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Beyond Growth, Zinutti (WEA): Andare oltre la crescita, Pil non sia priorità assoluta

Roma, 19 apr - Dalla decrescita alla post-crescita, nel tentativo di andare comunque oltre il paradigma classico dello sfruttamento all’infinito delle risorse terrestri per rispondere alle crisi multidimensionali e multisettoriali che le nostre società stanno affrontando: è il senso della conferenza Beyond Growth, oltre la crescita, che ha preso il via oggi alla Camera e proseguirà domani alla Città dell’Altra Economia, a Roma. “L'idea è che bisogna cambiare il sistema economico, perché finché continuiamo a vivere in un sistema, che mette al centro, la crescita infinita su un pianeta finito, dove le risorse sono limitate, non riusciremo mai veramente ad affrontare la crisi climatica e anche le crescenti diseguaglianze – spiega Maria Zinutti, di Wellbeing Economy Alliance, tra le organizzazioni promotrici dell’evento- E quindi non siamo solo oggi qua oggi in Italia, ma il mese prossimo in Austria, in Danimarca, in Irlanda, in Francia in Scozia: tutta l'Europa si sta muovendo su questi temi, c'è una crescente consapevolezza sul fatto che abbiamo bisogno di diminuire il consumo e la produzione, avere stili di vita diversi per mettere al centro il benessere delle persone, quello che sono i limiti planetari”.  Non è solo questione di parole dietro cui mascherare gli stessi concetti: se la decrescita, sottolinea Maria Zinutti, “è una riduzione programmata di quello che è il consumo e la produzione superflua, perché creano un danno a livello ambientale e sociale” la post crescita al centro di questa due giorni “è un termine-ombrello, che vuole staccarsi da questa ossessione per la crescita: la post crescita è più agnostica sul fatto che il Pil debba crescere oppure no, si dice che non deve essere la nostra priorità”. Priorità che invece dovrebbe essere data alla crisi climatica ed ecologica, la riorganizzazione del lavoro, del welfare e della cura. “Il termine decrescita è stato usato spesso a sproposito dalla politica perché viene confuso con recessione – spiega Zinutti - : la decrescita non è una riduzione del PIL involontaria, che è quello a cui noi assistiamo, ma un processo guidato.  Il termine spaventa tantissimo a livello politico e infatti quello che stiamo provando a fare oggi è anche  provare a usare un termine, beyond growth, che magari ha una connotazione un po’ meno marcata. E vede sei il mondo politico riesce ad accettare un po’ meglio questa visione”.

(PO / Sis)

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