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direttore Paolo Pagliaro

IL GRANDE VOLLEY:
EGONU E SYLLA

IL GRANDE VOLLEY: <BR> EGONU E SYLLA

Amiche e campionesse del volley, Paola Egonu e Myriam Sylla si sono raccontate all'Auditorium Santa Chiara di Trento in occasione del Festival dello Sport, intervistate da Gian Luca Pasini della Gazzetta dello Sport, accompagnate sul palco da Alessandra Marzari, presidente della Vero Volley Milano, la squadra nella quale le due nazionali giocano e che ieri a Trento ha sconfitto l'Itas Trentino volley per il secondo turno del campionato di serie A1. Tra una battuta e l'altra, le due campionesse hanno raccontato il loro rapporto: se Sylla ha detto alla collega di apprezzare la sua sensibilità, Egonu ha risposto “tu hai un cuore grande”. Parlando di futuro, invece, Sylla ha detto “Magari, più avanti, andrò a giocare all'estero, ma fino a quando le sfide possono essere gestite bene in Italia resto qui”. Ed Egonu: “La mia esperienza a Istanbul, prima di ritornare quest'anno in Italia a Milano, è stata fantastica. La mia più grande soddisfazione è stata la vittoria in Champions nella finale giocata a Torino”. Ha parlato di futuro anche la presidente Marzari, la quale ha dichiarato che gli obiettivi della formazione milanese sono "lo scudetto e la finale di Champions”. Si è parlato anche del rapporto delle due con la gestione dei social. Per Egonu “Mi piace condividere parte della mia vita. Certo, l'uso dei social comporta anche dei lati negativi”. Più conflittuale il rapporto con i social per Sylla, la quale ha spiegato che “Gli attacchi via social non mi sorprendono, fa parte della vita”, aggiungendo che quest'estate ha preferito staccarsi temporaneamente dai social preferendo scrivere sul proprio diario. Alla domanda sul significato da dare alla parola vittoria, Egonu ha affermato che quello che sta cercando di fare “è riuscire a godersi il momento della vittoria senza pensare al prossimo obiettivo. Ci sto lavorando”, uscendo dalla logica di misurare la vittoria solo come il risultato delle partite. Non sono mancate considerazioni tecniche sullo stile di gioco, con Sylla che ha sottolineato: “Mi diverte fare la battuta corta, se mi riesce e mi piace contribuire alla costruzione dell'azione”, mentre per Egonu: “il massimo è la diagonale stretta, se non mi riesce vado fuori di testa”. (15 OTT - gci)

FOTO. Michele Lotti - Archivio Ufficio Stampa PAT

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