Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

‘Buonanotte, Mamma’ al Sala Umberto

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

‘Buonanotte, Mamma’ al Sala Umberto

Dal 15 al 25 febbraio Marina Confalone e Mariangela D’abbraccio portano in scena al teatro Sala Umberto di Roma “Buonanotte, Mamma” di Marsha Norman. La regia è di Francesco Tavassi. “Buonanotte, mamma” è una storia di donne, all’insegna del confronto più cruciale e complesso: quello fra madre e figlia. Due interpreti superbe daranno voce, corpo e anima a questa nuova edizione del capolavoro di Norman che valse all’autrice americana il Premio Pulitzer nel 1983.(PO / red / Gil)

A BOLOGNA “LA LETTERA”, CULT INTERNAZIONALE DI PAOLO NANI

Da solo sul palco, con un tavolo e pochi oggetti di scena contenuti in una valigia, Paolo Nani, senza proferire parola, dà vita a 15 microstorie, tutte con la medesima trama ma interpretate ogni volta da un personaggio diverso. È ‘La lettera’, spettacolo cult ideato da Paolo Nani e Nullo Facchini che martedì 20 febbraio alle 21 approda, per la prima volta, sul palco del Teatro Duse di Bologna (via Cartoleria 42). Da più di 30 anni, ovvero dal suo debutto nel 1992, questa pièce è andata in scena in tutto il mondo in 50 Paesi diversi, dalla Danimarca alla Cina, dalla Spagna alla Groenlandia, dal Brasile al Giappone per un totale di oltre duemila repliche. Divenuto ormai un classico internazionale, amatissimo dal pubblico di tutte le età, ‘La lettera’ è liberamente ispirato al celeberrimo ‘Esercizi di stile’ scritto nel 1947 dal francese Raymond Queneau che, nelle sue pagine, declina lo stesso episodio in 99 stili letterari differenti. Il meccanismo in scena sarà il medesimo. Paolo Nani racconta la stessa storia in svariate versioni: con sorprese, in modo volgare, senza mani, come in un western, in un film muto o horror, in modo circense e via dicendo, componendo un esilarante studio di stile e ingegnosità, dal ritmo serratissimo. Il tema de ‘La lettera’ è molto semplice: un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, senza un apparente motivo, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, l’affranca e sta per uscire, quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata di non avere scritto niente. Deluso, esce. Tutto qui. Pieno di dettagli e di gag, nell'arco di 80 minuti Paolo Nani seduce il pubblico con una sequenza interpretativa bislacca e straordinaria. Una lunga risata accoglie questo spettacolo reso unico dall’incredibile studio, dalla precisione e dedizione di un artista considerato, a livello internazionale, uno dei maestri indiscussi del teatro fisico.(BIG ITALY / red / Gil)

 “INTORNO AL MONDO IN 72 GIORNI. IL VIAGGIO DI NELLIE BLY” PARTE DA PESARO

 “Ho sempre l’’impressione che, se ci si impegna con energia, nulla è impossibile!”. Lo afferma a gran voce Nellie Bly, protagonista di “Intorno al mondo in 72 giorni. Il viaggio di Nellie Bly”, spettacolo vincitore nella sezione Teatro del programma “Per Chi Crea” di SIAE, prodotto dall’associazione culturale Music Theatre International – M.Th.I. ETS. Il tour italiano, che ha il patrocinio del Touring Club Italiano e della Società Geografica Italiana, è iniziato nel dicembre del 2023 con una “preview” presso il Teatro Comunale di Veroli, partirà l’11 febbraio dal Teatro Accademia di Pesaro, Capitale Italiana della Cultura. Altre città che saranno toccate dal tour, da marzo a maggio, sono: Ancona (16 marzo, Teatro Panettone), Jesi (17 marzo, Teatro il Piccolo), Pieve Santo Stefano (28 aprile, Teatro Comunale G. Papini), Velletri (4 maggio, Magazzini Teatrali), Magliano Sabina (11 maggio, Teatro Manlio). Lo spettacolo racconta l’avventura intorno al mondo della ventiquattrenne Elisabeth Cochran, in arte Nellie Bly, giovane e ardimentosa giornalista statunitense. Nel 1888 convinse Joseph Pulitzer, il suo capo al New York World, ad affidarle il compito di battere il record di Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni. Fu la prima donna a compiere il giro del mondo senza alcun accompagnamento maschile e divenne un simbolo di emancipazione femminile. I suoi resoconti di viaggio, che la resero famosa all’epoca e contribuirono a rilanciare il giornale, furono da lei raccolti nel libro Around the world in seventy-two days, tradotto e adattato in una sceneggiatura originale da Paola Sarcina e Diana Forlani, regista ed interprete dello spettacolo.  La voce di Jules Verne è di Lorenzo Acquaviva, le musiche di Massimo Fedeli, il montaggio video di Federico Spirito ed Alessio Raponi; i costumi di Rita Sorgi e le foto di scena di Teresa Mancini. (PO / Gil - red)

