Al Mugello, nell’ultima tappa della MotoGp, lo spirito dello sport si è intrecciato con il coraggio e la determinazione di due ragazzi speciali, Marco e Alessandro, e con quello della Fondazione Heal, impegnata da sempre nella battaglia contro i tumori cerebrali pediatrici e altre patologie complesse. La Fondazione ha offerto ai due giovani un'opportunità straordinaria: vivere un’esperienza durante la gara di MotoGP, nel paddock del team Honda LCR guidato dall'ex pilota Lucio Cecchinello.
Simone De Biase, fondatore di Heal, ha fortemente voluto realizzare questa iniziativa. La sua missione era chiara: dimostrare che lo sport può essere un veicolo di inclusione e riabilitazione. "Abbiamo desiderato regalare a Marco e Alessandro una giornata straordinaria, in cui potessero sentirsi parte di qualcosa di grande, superando le loro difficoltà e scoprendo nuove passioni", afferma commosso De Biase. "La gara di MotoGP al Mugello è stata l'occasione perfetta per dimostrare che lo sport è inclusione e che può aiutare questi ragazzi a superare le loro sfide".
Durante l'evento al Mugello, Marco, 8 anni affetto da una complessa patologia genetica, e Alessandro, un giovane di 12 anni che ha affrontato con determinazione un tumore cerebrale che ha coinvolto il nervo ottico, hanno avuto l'opportunità di entrare a contatto con il mondo delle corse in modo unico e straordinario. Accompagnati dal prezioso sostegno di Simone, i due ragazzi sono stati accolti e abbracciati nel paddock del team Honda dal responsabile Media, Fabio Alberti, da Elisa Pavan, figura di grande cortesia e sensibilità, e da tutto il testo del team. È lì, a pochi metri dalla pista e nei box dove si preparano le moto, che hanno potuto respirare l'adrenalina delle prove e osservare da vicino i piloti mentre si preparavano per la gara.
Le parole di De Biase, condividendo l'entusiasmo e l'emozione che ha permeato quella giornata, sono state intense e commoventi. "Vedere lo splendore negli occhi di Marco e Alessandro è stato un'esperienza indescrivibile", confessa. "Quell'evento ci ha dimostrato che nulla è impossibile quando si ha la volontà di lottare e superare le avversità. Lo sport è un veicolo potente e siamo orgogliosi di poter offrire loro questa opportunità. Non riesco a esprimere a parole la gratitudine che proviamo nei confronti del team Honda LCR, che ha abbracciato sin da subito la nostra causa".
Il piccolo Marco ha trasmesso un entusiasmo contagioso a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di condividerne la giornata. "Non avrei mai immaginato che saremmo potuti entrare nei box e vedere i piloti così da vicino", racconta ancora De Biase. "Ci siamo sentiti veramente parte di quel team. Osservando il loro lavoro, abbiamo tutti compreso che con determinazione e impegno si possono superare anche le sfide più difficili".
Le giornate trascorse in pista sono state ricche di emozioni e sorprese, superando di gran lunga le aspettative della Fondazione Heal. Il team Honda LCR ha riservato ai ragazzi un'accoglienza straordinaria, offrendo loro un trattamento di prima classe. Marco e Alessandro (insieme alle loro famiglie) hanno avuto l’opportunità di pranzare con i piloti e di stringere amicizia con due campioni come Alex Rins e Takaaki Nakagami. "Abbiamo avvertito un senso di appartenenza e di calore umano che ci ha profondamente commossi", confida De Biase. "Siamo grati al team per l'ospitalità e per aver reso questa giornata indimenticabile per Marco e Alessandro".
Il presidente della Fondazione Heal ribadisce con forza l'importanza di continuare a offrire queste esperienze speciali. "Vogliamo dimostrare che ogni bambino, indipendentemente dalle sfide che affronta, ha il diritto di vivere momenti di gioia e inclusione", sottolinea con determinazione. "La Fondazione Heal continuerà a lavorare instancabilmente per creare ulteriori occasioni uniche che possano aiutare i bambini a superare le proprie sfide, proprio grazie allo sport. Questo è il cuore del nostro progetto Look Beyond, che portiamo avanti con la Fondazione Gemelli".
L'esperienza al Mugello ha dimostrato che lo sport è molto più di una competizione. È un potente strumento di inclusione, riabilitazione e ispirazione. Grazie alla Fondazione Heal e a Honda LCR, Marco e Alessandro si sono sentiti parte di un grande team, vivendo giornate indimenticabili. È stato un insegnamento di tenacia e gioco di squadra che si può vivere in pista, su un campo sportivo, così come in un reparto ospedaliero o in una famiglia che, insieme, supera ogni ostacolo e porta avanti il proprio cammino con coraggio e speranza.
(16 giugno - Marcello Lardo)
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