Mauro Repetto, ideatore e co-fondatore degli 883, torna in Italia per il suo debutto in teatro con il nuovo spettacolo “Alla ricerca dell’uomo ragno”. L’anteprima nazionale del tour 2024/2025 sarà il 28 aprile a Bergamo (Teatro Serassi di Villa D’Almè). Sulla scia del grandissimo successo del libro “Non ho ucciso l’uomo ragno” (edito da Mondadori), calorosamente accolto da pubblico e critica, Repetto torna in Italia per un one-man show la cui straordinaria unicità risiede nell’introduzione e nell’applicazione dell’intelligenza artificiale in teatro, una novità assoluta nel mondo. Prodotto da Raffaella Tommasi per Daimon Film e Sold Out, con la regia di Stefano Salvati e Maurizio Colombi, “Alla ricerca dell’uomo ragno” vanta l’uso di effetti visivi inimmaginabili solo fino a qualche mese fa, per far rivivere il mondo dei mitici 883.Realizzato con la collaborazione degli AI Artists Claudio Zagarini e Francesco Siro (vincitore dell’Oscar 2024 all'Aiff di Dubai) i registi Stefano Salvati e Maurizio Colombi sono riusciti a costruire mondi fantastici e a ricreare, come per magia, i giovani Repetto e Pezzali dei leggendari anni 90. Dal palcoscenico Mauro in carne e ossa interagirà con se stesso e con Max com’erano da ragazzi, prima dell’arrivo della grande ondata di successo delle loro canzoni. In questo nuovo spettacolo teatrale, Mauro Repetto, ideatore di una delle band culto degli anni ‘90 e autore di brani rimasti nell’immaginario collettivo del nostro Paese, ripercorrerà le tappe di un percorso straordinario, trasportando il pubblico in un viaggio a ritroso nel tempo attraverso il racconto della sua vita e dell’avvincente storia degli 883, istantanee di momenti intramontabili, con aneddoti e curiosità sulla genesi dei loro maggiori successi, mai raccontati finora. Repetto reciterà, ballerà e canterà tutte le hit che hanno fatto da colonna sonora a intere generazioni, e presenterà un suo brano inedito. “Un raggio di nostalgia: due menestrelli che passano ogni pomeriggio tra le strade della Pavia filo imperiale ghibellina scrivendo canzoni con un solo obiettivo, consegnarle al conte Claudio Cecchetto. Ecco, questo spettacolo mi permette di rivivere le sensazioni e le emozioni che ho vissuto con gli 883, e di riassaporare sul palco dei teatri italiani un raggio di quei pomeriggi passati con Max a scrivere le canzoni della nostra vita” commenta Mauro Repetto a proposito del nuovo spettacolo. “Alla ricerca dell’uomo ragno” arriverà nei teatri con un’anteprima primaverile, per toccare le principali città italiane a partire dall’autunno. Le prime date annunciate sono il 28 aprile Villa D’Almè (BG), 5 maggio Melzo (MI), 9 maggio Crema, 18 maggio Bollate (MI), 20 maggio Firenze, 30 maggio Monza. Mauro Repetto risiede in Francia e attualmente è impegnato nella realizzazione di due film e della serie “Bad Crossfit” co-prodotta da Robert Watts, il grande produttore di Star Wars e Indiana Jones. (BIG ITALY red Gil)
A ROMA “L’ORESTE. QUANDO I MORTI UCCIDONO I VIVI”
Va in scena dal 2 al 7 aprile al Teatro Belli di Roma (piazza Santa Apollonia, 11a), nell’ambito della Rassegna Expo-Teatro Italiano Contemporaneo, “L’Oreste. Quando i morti uccidono i vivi”, spettacolo di Francesco Niccolini con la regia di Giuseppe Marini. Un progetto nato dall’idea di far convivere due forme di espressività artistiche provenienti da settori eterogenei: il Teatro e la Graphic Novel. Protagonisti sono infatti quattro personaggi animati che interagiscono con un attore in carne ed ossa. L’Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola. E’ stato abbandonato quando era bambino e, da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perché, semplicemente, in Italia, un tempo andava così. Dopo trent’anni non è ancora uscito. Eppure, l’Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata, parla sempre. L’Oreste è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e a volte sia impietosa. (red Gil)
AL TEATRO ARGENTINA DI ROMA “COSÌ È (SE VI PARE)”
Va in scena al Teatro Argentina di Roma dal 3 al 14 aprile “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello. La regia è di Luca De Fusco con Eros Pagni e con Anita Bartolucci, Domenico Bravo, Roberto Burgio, Valeria Contadino, Giovanna Mangiù, Plinio Milazzo, Giacinto Palmarini, Lucia Rocco, Paolo Serra, Irene Tetto. Si tratta della sesta regia pirandelliana per Luca De Fusco e della terza collaborazione con Eros Pagni che veste in Così è se vi pare i panni del protagonista. L’allestimento parte dalla teoria che Macchia formulò attorno al Così è se vi pare diretto da De Lullo, uno dei più compiuti sotto ogni punto di vista, quello in cui diventa più che mai chiaro in Pirandello il senso del teatro come processo. Nel rispondere agli altri e nel dialogare tra loro, la signora Frola e il signor Ponza non hanno infatti più bisogno di fingere che il pubblico non esista: è anzi proprio al pubblico che parlano, ognuno