 

 

 



A ROMA “INTERRUZIONI, LE CREPE DELL’ANIMA”

Debutta in prima assoluta al Teatro Lo Spazio di Roma, dal 15 al 18 febbraio, Interruzioni. Le crepe dell’anima, spettacolo tratto dal libro omonimo di Camilla Ghedini e adattato e diretto per la scena da Paolo Vanacore con Carmen Di Marzo. “Non sono una moglie, non sono una vedova, ma sono una madre perché ho partorito. Anche se di un figlio ammazzato, ammazzato da me”. Siamo in un’aula di Tribunale. Anna è una donna che ha ucciso il proprio figlio di sei mesi. Racconta i fatti senza filtri, senza giustificazioni, senza auto assolversi. Non si sente in colpa, non vuole punirsi, non cerca il perdono, non è disperata. E’ capitato. E’ colpevole. Aspetta di sapere la pena che le sarà inflitta. Olga è il Pubblico Ministero. Dura, risoluta, senza figli per vicissitudini varie, vibra ad ogni parola di Anna. Vorrebbe indignarsi in nome del diritto che consente l’interruzione di gravidanza, della possibilità di scegliere se generare o meno, Vorrebbe forse odiarla, percepirla come disumana. Vorrebbe non avere dubbi. Perché si uccide un figlio? Attorno a questa domanda si snoda Interruzioni. Le crepe dell’anima, che affronta un tema delicato e spiazzante come l’infanticidio, che chiama la società e il concetto di maternità. Nonostante la violenza che ci circonda, non siamo infatti culturalmente pronti a cercare di comprendere perché una madre, polo affettivo e punto di riferimento per il figlio e per la sua crescita, possa togliergli la vita. Il testo, adattamento teatrale di Paolo Vanacore dall’omonimo libro di Camilla Ghedini, ha visto la supervisione tecnica e scientifica di Alessandra Bramante, psicoterapeuta perinatale, Presidente di Società Marcé Italiana per la salute mentale perinatale, autrice di libri tra cui Mamme che uccidono (Celid). (red – PO – Gil)

 

A BERGAMO “SANE. IL MANTELLO DI ARLECCHINO VA IN EUROPA”

Dal 13 al 18 febbraio, presso il Monastero del Carmine di Bergamo, il Teatro Tascabile propone “Sane. Il Mantello di Arlecchino va in Europa”, una settimana di incontri, proiezioni, film e spettacoli dedicati al teatro e all’arte partecipati e al baratto culturale, pratiche artistico-sociali messe a punto dal TTB nel corso della sua carriera artistica.   Il Mantello di Arlecchino è un progetto per i quartieri di Bergamo ideato e sviluppato dal Teatro Tascabile in collaborazione con il Servizio Reti di Quartiere nel 2022 e 2023, un esempio di teatro e arte partecipati dal forte impatto sociale, teso a rafforzare i legami tra gli abitanti di una stessa area geografica. SANE è l’acronimo di “Stories About a new Europe”, progetto europeo proposto da Residui Teatro (Spagna) e condiviso con Antagon - TheaterAKTion (Germania), Teatr Brama (Polonia) e Teatro tascabile di Bergamo, che si pone l’obiettivo di favorire l’incontro tra i valori delle differenti culture per dare forma ad una nuova possibilità di convivenza, una nuova identità europea in cui tutte le persone possano sentirsi rappresentate. Attraverso lo scambio di strategie e metodologie di azione artistica inclusiva tra i gruppi partecipanti, mirato al lavoro nelle differenti comunità di origine, Il Mantello di Arlecchino diventa oggetto di studio e modello metodologico esportabile in altri paesi dell’Europa. Sono infatti previsti progetti analoghi dei partner di progetto in Spagna, Germania e Polonia. L’incontro tra SANE e Il Mantello di Arlecchino si concretizza in sei giornate di incontri, conferenze e filmati per raccontare le origini del “baratto culturale” e le altre esperienze di teatro e arte partecipati, seguiti dagli spettacoli dei gruppi internazionali ospiti a Bergamo. (red)

 

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