La storia racconta che la prima volta che comparvero i numeri sulle uniformi dei giocatori fu nel 1907, su quelle della squadra di baseball della Pennsylvania, i Reading Red Roses. Nel 1909 delle foto immortalano il leggendario giocatore José Mendez dei Cuban Stars indossare il numero 12 sulla spalla sinistra ma si dovette attendere il 26 giugno 1916 per vedere una squadra della Major League - i Cleveland Indians - sperimentare i numeri sulle uniformi, sempre sulla manica sinistra. La cosa durò tuttavia per poche settimane. Venne ritirata fuori la stagione successiva, mettendo i numeri scaramanticamente sulla manica destra. Ma ben presto i giocatori tornano a battere senza indicare un ordine preciso. Stessa cosa accadde ai St. Louis Cardinals quando, nel 1923, quella che era già una delle squadre campioni delle World Series, decise di introdurre la novità, su suggerimento del giornalista sportivo John Sheridan, presto però abbandonata sotto le critiche di stampa, tifosi e squadre rivali. Finché la dirigenza del New York Yankees annunciò, nel 1928, che presto i giocatori della celeberrima squadra avrebbero indossato i numeri sul retro delle loro uniformi. Questo avrebbe permesso ai tifosi, che ormai assiepavano numerosi gli spalti, di poter riconoscere anche da lontano i loro beniamimi, i più acclamati di tutti, allora, erano Babe Ruth (cui venne assegnato il numero 3, poi ritirato il 13 giugno 1948) e “Lou" Gehrig (che ebbe invece il numero 4, ritirato nel 1940, primo giocatore nella Major League Baseball a ricevere questo omaggio, quando già lottava da un anno contro la malattia neurologica, poi nota appunto come "Morbo di Lou Gehrig", che lo ucciderà il 2 giugno 1941, a soli 38 anni, immortalato poi al cinema nel 1942 da Gary Cooper nel film “L’idolo delle folle”). Praticamente in contemporanea agli Yankees anche i Cleveland Indians annunciarono che avrebbero indossato maglie numerate. La prima partita degli Yankees “numerati” era programmata per il 16 aprile 1929. Ma la partita venne annullata per il maltempo. E i Cleveland Indians si affrettarono a giocare nello stesso giorno con le nuove magliette soffiando il primato ai loro perenni rivali. Il 22 giugno 1932 divenne ufficiale la decisione del presidente John Heydler che obbligava tutte le squadre della National League ad introdurre le magliette numerate. L’ultima che si adeguò fu nel 1937 il Philadelphia Athletics. Nel 1951 i Cubs Springfield della Lega internazionale sono stati il primo club ad indossare i numeri sulla parte anteriore delle loro maglie, una pratica che è stata adottata dal Brooklyn Dodgers l'anno successivo. Si dovette attendere il 19 aprile 1960 per vedere le uniformi dei giocatori di baseball iniziare a mostrare anche i nomi. Una curiosità: Johnny Neves della Northern League Fargo-Moorhead Twins, nel 1951, indossava il numero "7" sul retro della sua maglia al contrario. D’altronde il suo nome scritto a ritroso era appunto "sette".
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