". (sip – 21 apr)
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