Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Benedetto Croce, e delizia del pensiero liberale

Benedetto Croce, e delizia del pensiero liberale

Per centomila lire ed una presunta mazzetta, il filosofo napoletano (nato a Pescasseroli) è stato riesumato ed esposto recentemente alle cronache nostrane. Grazie a Roberto Saviano che - i particolari verrano in seguito - chiede un risarcimento danni di 4.7 milioni di euro. Le centomila di Croce valgono oggi quasi 5 milioni di Saviano; il prezzo dell'inflazione culturale è salatissimo. Ma andiamo ai fatti: un paio d'anni fa l'autore di Gomorra raccontò in diretta tv del terremoto di Casamicciola, sull'isola di Ischia. Siamo nel 1883. Croce era lì e le macerie gli portarono via i genitori, una tragedia nota, che aveva reso la figura dell'intellettuale ancor più coincisa e ieratica. Quello di Casamicciola era stato definito il terremoto dei ricchi perché già allora Ischia era meta turistica non proprio di massa. La massa leggeva però i rotocalchi di pettegolezzi anche a quei tempi con la stessa italica golosità arrivata fino a noi, e dunque a quelle attinge Saviano, scovando un paio di fonti in cui si narra che Croce, per farsi tirare fuori dai residui crollati della casa, diede dei soldi, una mazzetta, di centomila lire. Apriti cielo. La nipote di Croce smentisce categoricamente la benignità di quelle fonti, ed essendo critica letteraria, chiamandosi Marta Herling, essendo segretario generale dell'Istituto italiano per gli studi storici, una qualche autorevolezza la possiede. Eppure Saviano mostra ancora in tv la copia presa in qualche emeroteca degli articoli che ricamano sul quel pettegolezzo; uno su Oggi del 1950, ed un secondo passo, parte di un libro su quei fatti. Il problema ovviamente non è che Saviano si alza una mattina e mette una mazzetta in mano a Croce, cosa che dal punto di vista romanzesco è interessantissima, il problema è quale rilevanza dai ad un dettaglio che forse è vero, forse no. Ci metti la lente della tv e della tua potente retorica del racconto orale e quindi i crociani s'incazzano, perché tu vuoi raccontare una curiosità inedita, è il tuo mestiere, ma stai dicendo che anche Croce faceva come fan tutti, lo equipari a un corruttore qualsiasi, e i crociani s'incazzano. Il resto è battaglia legale e vinca il meglio assistito. Benedetto Croce era benestante, ma non è il centro della sua attività umana e intellettuale. Croce politico, storico, Croce filosofo, Croce che contesta il fascismo nel 1924 a seguito del delitto Matteotti, che viene tollerato dal regime perché gli faceva fare bella figura all'estero, vedi come sono liberali questi fascisti italiani, Croce che s'allontana da Gentile suo amico e autore d'una riforma dell'istruzione di lunga persistenza, perché Gentile seguiva Mussolini, lui no. Ridurre tutto questo a una storia di terremoti, macerie, bustarelle e gossip, maxi risarcimenti, indignazioni e repliche televisive, è bene solo se porta uno dei milioni di giovani per cui Croce è solo il rovescio di Testa, ad aprire wikipedia ed andare a vedere chi era questo Benedetto, che ha detto, che ha fatto.

 

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)