di Paolo Pagliaro
Giorni fa il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha pubblicato un rapporto sulla copertura vaccinale anticovid delle persone con più di 60 anni. 6 Paesi su 30 non hanno fornito i dati e tra questi c’è l’Italia. Forse perché in Italia la campagna vaccinale lanciata in autunno è stata un fallimento, come rivelano i dati diffusi oggi dalla Fondazione Gimbe.
Nelle tre fasce d’età considerate (60-69, 70-79 e over 80) l’Italia ha una quota di vaccinati che va dal 5,7 al 14,4%, cosa che la colloca tra il quattordicesimo e il quindicesimo posto in Europa. Fanno peggio solo la Grecia e i Paesi dell’Est, guidati dalla Romania dove non si è vaccinato praticamente nessuno. Ma in Danimarca ha scelto di vaccinarsi l’88% degli anziani, in Irlanda Olanda Spagna e Portogallo oltre il 60. Anche le Regioni italiane con i tassi di copertura più elevati – prima è la Toscana - sono molto indietro rispetto ai paesi europei dove la campagna ha funzionato
Secondo Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe, tra i motivi di questo insuccesso oltre alla continua disinformazione sull’efficacia e sicurezza dei vaccini, ci sono il ritardo nella consegna e distribuzione delle dosi, l’ insufficiente coinvolgimento di farmacie e medici di famiglia, la mancata chiamata dei pazienti a rischio. Della campagna vaccinale anti-Covid le istituzioni hanno parlato poco e 'a bassa voce', peraltro disturbata dal rumore di fondo di quei politici attenti al consenso degli elettori no-vax. Considerata l’efficacia dei vaccini nel prevenire la malattia grave e la mortalità negli anziani e nei fragili, Cartabellotta si chiede quanta parte degli oltre 4.000 decessi registrati dal primo settembre poteva essere evitato.