di Arnaldo di Latebiosa

In un’ipotetica versione sboccata di una qualsiasi rivista di enigmistica sarebbe facile completare la seguente frase “Ma … ..zzi?” specie aiutandosi, come definizione, con quanto riferito ieri sera dal TG3, e cioè che: ad una riunione del comitato olimpico internazionale “il presidente Malagò ha parlato in inglese”. E Malagò, da buon romano, lo scioglierebbe in un baleno, l’indovinello, visto che quella frase appartiene come noto proprio al colorito repertorio di intercalari della sua città. 

Insomma, è certamente da presupporsi, e quindi neanche da menzionarsi, presso un dirigente di quel calibro, una qualche dimestichezza con l’inglese, ma se proprio si vuole, come ci è parso, farsene vanto, si scelga un’occasione diversa da una figuraccia, come invece a molti è sembrata la sua, e cioè, davanti appunto al comitato olimpico, la rinuncia ad ospitare in Italia alcune gare per mancata realizzazione degli impianti. Era preferibile tacere, dunque, in inglese o altra lingua a scelta. 

Quanto al TG3, d’accordo limitarsi alla lettura dei comunicati stampa trasmessi dal potente di turno, ma almeno si dia un’occhiata al video che li accompagna, ci si sarebbe così accorti che neanche parlava, Malagò, in inglese, bensì leggeva. 

 

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