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direttore Paolo Pagliaro

BONACCINI: LA PRIORITA’
NON E’ IL CONSENSO

“Io comunque starò qui a lavorare fino a che non sarà ripartito tutto. Sforzandomi di mantenere lucidità e equilibrio, perché la situazione lo richiede”. Intervistato da Repubblica, il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini cerca di tenersi a distanza dal dibattito che si è scatenato sulla sua, fin qui, mancata nomina a guidare la ricostruzione della regione alluvionata. Ed è soddisfatto dell’impegno preso da Ursula von der Leyen dopo la visita alle terre disastrate. “Ho percepito una grande e reale disponibilità, sono certo che ci aiuteranno. Ne abbiamo bisogno, perché bisogna fare presto. Altrimenti, in queste condizioni, anche un evento atmosferico ordinario potrebbe riportarci indietro. Le priorità sono: strade, frane, argini e canali di bonifica. Vanno rimessi in sesto il prima possibile”. Bonaccini ammette la soddisfazione per il coro degli amministratori d’Italia, di qualsiasi colore, che hanno fatto il suo nome per il ruolo di commissario. “Direi lo stesso io di Zaia, Fedriga o Toti, anche se hanno un’altra appartenenza politica. Semplicemente perché anch’io, come loro, so che un presidente di Regione deve per forza conoscere meglio di tutti il proprio territorio ed è la persona più adatta a gestire la ricostruzione”. E come si spiega che in questo caso non venga scelto il presidente dell’Emilia-Romagna? “Non ne ho idea. E comunque il tema non è il nome. Io spero solo che chiunque scelgano non lo facciano per questioni di consenso senza tenere conto delle urgenze. Sarebbe deprimente”. (26 MAG - deg)

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