difendendo se stesso e ognuno cercando di dimostrare i difetti e la pazzia dell’altro. È proprio questo processo di messa a nudo di sé stessi e di racconto della propria vicenda la tortura di cui parla Macchia: una sofferenza atroce, ma allo stesso tempo un bisogno ineludibile, l’unico modo per rivendicare la propria esistenza. Un bisogno che, oggi più che mai, siamo tutti in grado di comprendere e di fronte al quale ci riveliamo vulnerabili, anche attraverso l’ossessiva esigenza di condivisione che passa dalla socialità virtuale: Pirandello aveva già intuito che non raccontarsi è come non esistere e ne aveva presagito le conseguenze insieme a quelle della morbosa curiosità dello sguardo altrui. Ecco perché De Fusco sceglie di bandire ogni elemento grottesco dalla rappresentazione, prediligendo una chiave interpretativa di ispirazione kafkiana, improntata all’incomprensibilità e al mistero, collocando i personaggi al centro di uno spazio angusto e oppressivo, che potrebbe essere il cortile di un manicomio o un insieme di palchi teatrali. (red Gil)
AL TEATRO MARCONI DI ROMA “NOI, TRE ITALIANI”
Va in scena al Teatro Marconi di Roma (viale Guglielmo Marconi, 698/E), giovedì 4 aprile, nell’ambito del festival “Come un’Armonia”, Noi, tre italiani, spettacolo nato nel 2015 in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Simonini (Edizioni Efesto) e diretto da Mariagabriella Chinè. Lo spettacolo, prodotto dall’Associazione Culturale Sperimentiamo AMT, affronta la guerra non solo dal punto di vista storico, ma soprattutto da quello umano e spirituale. Tre giovani italiani realmente esistiti – un friulano, un abruzzese e un siciliano – portano in scena le loro storie e più in generale fotografano un’epoca, l’inizio del ‘900, fatta di povertà e scoperte, un’epoca trasformata dalla guerra in modo tragico e inatteso. Dal 2015 al 2018 Noi, tre italiani ha raggiunto migliaia di spettatori in tutta Italia con decine di repliche per adulti e studenti, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Dopo 6 anni di attesa, nel 2024, Sperimentiamo ha ritenuto importante ridare vita allo spettacolo per l’alto valore educativo dell’opera.
GHEMON, NUOVI APPUNTAMENTI PER "UNA COSETTA COSÌ"
Una carriera sempre in discussione e in evoluzione, il racconto di una maratona, di un momento durante la vita di coppia e la musica ad accompagnare le immagini. Dopo il successo del tour che ha attraversato la penisola questo inverno, Ghemon annuncia nuovi appuntamenti di "Una Cosetta Così". Lo spettacolo, che ha raggiunto già le 50 repliche in un anno, fa incontrare su uno stesso palco musica, stand-up comedy e storytelling, mettendo d’accordo tutte le diverse anime dell'artista e performer in una narrazione personale, vivace, sempre autoironica, tra vita privata e carriera pubblica, tra passioni quotidiane e piccole o grandi delusioni. “Una Cosetta Così” non è un concerto, non è un monologo teatrale e neanche uno spettacolo comico, ma é un po’ di tutto questo: vuole avvicinarsi allo spettatore in un monologo che aspira alla grandezza del teatro-canzone di gaberiana memoria unito alla freschezza e alla genuinitá di una forma di spettacolo da comedy club, senza filtri né schermi tra sé e gli altri. È uno spazio di libertà creativa in divenire dove sciogliere le briglie, per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la musica e la carriera dell’artista. A ogni spettacolo viene fatta solo una richiesta al pubblico: niente spoiler. Per un’ora e mezzo si potrá fare a meno del mondo e del cellulare in sua rappresentanza: "Nell’era in cui si sa sempre tutto prima che succeda, questo spettacolo é un luogo in cui io e il pubblico pensiamo che qualcosa possa essere ancora ‘una sorpresa’" Anni di evoluzioni e rivoluzioni, trovando nuove forme per assomigliarsi di più: perché se è vero che si hanno delle cose da dire, i modi per farlo possono essere potenzialmente infiniti. Nasce allora un altro modo per raccontarsi e raccontare al pubblico. Sul palco uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell’ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda. Insomma, Una cosetta così. Lo spettacolo, scritto anche con l'aiuto di Carmine Del Grosso, vede sul palco Giuseppe Seccia alle tastiere e Filippo Cattaneo Ponzoni alla chitarra. Queste le prossime date: 5 Aprile - Toritto (Ba) - Castello Ducale - Sold Out, 6 Aprile - Lecce - Officine Cantelmo, 12 Aprile - Prato - Tipo Festival 16 Maggio - Asti - Le Cattedrali Dell’arte - Nuova Data 30 Maggio - Milano - Università Degli Studi Di Milano-Bicocca - Nuova Data 1 Giugno - San Giorgio Di Nogaro (Ud) - Itinerannia - Nuova Data 6 Giugno - Bologna - Montagnola Republic - Nuova Data 13 Giugno - Rende (Cs) - Mood Summer Festival - Nuova Data 28 Giugno - Galzignano Terme (Pd) - Anfiteatro Del Venda - Nuova Data 3 Luglio - Roma - Villa Ada Festival - Nuova Data. (red Gil)
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