Roma, 8 mar - "E' stata un'occasione importante per portare in aula un fatto non di cronaca locale, ma una pagina di storia nazionale, per ricordare anche il contributo che il territorio reggiano ha dato alla lotta di liberazione dal nazifascismo e quindi alla nascita della nostra Repubblica". Così Ilenia Malavasi, deputata Pd, che oggi a Montecitorio ha presentato un'interpellanza al governo in merito alla strage Cervarolo, in provincia di Reggio Emilia, dove il 20 marzo 1944 furono uccisi 24 civili ad opera delle milizie naziste e dei loro alleati repubblichini.  In data 30 aprile 2022 il governo ha adottato un decreto-legge  che ha istituito il Fondo per il ristoro dei danni subìti dalle vittime di crimini di guerra e contro l'umanità per la lesione di diritti inviolabili della persona, compiuti sul territorio italiano o comunque in danno di cittadini italiani dalle forze del Terzo Reich nel periodo compreso tra il 1° settembre 1939 e l'8 maggio 1945. "Devo dire - continua Malavasi, ex sindaca di Correggio - che la risposta ci ha lasciato tecnicamente soddisfatti, in quanto corretta ma molto insoddisfatti sul piano politico. Solo questa settimana l'avvocato Rovali, uno dei più importanti promotori di questa causa, che ha permesso di arrivare a una sentenza storica nel 2011, è stato contattato dal governo per invitarlo a rifare la domanda, perché era stata fatto lo scorso giugno, quindi precedentemente al decreto attuativo che dava diritto a chiedere i ristori. Ci chiediamo, però, cosa sarebbe successo se non avessimo fatto questa interrogazione, che ha permesso di smuovere un po' le cose, quindi da oggi vigileremo affinché le famiglie abbiano gli indennizzi che la sentenza ha già stabilito". "Una sentenza definitiva - ricorda la deputata Dem - per cui ci sono tutti i requisiti previsti dal decreto del 2022 per chiedere un indennizzo, non tanto per il suo valore economico ma per il riconoscimento morale per quanto subito dalle famiglie.  Cervarolo è stato un paese completamente distrutto, sono stati uccisi tutti gli uomini, saccheggiate e bruciate tutte le case. Si tratta di un giusto riconoscimento morale che lo Stato deve agli eredi delle vittime del nazifascismo" conclude Malavasi. (PO / Roc) ////