Per chi vuole conoscere da vicino il rito greco-bizantino e la minoranza etno-linguistica arbereshe, Lungro è una meta imperdibile. Situato in provincia di Cosenza, il borgo è stato fondato dai profughi albanesi nella seconda metà del XV secolo, affermandosi nel tempo come un importante punto di riferimento per l’intera comunità albanese italiana, in quanto “capitale” religiosa e sede dell’Eparchia di rito greco-bizantino. Non a caso, l’abitato richiama la tradizione orientale nella struttura circolare degli edifici, dislocati nelle tipiche “gjitonia” (vicinati), mentre al busto del patriota albanese Giorgio Castriota Scanderberg è dedicato il centro della piazza principale. La visita può iniziare dalla splendida Cattedrale di San Nicola di Mira, che risale al XVIII secolo (anche se l'attuale edificio è del 1721) e rappresenta la principale chiesa dell'Eparchia di Lungro. All’interno la Cattedrale è ricca di mosaici, icone e affreschi bizantini, insieme a preziose tele di scuola napoletana e statue lignee di pregevole fattura. Lungro ospita anche istituzioni museali di grande interesse. Il Museo Storico della Miniera di Salgemma è imperdibile e testimonianza di una tra le miniere più antiche e importanti d'Europa, utilizzata dai coloni greci di Sibari e Thurij, dai romani e dai normanni. Inaugurato nel 2010, il museo espone la realtà dell’antica salina attraverso pannelli descrittivi e raffigurativi con cenni storici sul sito minerario, schemi della struttura interna e riflessioni di illustri studiosi e visitatori dell’800 e degli inizi del ‘900. Da vedere anche il Museo Diocesano, occasione di ammirare preziose opere di arte sacra. L’anima di Lungro risiede nelle sue radici culturali, in particolare nelle feste religiose: dai riti della Settimana Santa arbereshe (Java e Madhe) e di Pasqua (Pashkevet), fino al Carnevale (Karnivalli). Tutte occasioni per ammirare costumi tradizionali, balli, canti e parate. C’è poi la cucina tipica da scoprire, fatta di specialità "calabro-albanesi" tra cui dolci a base di miele e la “shtridhelat me fasule”, ovvero pasta fatta a mano condita con salsa al pomodoro e fagioli. Lungro, dunque, è la meta perfetta per chi vuole scoprire i legami tra diverse tradizioni culturali e per emigrati di ritorno interessati ad approfondire la storia mineraria della Calabria.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di riferimento è a Lamezia Terme, mentre la stazione ferroviaria è a Scalea (29 km). In automobile da Roma: prendere A24, seguire A1/E45, A30 e A2 in direzione di SP 265 a Saracena, prendere l'uscita Sibari, continuare su SP 265, prendere Ciclovia dei Parchi della Calabria in direzione di Via Girolamo De Rada/SP 263 a Lungro.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Sulla costa ci sono San Nicola Arcella, Scalea e Diamante per rilassarsi. Nell’entroterra, invece, c’è il Parco Nazionale del Pollino da esplorare.
https://calabriastraordinaria.it/destinazioni/lungro