“Una piccola Italia in Cile” di Arianna Pucello (1996, Colleferro) si aggiudica il primo premio del primo Concorso Nazionale Graphic Novel “Emigrazione e mobilità umana” promosso dal Festival della Diplomazia in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci). La serata di premiazione si è tenuta giovedì sera a Roma nella bellissima location di Palazzo Poli affacciato sulla Fontana di Trevi e ha visto la partecipazione tra gli altri della commissione giudicante composta da Giovanni De Vita, consigliere del MAECI in sostituzione di Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie; Loredana Rea, Direttrice dell’Accademia di Belle arti di Frosinone e Danilo Panicali del Festival della Diplomazia. Ad accompagnare la presentazione dei tre progetti la WORLD YOUTH ORCHESTRA diretta da Damiano Giuranna che ha presentato una selezione di poesie italiane e brani dalla suite Med in Love, musica dell’antica tradizione popolare del Mediterraneo.
Il progetto vincitore, che si è aggiudicato il premio di mille euro, ha saputo meglio raccontare le pagine conosciute e meno note della storia italiana all’estero attraverso l’arte del fumetto rispondendo al meglio all’obiettivo del concorso, rivolto a giovani under 30, di illustrare tramite la graphic novel aspetti e racconti particolarmente significativi sulla presenza italiana all’estero, traendo spunto da vicende e storie che hanno coinvolto le nostre comunità emigrate nelle epoche passate e dai flussi di più recente mobilità.
“Una piccola Italia in Cile” è un fumetto di realtà raccontato attraverso due linee temporali diverse: una ambientata ai nostri giorni e una ambientata nel 1904, quando gli emiliani emigrarono in Cile. Il protagonista è Arturo, un ragazzo emiliano di 21 anni, annoiato dalla vita e sempre attaccato al suo amato telefono cellulare, che un giorno riceve un invito per il matrimonio di suo fratello maggiore, innamorato di una donna cilena. Questa inaspettata notizia lo porterà fino a Capitan Pastene, la città natale della futura cognata, dove, proprio il giorno del suo arrivo, si svolge la Sagra Carretada, una festa in onore della comunità italiana che, partita dall’Emilia Romagna cento anni prima, si era stabilita proprio in quella città, portandosi dietro tutte le sue tradizioni. Arturo, quindi, verrà in contatto con la cultura della propria regione e rivivrà, attraverso i racconti degli abitanti della città, l’avventura degli italiani del passato e riscoprirà il cibo, i costumi e le usanze della sua terra, a migliaia di kilometri da casa.
“Peppe” di Martina Chilardi (1998, Siracusa) e “L’Italienne” di Ludovica Colanera (classe 1998, Subiaco) si sono aggiudicati rispettivamente il secondo e terzo posto. (PO / BIG ITALY / red / Gil)
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