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CUPERLO: LA SCONFITTA
HA RADICI LONTANE

“Nessuno può scaricare la croce su Elly Schlein”, spiega a La Stampa Gianni Cuperlo, uno dei leader della sinistra del Pd, candidato alle primarie per la leadership del partito, per il quale la sconfitta alle amministrative “non affonda le radici nell'ultimo mese. Paghiamo gli errori di prima, come sacrificare al governo coi 5 Stelle il taglio di un terzo della rappresentanza parlamentare o innalzare l'agenda Draghi a totem di un consenso che non c'era, sino ad affrontare le elezioni politiche con l'autosufficienza che ha consegnato l'Italia al governo peggiore. Detto ciò, se alziamo lo sguardo, dalla Finlandia alla Grecia per finire con la Spagna, vediamo che l'onda della destra è alta. Il problema è come riprendiamo il mare noi dopo che la nostra onda si è spiaggiata da tempo”. “Elly Schlein – afferma ancora Cuperlo - ha vinto le primarie, adesso deve costruire le sintesi migliori vedendo nel pluralismo, a cominciare da quello che nel congresso si è espresso, la leva per ripartire. Più che ‘mettetevi comodi perché siamo qui per restare’ bisogna riconoscere a lei il compito di guidare il partito tutto sul sentiero giusto”. (1 GIU - deg)

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