Si è svolta a Roma, presso Palazzo Pamphilj, sede dell'Ambasciata del Brasile, la riunione di insediamento del Gruppo di Amicizia Parlamentare Italia-Brasile, coordinata dal presidente del Gruppo Fabio Porta, deputato del PD per la circoscrizione Sudamerica. Da Brasilia hanno partecipato per via telematica l'Ambasciatore italiano Alessandro Cortese e il Presidente del gruppo di amicizia nel Congresso brasiliano, Eros Biondini. “Il Parlamento italiano, grazie al coordinamento della Unione interparlamentare (UIP) promuove gruppi di amicizia con i parlamenti dei principali Paesi del mondo; i gruppi sono presieduti da un deputato o da un senatore indicato dalla presidenza della UIP e sono composti da parlamentari rappresentativi dei principali gruppi presenti alla Camera e al Senato”, spiega a 9colonne Fabio Porta. “Ho chiesto fin dal giorno del mio insediamento alla Camera la presidenza del gruppo Italia-Brasile e sono stato onorato di avere ricevuto questo riconoscimento, essendo l’unico parlamentare italiano residente in Brasile ed essendomi sempre impegnato nel rafforzamento a tutti i livelli delle relazioni tra i due Paesi. La diplomazia parlamentare tra Italia e Brasile ha sempre avuto un ruolo importante nel rapporto istituzionale bilaterale, soprattutto tra le due Camere dei Deputati, tra le quali esiste anche uno speciale accordo di cooperazione in vigore da circa venti anni”.
Alla prima riunione di insediamento sono stati presenti anche il Presidente dell'Unione Interparlamentare italiana (UIP), Pier Ferdinando Casini, l'Ambasciatore brasiliano a Roma, Renato Mosca, ed alcuni membri delle commissioni affari esteri di Camera e Senato. Durante i loro interventi, i membri del gruppo hanno sottolineato che il 2024 sarà un anno speciale per la relazione bilaterale, in occasione del 150º anniversario dell'immigrazione italiana in Brasile. “Si tratta di un grande fatto storico, considerando che in Brasile vive oggi la più grande comunità di italo-discendenti al mondo”, ha ribadito Porta a riguardo. La ricorrenza celebra l'arrivo nel febbraio del 1874 della spedizione comandata da Pietro Tabacchi, che fece arrivare sul transatlantico Sofia 386 migranti trentini e veneti per farli lavorare nella sua fazenda (fattoria) nel comune di Santa Cruz, chiamata infatti anche “Nova Trento”. Lo sbarco è considerato l'inizio dell'immigrazione di massa degli italiani in Brasile. “Vorremmo organizzare per il 2024 una autorevole delegazione parlamentare che si recherà in Brasile per incontrare i nostri colleghi brasiliani e insieme dare sostegno e continuità ai principali accordi bilaterali in materia di sicurezza sociale, reciprocità di titoli di studio e promozione della lingua italiana in Brasile, nonché sostegno alle PMI e ai rapporti commerciali tra i due Paesi. Il 2024 sarà per l’Italia anche l’anno del turismo delle radici, e come gruppo di amicizia siamo impegnati a favorire il ‘viaggio di ritorno’ degli oltre 35 milioni di italo-brasiliani verso il nostro Paese”. (fel - 14 nov)
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